Seconda di quattro puntate per vedere da vicino chi sono i nuovi cardinali che papa Francesco creerà il prossimo 19 novembre, prima della chiusura del Giubileo della Misericordia.
Maurice Piat
L'attenzione del papa alle periferie si concretizza anche nella porpora al titolare di una diocesi "alla fine del mondo", nelle Isole Maurizio. E' la seconda volta che papa Francesco sceglie come cardinale un semplice vescovo e non un arcivescovo: il primo era stato il card. Chibly Langlois, vescovo di Les Cayes (Haiti).
Mons. Piat, oltretutto, ha già presentato regolari dimissioni in quanto oltre il limite di età dei 75 anni, ma verosimilmente, salute permettendo, rimarrà almeno un altro anno. Già il suo predecessore, il card. Jean Margéot, era stato insignito della porpora, ma nessuno pensava potesse diventare una consuetudine.
Maurice Piat è nato a Moka il 19 luglio 1941.
Dopo gli studi a Quatre-Bornes, nel suo Paese natale, si trasferisce in Irlanda come novizio della Congregazione dello Spirito Santo. Nel 1962 emette la prima professione religiosa. Dopo la laurea all'University College di Dublino si trasferisce a Roma come alunno del Pontificio Seminario Francese, ottenendo nel 1972 una licenza in teologia alla Pontificia Università Gregoriana. Il 2 agosto 1970, a 29 anni, viene ordinato sacerdote da mons. Jean Margéot, vescovo di Port-Louis (poi cardinale).
Rientra in patria per diventare professore e catechista al collegio di Quatre-Bornes e si assume la responsabilità della formazione degli aspiranti seminaristi di Vacoas. Per questo, dal 1977 al 1979 si trasferisce a Parigi per seguire dei corsi mirati sulla formazione del clero. Al suo ritorno, diventa anche vicario parrocchiale a Pamplemousses (1979-1985) e parroco a Riviére-du-Rempart. Nel 1986 diventa vicario episcopale, incaricato della pastorale diocesana e si stabilisce a Beau-Bassin, dove apre un centro di formazione.
Il 21 gennaio 1991, a 49 anni, viene nominato vescovo coadiutore di Port-Louis. Il 15 marzo 1993, a 51 anni, succede al card. Margéot come vescovo di Port-Louis.
Come detto, è il secondo vescovo mauriziano a diventare cardinale.
Patrick D'Rozario
Arcivescovo di Dacca, in Bangladesh, 73 anni, rappresenta un Paese con tassi di povertà fra i più alti al mondo e flagellato ripetutamente da calamità naturali. La sua nomina non giunge completamente inaspettata, considerata l'attenzione di papa Francesco ai Paesi del sud-est asiatico, ormai tutti provvisti di un cardinale, nella maggior parte dei casi elettore. Il Bangladesh era uno dei pochi a mancare all'appello.
E' nato il 1° ottobre 1943 a Padrishibpur.
Ordinato sacerdote l'8 ottobre 1972, a 29 anni, il 21 maggio 1990, a 46 anni, diventa vescovo di Rajshahi. Il 3 febbraio 1995, a 51 anni, viene trasferito a capo della diocesi di Chittagong. Il 25 novembre 2010, a 67 anni, diventa arcivescovo coadiutore di Dacca e il 22 ottobre 2011, a 68 anni, succede a mons. Paulinus Costa come arcivescovo. Nel dicembre 2011 viene anche eletto presidente della Conferenza Episcopale del Bangladesh.
Carlos Osoro Sierra
La porpora a mons. Sierra è un chiaro tentativo di ristabilire una gerarchia nel tribolato episcopato spagnolo, che ha vissuto negli ultimi anni le successioni di Madrid e Barcellona e il trasferimento del card. Llovera a Valencia. Oltretutto, l'anno prossimo supererà il limite di età il card. Blazquez Perez, arcivescovo di Valladolid.
Sierra è nato a Castaneda il 16 maggio 1945.
Studia nel seminario di Salamanca, sede della Pontificia Università in cui ottiene una licenza in teologia e filosofia. Viene ordinato sacerdote il 29 luglio 1973, a 28 anni, da mons. Juan Antonio del Val Gallo, vescovo di Santander. Diventa delegato episcopale per i seminari e la pastorale vocazionale e vicario generale (1976-1993), rettore del seminario di Santander (1977-1997).
