Esce di scena il card. Francesco Coccopalmerio, 80 anni, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, che si ritira per anzianità. Gli succede il Segretario Aggiunto arcivescovo Filippo Iannone, 60 anni, frate carmelitano, da novembre chiamato in Vaticano dalla carica di Vicegerente di Roma.
La successione era annunciata e tarda di un mese rispetto all'uscita di Coccopalmerio dal numero degli elettori. E' la prima successione al vertice di un dicastero della Curia Romana nel 2018. La scelta ricade su un prelato esperto come Iannone: ausiliare di Napoli, vescovo di Sora-Aquino-Pontecorvo e numero due del Vicario del Papa per Roma.
Il nuovo "decano" della Curia è ora il cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, che compie ottant'anni il prossimo 6 giugno. L'Italia mantiene la presidenza del ministero vaticano dedicato all'interpretazione delle norme della Chiesa ma è difficile che Iannone venga creato cardinale: se papa Francesco è ancora convinto che lo debbano essere i Prefetti di Congregazione e dei nuovi Dicasteri, non così per i più piccoli Pontifici Consigli.
I monaci carmelitani, fondati nell'XI secolo sul Monte Carmelo in Palestina, contano circa duemila membri. Non hanno mai avuto nessun cardinale e al momento vantano 3 arcivescovi (oltre a Iannone ci sono gli arcivescovi di Aracajù e Maceiò, in Brasile) e 9 vescovi: l'unico italiano è mons. Lucio Angelo Renna, 76 anni, vescovo emerito di San Severo.
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Compie 75 anni il card. Jean Louis Tauran, francese, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e cardinale camerlengo.
Si apre l'ennesimo capitolo nelle successioni di una Curia Romana sempre più anziana, causato dalle dimissioni per anzianità di uno dei cardinali più esperti, l'uomo che annunciò al mondo l'elezione di papa Francesco, costituiscono un altro grattacapo per Bergoglio. Tauran manterrà fino agli ottant'anni (2023) il titolo di camerlengo, ossia colui che amministra la Chiesa nel periodo di sede vacante (nel 2013 toccò al card. Tarcisio Bertone).
Tirando le somme, entrambe le nuove Segreterie sono vacanti dopo nemmeno un anno e mezzo (Comunicazione ed Economia, che attende l'eventuale ritorno del card. Pell da un anno); 2 Prefetti oltre i settantacinque (Amato alle Cause dei Santi e Stella al Clero) e un terzo che varcherà la soglia tra poco (Versaldi all'Educazione Cattolica); anziani anche i Presidenti di APSA (Calcagno) e dei Pontifici Consigli per Cultura (Ravasi) e Dialogo Interreligioso (Tauran) il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi (Baldisseri) e il Decano del Tribunale della Rota Romana (Pinto).
Servono nomi nuovi per svecchiare la Curia e rilanciare l'azione riformatrice, altrimenti si rischia di rimanere impantanati per molto tempo.
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Cambio di ausiliari nell'arcidiocesi di Los Angeles. Va in pensione mons. Thomas John Curry, 75 anni, nominato nel 2000, e gli succede don Marc Trudeau, 60 anni, rettore del seminario di Camarillo.
La situazione a Los Angeles rimane tesa. Mons. Curry era stato accusato di coprire casi di pedofilia, esattamente come il card. Roger Michael Mahony, 82 anni, predecessore dell'attuale arcivescovo Josè Horacio Gomez, 66 anni. Il rapporto tra i due è ai minimi termini: Gomez ha escluso Mahony da qualunque cerimonia pubblica dell'arcidiocesi e il cardinale, nominato da papa Francesco suo inviato speciale per le celebrazioni del 150° anniversario della diocesi di Scranton, aveva dovuto rinunciare a causa delle forti proteste della comunità diocesana.
La pesante eredità di Mahony è un fardello che Los Angeles fatica a gestire: il nuovo ausiliare è stato per sei anni segretario particolare del cardinale (2004-2010). L'arcidiocesi, una delle più grandi degli Stati Uniti, aspetta ancora il ritorno della porpora cardinalizia. Gomez, nominato nel 2011, sarebbe il primo cardinale americano di origine ispanica.
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La nunziatura in Azerbaigian è stata affidata all'arcivescovo Paul Fitzpatrick Russell, 58 anni, americano, rappresentante vaticano in Turchia/Turkmenistan.
Normalmente l'Azerbaigian è affidato al nunzio in Armenia/Georgia, ossia l'arcivescovo Josè Avelino Bettencourt, 55 anni, recentemente nominato. Il Papa ha invece preferito, vista la crescente tensione tra Azerbaigian ed Armenia, di non affidare l'incarico di nunzio tra i due Paesi alla stessa persona. La decisione arriva, non a caso, due giorni dopo la commemorazione del genocidio del popolo armeno, dell'udienza in Vaticano al presidente dell'Armenia e dell'inaugurazione della statua di San Gregorio di Narek nei Giardini Vaticani, simbolo della cultura armena.
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E' mancato Ignace Pierre VIII Abdel-Ahad, 87 anni, Patriarca emerito di Antiochia dei Siri. Era stato al vertice della chiesa di rito siriaco, che ha sede in Libano, dal 2001 al 2008 ed era il predecessore dell'attuale Patriarca Ignace Joussef III Younan, 73 anni.
