Passa ai contenuti principali

ADDIO AL CARD. CAPOVILLA, NUOVO VESCOVO A MANTOVA

"Abbiamo avuto l'impressione che potesse essere immortale". Con queste parole l'arcivescovo Giovanni Tonucci, vescovo-prelato di Loreto, ha omaggiato il card. Loris Francesco Capovilla, Segretario particolare di Giovanni XXIII, arcivescovo emerito di Chieti-Vasto e prelato emerito di Loreto, scomparso all'età di 100 anni.
In Italia, a Mantova arriva don Gianmarco Busca, 50 anni, finora docente di teologia sacramentaria a Brescia. Sostituisce mons. Roberto Busti, 75 anni, che si ritira per anzianità.
E' arrivata anche una svolta nella diplomazia vaticana nell'Est Europa. Il nuovo nunzio apostolico in Russia è l'arcivescovo Celestino Migliore, 63 anni, trasferito dalla nunziatura in Polonia. Il corpo diplomatico ha anche dato l'addio all'arcivescovo Girolamo Prigione, nunzio per molti anni, mancato all'età di 94 anni.





La scomparsa del card. Capovilla segna la fine dell'ultima testimonianza vivente del pontificato di Giovanni XXIII, tra le persone che lo hanno conosciuto più da vicino e che ne hanno tramandato instancabilmente la memoria. Ora il decano anagrafico del Collegio Cardinalizio esce dall'Italia: il porporato più anziano è ora il card. José de Jesus Pimiento Rodriguez, 97 anni, colombiano, arcivescovo emerito di Manizales e cardinale dal 2015. Capovilla rimane il più anziano di sempre al momento della creazione, a oltre 98 anni.
La sua salute, sempre stabile, era peggiorata negli ultimi quindici giorni con l'insorgere di problemi cardiaci. Il decesso è avvenuto alla clinica Palazzolo di Bergamo, dove era ricoverato, la camera ardente è stata allestita presso la sua abitazione a Sotto il Monte. <<A Loreto lascia un grande ricordo>>, ha detto l'arcivescovo Giovanni Tonucci, prelato del santuario mariano, <<Le sue omelie erano sempre ben preparate, parlava estremamente bene. Durante l'ultimo incontro, in cui abbiamo parlato della misericordia di Giovanni XXIII, mi raccontò episodi toccanti che non conoscevo, non nascondo di essere scoppiato in lacrime. Aveva una vivacità e una freschezza straordinarie, non si ripeteva mai. Era una persona profondamente colta e spirituale. E' rimasto fino in fondo sè stesso, sempre cosciente, assolutamente capace di intendere e di volere. Ha mantenuto fino in fondo la sua utilità: non ha subito le umiliazioni della vecchiaia, è giunto alla morte perfettamente intatto nella sua testa e nella sua memoria. E' stato un grande dono della Provvidenza>>.
Circa dieci anni fa, riporta Il Foglio, quando gli chiesero come vedeva la propria morte, il cardinale aveva risposto: <<Da un decennio mi fa compagnia un pensiero di Hermann Hesse: "Quando uno è diventato vecchio e ha adempiuto la sua parte, il compito che gli spetta, in silenzio, è fare amicizia con la morte. Non ha più bisogno degli uomini, ne ha incontrati abbastanza". Il gomitolo della mia esistenza si è dipanato tra due eventi funebri, la morte di mio padre quando avevo 6 anni e quella di mia madre quando ne avevo 69. Pertanto l'angelo della morte mi sta appresso da sempre, è un raggio di luce che squarcia le tenebre. La mia ora non può tardare. Ci penso ogni giorno, talvolta con un pizzico di malinconia, e mi dispongo al giudizio senza presunzione nè timore. Non sono così stolto da ritenermi un giusto. Vedo nitidamente la breve sosta del mio frale sul pavimento della cappella domestica di Camaitino e il salmodiante percorso verso il solatio e spoglio cimitero montano>>.
La lettera con le sue ultime volontà, stesa circa sei mesi fa, recita: <<Vorrei andarmene in silenzio, così come sono venuto al mondo, senza battimani nè clamori. La mia bara deposta nella cappella di Camaitino. Una cerimonia riservata agli amici più intimi e fedeli. La messa celebrata alla mattina presto da preti a me familiari. Dopo la celebrazione il viaggio verso il Cimitero di Fontanella, dove è sepolto David Maria Turoldo, uno dei più grandi poeti che la Chiesa abbia avuto. Nessuna celebrazione pubblica. Se riterranno, potranno fare una messa in mio suffragio, ma solo dopo che le mie ossa saranno poste nella nuda terra>>.
Con la sua morte, i cardinali scendono a 213, di cui 114 elettori e 99 non elettori. Gli italiani sono ora 45, di cui 25 elettori e 20 non elettori.



