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E' la circoscrizione più importante d'Irlanda
ENTRA IN SCADENZA L'ARCIDIOCESI DI ARMAGH
Il 16 agosto ha compiuto 75 anni l'arcivescovo, card. Brady

Per papa Francesco, di ritorno dalla Corea, è venuto il momento di pensare anche all'Irlanda, più in particolare al governo pastorale della sua diocesi più importante, l'arcidiocesi metropolitana di Armagh. L'arcivescovo metropolita e primate d'Irlanda, card. Sean Baptist Brady, ha infatti compiuto il 16 agosto 75 anni e ha presentato, come da regolamento, le sue dimissioni dall'incarico alla Curia Romana. Difficile che il Pontefice le accetti in tempi brevi, la palla passa ora alla Congregazione per i Vescovi, che deve trovare dei nomi per il successore ed esporli al papa, che compirà la scelta definitiva, di norma entro un anno, salvo esplicite proroghe da parte della Santa Sede. In questo caso però il nome sarebbe uno solo: l'arcivescovo coadiutore Eamon Martin, che dovrebbe diventare titolare, non è dato sapere se in breve tempo. Curiosità: anche il card. Brady fu coadiutore del card. Cahal Brendan Dely, a cui succedette il 1° ottobre 1996.   
L'arcidiocesi di Armagh è una circoscrizione metropolitana, quindi il suo titolare, come legittimazione dell'elezione, deve ricevere il 29 giugno il pallio dalle mani del Pontefice nella Basilica di San Pietro, ed è anche primazia, quindi l'arcivescovo è il più importante di tutta la nazione. Nel caso di Armagh, la scelta di renderla primazia si basa sul fatto che è una delle diocesi più antiche, fondata nel 445, e che il suo primo vescovo fu San Patrizio, storico evangelizzatore dell'Irlanda, che vi costruì la prima cattedrale. Da quasi novant'anni è sede cardinalizia.  
Il card. Brady è vescovo da vent'anni, quando, da stimato parroco, Giovanni Paolo II lo chiamò all'improvviso a diventare arcivescovo coadiutore di Armagh il 13 novembre 1994, venendo consacrato il 19 febbraio 1995 dal card. Daly. Dal 1996 è anche presidente della Conferenza Episcopale d'Irlanda, ma ha dovuto aspettare più di dieci anni, il 24 novembre 2007, perché gli venisse attribuita la porpora cardinalizia. Ora è cardinale presbitero dei Santi Quirico e Giulitta e ha partecipato al Conclave del 2013, che elesse papa Francesco. 

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