La Chiesa cattolica siriaca conta circa 100mila fedeli tra Iraq e Siria e non ha un cardinale patriarca dal 1968.
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La successione era annunciata e tarda di un mese rispetto all'uscita di Coccopalmerio dal numero degli elettori. E' la prima successione al vertice di un dicastero della Curia Romana nel 2018. La scelta ricade su un prelato esperto come Iannone: ausiliare di Napoli, vescovo di Sora-Aquino-Pontecorvo e numero due del Vicario del Papa per Roma.
Il nuovo "decano" della Curia è ora il cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, che compie ottant'anni il prossimo 6 giugno. L'Italia mantiene la presidenza del ministero vaticano dedicato all'interpretazione delle norme della Chiesa ma è difficile che Iannone venga creato cardinale: se papa Francesco è ancora convinto che lo debbano essere i Prefetti di Congregazione e dei nuovi Dicasteri, non così per i più piccoli Pontifici Consigli.
I monaci carmelitani, fondati nell'XI secolo sul Monte Carmelo in Palestina, contano circa duemila membri. Non hanno mai avuto nessun cardinale e al momento vantano 3 arcivescovi (oltre a Iannone ci sono gli arcivescovi di Aracajù e Maceiò, in Brasile) e 9 vescovi: l'unico italiano è mons. Lucio Angelo Renna, 76 anni, vescovo emerito di San Severo.
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Compie 75 anni il card. Jean Louis Tauran, francese, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e cardinale camerlengo.
Si apre l'ennesimo capitolo nelle successioni di una Curia Romana sempre più anziana, causato dalle dimissioni per anzianità di uno dei cardinali più esperti, l'uomo che annunciò al mondo l'elezione di papa Francesco, costituiscono un altro grattacapo per Bergoglio. Tauran manterrà fino agli ottant'anni (2023) il titolo di camerlengo, ossia colui che amministra la Chiesa nel periodo di sede vacante (nel 2013 toccò al card. Tarcisio Bertone).
Tirando le somme, entrambe le nuove Segreterie sono vacanti dopo nemmeno un anno e mezzo (Comunicazione ed Economia, che attende l'eventuale ritorno del card. Pell da un anno); 2 Prefetti oltre i settantacinque (Amato alle Cause dei Santi e Stella al Clero) e un terzo che varcherà la soglia tra poco (Versaldi all'Educazione Cattolica); anziani anche i Presidenti di APSA (Calcagno) e dei Pontifici Consigli per Cultura (Ravasi) e Dialogo Interreligioso (Tauran) il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi (Baldisseri) e il Decano del Tribunale della Rota Romana (Pinto).
Servono nomi nuovi per svecchiare la Curia e rilanciare l'azione riformatrice, altrimenti si rischia di rimanere impantanati per molto tempo.
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Cambio di ausiliari nell'arcidiocesi di Los Angeles. Va in pensione mons. Thomas John Curry, 75 anni, nominato nel 2000, e gli succede don Marc Trudeau, 60 anni, rettore del seminario di Camarillo.
La situazione a Los Angeles rimane tesa. Mons. Curry era stato accusato di coprire casi di pedofilia, esattamente come il card. Roger Michael Mahony, 82 anni, predecessore dell'attuale arcivescovo Josè Horacio Gomez, 66 anni. Il rapporto tra i due è ai minimi termini: Gomez ha escluso Mahony da qualunque cerimonia pubblica dell'arcidiocesi e il cardinale, nominato da papa Francesco suo inviato speciale per le celebrazioni del 150° anniversario della diocesi di Scranton, aveva dovuto rinunciare a causa delle forti proteste della comunità diocesana.
La pesante eredità di Mahony è un fardello che Los Angeles fatica a gestire: il nuovo ausiliare è stato per sei anni segretario particolare del cardinale (2004-2010). L'arcidiocesi, una delle più grandi degli Stati Uniti, aspetta ancora il ritorno della porpora cardinalizia. Gomez, nominato nel 2011, sarebbe il primo cardinale americano di origine ispanica.
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La nunziatura in Azerbaigian è stata affidata all'arcivescovo Paul Fitzpatrick Russell, 58 anni, americano, rappresentante vaticano in Turchia/Turkmenistan.
Normalmente l'Azerbaigian è affidato al nunzio in Armenia/Georgia, ossia l'arcivescovo Josè Avelino Bettencourt, 55 anni, recentemente nominato. Il Papa ha invece preferito, vista la crescente tensione tra Azerbaigian ed Armenia, di non affidare l'incarico di nunzio tra i due Paesi alla stessa persona. La decisione arriva, non a caso, due giorni dopo la commemorazione del genocidio del popolo armeno, dell'udienza in Vaticano al presidente dell'Armenia e dell'inaugurazione della statua di San Gregorio di Narek nei Giardini Vaticani, simbolo della cultura armena.
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E' mancato Ignace Pierre VIII Abdel-Ahad, 87 anni, Patriarca emerito di Antiochia dei Siri. Era stato al vertice della chiesa di rito siriaco, che ha sede in Libano, dal 2001 al 2008 ed era il predecessore dell'attuale Patriarca Ignace Joussef III Younan, 73 anni.
La Chiesa cattolica siriaca conta circa 100mila fedeli tra Iraq e Siria e non ha un cardinale patriarca dal 1968.
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