La nomina dell'arcivescovo Migliore in Russia congela ulteriormente la situazione in Polonia, prima di tutto a Cracovia. Il card. Dsziwisz rimarrà sicuramente fino alla fine di quest'anno perché la GMG incombe, e ora ancor più senza un nunzio a orchestrare la sua successione.
D'altro canto, la comunità ortodossa saluta con favore l'arrivo di mons. Migliore. <<Si tratta di uno dei più esperti diplomatici vaticani>>, spiega lo ieromonaco Stefan Igumnov, segretario per i Rapporti inter-cristiani presso il Dipartimento Relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, <<il nuovo nunzio porta un significativo contributo allo sviluppo dei rapporti tra la Chiesa ortodossa russa e quella di Roma, che si stanno intensificando, soprattutto dopo l'incontro tra il Patriarca Kirill e papa Francesco a L'Avana>>. Migliore succede all'arcivescovo Ivan Jurkovic, che il 13 febbraio è stato nominato Osservatore vaticano presso la sede ONU/WTO di Ginevra.

La nomina di Mantova sistema una volta per tutte la situazione lombarda. Ora l'attenzione si concentra su Milano. A novembre il card. Scola presenterà le sue dimissioni e l'ausiliare mons. Erminio Descalzi, arciprete di Sant'Ambrogio, è oltre i 75 anni. Serve decidere come muoversi, ma non c'è fretta.



Si inseguono i rumors sulle condizioni di salute del card. Nicolas de Jesus Lopez Rodriguez, 79 anni, arcivescovo di Santo Domingo, in Rep. Dominicana. Il porporato non compare in pubblico da prima delle elezioni nel Paese del 15 maggio e non aveva partecipato alle celebrazioni della Settimana Santa. L'arcidiocesi smentisce, ma voci non ufficiali riferiscono che sarebbe nella sua residenza nella capitale, circondato da un pool di medici. Voci che non fanno che aumentare i dubbi sulla sua permanenza: il 31 ottobre compirà 80 anni, ma il suo congedo potrebbe arrivare decisamente prima.

Infine, si fanno sempre più insistenti le voci di un nuovo concistoro di papa Francesco, il terzo del suo pontificato, che sarebbe stato messo in calendario il 18 febbraio 2017.
Sicure per ora solo tre porpore. Una è quella dell'arcivescovo Giovanni Angelo Becciu, Sostituto per gli Affari Generali alla Segreteria di Stato, ruolo da sempre usato come rampa di lancio. Entro il mese è infatti attesa la sua nomina a Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi al posto del card. Angelo Amato, forse per l'8 giugno, giorno del 78° compleanno del cardinale. Certo anche l'arcivescovo Rino Fisichella, per il curriculum di tutto rispetto e per l'organizzazione del Giubileo come presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione. Per i non elettori arriverà la nomina di P. Bartolomeo Sorge, 87 anni, gesuita e teologo di fama internazionale. Tra i presbiteri, probabile mons. Francesco Moraglia, patriarca di Venezia.

--


Loris Francesco Capovilla era nato il 14 ottobre 1915 a Pontelongo, vicino a Padova.
Il padre Rodolfo, operaio di uno zuccherificio, muore sette anni dopo, costringendo la famiglia a peregrinare per il Veneto fino all'approdo a Mestre nel 1929. Loris entra nel seminario patriarcale di Venezia e viene ordinato sacerdote il 23 maggio 1940, a 24 anni, dal card. Adeodato Giovanni Piazza, patriarca di Venezia.
Diventa cerimoniere della cattedrale di San Marco, insegnante di religione alle scuole medie, cappellano dell'Onarmo di Porto Marghera, del carcere minorile e dell'ospedale degli infettivi. Durante la guerra presta servizio come aviere, cercando di salvare quanti più piloti possibili dalla deportazione in Germania. Giornalista in radio e giornali, regolarmente iscritto all'albo, nel 1955 diviene cameriere segreto soprannumerario.
Il 15 marzo 1953, a soli due mesi dalla sua nomina a patriarca di Venezia e dalla creazione a cardinale, il card. Angelo Giuseppe Roncalli lo vuole come proprio segretario particolare. Manterrà l'incarico anche dopo il 1958, quando Roncalli diventa papa Giovanni XXIII, fino alla sua morte. Canonico del capitolo della Basilica di San Pietro, con Paolo VI diventa prelato di anticamera e perito conciliare.
Il 26 giugno 1967, a 51 anni, viene nominato arcivescovo di Chieti e amministratore della diocesi di Vasto, dopo la morte, avvenuta un mese prima, dell'arcivescovo Giovanni Bosio. Viene consacrato il 26 giugno successivo in San Pietro da papa Paolo VI.
Il 25 settembre 1971, a 55 anni, viene nominato prelato di Loreto, ricevendo la dignità arcivescovile. Succede a mons. Aurelio Sabattani, che diventa segretario del Tribunale della Segnatura Apostolica in Vaticano. Il 10 dicembre 1988, a 73 anni, si dimette da tutti i suoi incarichi per tornare a vivere a Sotto il Monte, tenendo viva la memoria di Roncalli.
Il 18 febbraio 2014, a 98 anni, viene creato cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere da papa Francesco. È il più anziano cardinale della storia al momento della creazione. Impossibilitato a recarsi a Roma, la berretta gli viene consegnata a Sotto il Monte dal card. Angelo Sodano, Decano del Sacro Collegio, inviato personale del papa. È il secondo cardinale centenario nella storia della Chiesa.
Il 30 maggio si sono svolti i suoi funerali. È stato sepolto nel cimitero dell'abbazia di Sant'Egidio in Fontanella.

--


Roberto Busti è nato il 22 novembre 1940 a Busto Arsizio.
È l'ultimo dei tre figli di un caporeparto tessile e di una casalinga. Dopo le scuole medie entra in seminario, studiando a Masnago, Seveso e Venegono Inferiore. Viene ordinato sacerdote in Duomo il 27 giugno 1964, a 23 anni, dal card. Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano.
Diventa coadiutore a Carate Brianza di don Giovanni Saldarini, poi ausiliare di Milano e arcivescovo di Torino. Dal 1981 al 1991 è portavoce del card. Martini e inaugura una nuova era per le comunicazioni sociali dell'arcidiocesi. Nel 1991 diventa parroco di S. Nicolò a Lecco.
Il 13 luglio 2007, a 66 anni, viene nominato vescovo di Mantova in sostituzione di mons. Egidio Caporello, pensionato dopo ventuno anni. Viene consacrato il 22 settembre successivo dal card. Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, coconsacrante anche il card. Attilio Nicora.


Gianmarco Busca è nato a Edolo, in Valcamonica, il 30 novembre 1965.
Dopo il liceo è entrato in seminario a Brescia. È stato ordinato sacerdote l'8 giugno 1991, a 25 anni, per la diocesi di Brescia.
È stato vicario parrocchiale a Borno (1991-1994), poi cinque anni di studio a Roma. Nel 2000 ha ottenuto una laurea in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Al rientro, è vicerettore del biennio di teologia al seminario di Brescia (1999-2004), insegnante di teologia sacramentaria allo Studio Teologico "Paolo VI" di Brescia (1999-), collaboratore pastorale a S. Maria Crocifissa di Rosa di Brescia (2007-2014) e Caionvico (2014-). Dal 2012 è docente di teologia dogmatica all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia.

In Italia sono vacanti l'arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, le diocesi di Lucera-Troia e Tricarico e l'abbazia di Grottaferrata.
Sono oltre il limite di età il Vicario per Roma, gli arcivescovi di Ancona-Osimo e Fermo e i vescovi di Pinerolo, Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de'Goti, Savona-Noli e Nola.
--


Celestino Migliore è nato il 1° luglio 1952 a Cuneo.
È stato ordinato sacerdote il 25 giugno 1977, a 24 anni, da mons. Carlo Aliprandi, vescovo di Cuneo. Dopo il dottorato in diritto canonico alla Pontificia Università Lateranense, ha frequentato il biennio di studi presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica, entrando nel servizio diplomatico vaticano nel 1980.
Ha lavorato in Angola, presso l'Organizzazione degli Stati Americani, in Egitto, Polonia, al Consiglio Europeo e nella sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato vaticana.
Il 30 ottobre 2002, a 50 anni, viene elevato arcivescovo e nominato Osservatore Permanente presso la sede ONU di New York. Succede all'arcivescovo Renato Raffaele Martino, diventato Presidente del Pontificio Consiglio per la Giustizia e per la Pace (attualmente cardinale protodiacono). Il 6 gennaio 2003 viene consacrato in S. Pietro da Giovanni Paolo II, assistito dagli arcivescovi Sandri e Vegliò (oggi entrambi cardinali). Il 30 giugno 2010, a 58 anni, è stato trasferito a capo della nunziatura in Polonia.

Sono vacanti le nunziature in Libia, Swaziland, Yemen-Qatar, Guinea Bissau-Capo Verde, Kirghizistan, Algeria-Tunisia, Uzbekistan, Isole Salomone, Tanzania, Messico e Polonia.
È oltre il limite di età il nunzio in Albania.
--


Girolamo Prigione era nato a Castellazzo Bormida il 12 ottobre 1921.
Viene ordinato sacerdote il 18 maggio 1944, a 22 anni. Dopo il dottorato in diritto canonico e filosofia alla Pontificia Università Lateranense di Roma, diventa viceparroco a Castelceriolo. Torna poi a Roma, per affrontare il biennio di studi alla Pontificia Accademia Ecclesiastica e ottenere una laurea in lettere all'Università La Sapienza. Prestò servizio in Italia, Inghilterra, Stati Uniti, Austria e la sede dell'AIEA a Vienna.
Il 27 agosto 1968, a 47 anni, viene elevato arcivescovo e nominato nunzio apostolico in El Salvador e Guatemala, al posto dell'arcivescovo Bruno Torpigliani, trasferito in Rep. Dem del Congo. Viene consacrato il 24 novembre successivo dal card. Amleto Giovanni Cicognani, presente anche l'arcivescovo Giovanni Benelli (poi cardinale). Nel 1970 è lui a consacrare il vescovo Oscar Arnulfo Romero, ucciso dieci anni dopo.
Nel 1973 rappresenta il Vaticano in Ghana, Gambia e Nigeria e dal 1978 in Messico.
Il 2 aprile 1997, a 75 anni, si ritira da tutti i suoi incarichi e torna a vivere a Castellazzo Bormida, riuscendo a incontrare anche papa Francesco. È mancato nella sua residenza e i funerali si sono tenuti nella chiesa di Castellazzo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Sardegna, a Tempio Pausania il Priore del Monastero di Camaldoli

Il nuovo vescovo di Tempio - Ampurias è il benedettino camaldolese P. Roberto Fornaciari , 59 anni, finora Priore del Monastero di Camaldoli. Si ritira per anzianità Sebastiano Sanguinetti , 78 anni, in carica dal 2006. Sul tavolo c'era l'accorpamento della diocesi di Tempio con quella di Ozieri, che conta appena 44mila fedeli, ma tutto era fermo da anni perché Ozieri è la diocesi del cardinale Giovanni Angelo Becciu , a cui il vescovo Corrado Melis è molto vicino. Dopo un lungo stallo, si è quindi deciso di procedere con la nomina di un vescovo esterno, un monaco benedettino camaldolese. Si tratta dell'unico vescovo di questo ramo dei benedettini, che ha dato alla Chiesa 3 santi, un beato, 7 cardinali e un Papa, Gregorio XVI ( Bartolomeo Alberto Cappellari , Papa dal 1831 al 1846), l'ultimo religioso a essere elevato al Soglio Pontificio prima di Papa Francesco. Egli era anche fino ad oggi l'ultimo vescovo dell'Ordine (non lo era al momento dell'elezione

Novità per Potenza e San Marino, le sedi italiane a cui provvedere sono ai minimi storici

Il nuovo arcivescovo di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo è P. Davide Carbonaro , 57 anni, dei Chierici Regolari della Madre di Dio, finora parroco di Santa Maria in Portico Campitelli a Roma. Si ritira per anzianità Salvatore Ligorio , 75 anni, in carica dal 2015. Con la nomina del nuovo arcivescovo di Potenza le sedi in Italia a cui provvedere scendono al minimo storico di 7, di cui nessuna al Sud, eccetto l'eparchia di Piana degli Albanesi degli Italo-Albanesi, vacante da ormai 4 anni.  I membri del piccolo Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio vengono anche detti leonardini dal nome del fondatore Giovanni Leonardi, che nel 1595 la fondò nella chiesa di Santa Maria in Portico Campitelli a Roma, dove ancora oggi ha sede. I leonardini contano 29 case e 90 sacerdoti, di cui solo 1 altro vescovo, il cileno Oscar Hernàn Blanco Martìnez , 59 anni, vescovo di Punta Arenas. Salvatore Ligorio è nato a Grottaglie (Taranto) il 13 ottobre 1948. Dopo gli studi a Taranto e Mol

Outlook 2024 - Un anno di tranquillità per portare avanti le riforme

Ecco, data per data, i prelati che varcheranno nel 2024 la soglia dei 75 anni, limite di età a cui è obbligatorio presentare dimissioni per anzianità dal proprio incarico.  -- Curia Romana (1 laico) Nessun alto prelato della Curia presenterà dimissioni per anzianità: anno quindi eccezionale, ottimo per chiudere i più importanti incarichi vacanti e sostituire alcune figure apicali oltre il limite di età. L'unico a compiere 75 anni sarà lo statunitense  James Michael Harvey , Arciprete della Basilica di San Paolo Fuori le Mura dal 2012 (20 ottobre), ma il limite di età non si applica agli Arcipreti delle Basiliche Papali di Roma. - 8/5 → Giuseppe Pignatone , Presidente del Tribunale della Città del Vaticano (2019 - ) -- Italia (2 arcivescovi metropoliti, 8 vescovi) Nessun cardinale da sostituire nel 2024. Già solo per questo l'anno dell'Italia si preannuncia tranquillo, se poi si aggiunge che le due sedi il cui metropolita compirà 75 anni non sono gigantesche... Il processo