Il 27 dicembre 1996, a 51 anni, viene nominato vescovo di Orense. Viene consacrato il 22 febbraio successivo dall'arcivescovo Lajos Kada, nunzio apostolico in Spagna e Andorra. Il 7 gennaio 2002, a 56 anni, viene promosso arcivescovo di Oviedo.
L'8 gennaio 2009, a 63 anni, viene nominato arcivescovo di Valencia, succedendo al card. Augustin Garcia-Gasco Vicente, ritiratosi per anzianità.
Il 28 agosto 2014, a 69 anni, diventa arcivescovo di Madrid, in successione al card. Antonio Maria Rouco Varela, anche lui dimissionario per anzianità. E' la seconda volta che succede a un cardinale.
E' il quarto arcivescovo di Madrid consecutivo a diventare cardinale. Altri 3 vescovi di Madrid sono poi diventati cardinali.
Baltazar Enrique Porras Cardozo
La porpora di mons. Cardozo guarda alla difficile situazione del Venezuela, in preda a una gravissima crisi energetica e umanitaria e alle conseguenze politiche del post-chavismo. Questa scelta pone anche fine (forse) all'egemonia del card. Jorge Liberato Urosa Savino, arcivescovo di Caracas, che l'anno prossimo presenterà dimissioni per anzianità.
Porras Cardozo è nato il 10 ottobre 1944 a Caracas.
Studia al seminario di Caracas e alla Pontificia Università di Salamanca, in Spagna, dove ottiene una licenza in teologia nel 1966 e un dottorato in teologia pastorale nel 1977. Viene ordinato sacerdote il 30 luglio 1967 da mons. Miguel Antonio Salas Salas, vescovo di Calabozo. E' stato vicario parrocchiale, parroco e docente, vicerettore del seminario di Caracas (1978-1979) e rettore del seminario di Hatillo (1979-1983).
Il 30 luglio 1983, a soli 38 anni, viene nominato vescovo ausiliare di Merida. Viene consacrato il 17 settembre successivo dal card. José Ali Lebrun Moratinos, arcivescovo di Caracas.
Il 30 ottobre 1991, a 47 anni, viene nominato arcivescovo di Merida. Dal 1999 al 2006 è stato Presidente della Conferenza Episcopale del Venezuela e dal 2007 al 2011 è stato primo vicepresidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano.
Nessun arcivescovo di Merida era mai stato creato cardinale, né alcun cardinale è mai stato arcivescovo di Merida.
Maurice Piat
L'attenzione del papa alle periferie si concretizza anche nella porpora al titolare di una diocesi "alla fine del mondo", nelle Isole Maurizio. E' la seconda volta che papa Francesco sceglie come cardinale un semplice vescovo e non un arcivescovo: il primo era stato il card. Chibly Langlois, vescovo di Les Cayes (Haiti).
Mons. Piat, oltretutto, ha già presentato regolari dimissioni in quanto oltre il limite di età dei 75 anni, ma verosimilmente, salute permettendo, rimarrà almeno un altro anno. Già il suo predecessore, il card. Jean Margéot, era stato insignito della porpora, ma nessuno pensava potesse diventare una consuetudine.
Maurice Piat è nato a Moka il 19 luglio 1941.
Dopo gli studi a Quatre-Bornes, nel suo Paese natale, si trasferisce in Irlanda come novizio della Congregazione dello Spirito Santo. Nel 1962 emette la prima professione religiosa. Dopo la laurea all'University College di Dublino si trasferisce a Roma come alunno del Pontificio Seminario Francese, ottenendo nel 1972 una licenza in teologia alla Pontificia Università Gregoriana. Il 2 agosto 1970, a 29 anni, viene ordinato sacerdote da mons. Jean Margéot, vescovo di Port-Louis (poi cardinale).
Rientra in patria per diventare professore e catechista al collegio di Quatre-Bornes e si assume la responsabilità della formazione degli aspiranti seminaristi di Vacoas. Per questo, dal 1977 al 1979 si trasferisce a Parigi per seguire dei corsi mirati sulla formazione del clero. Al suo ritorno, diventa anche vicario parrocchiale a Pamplemousses (1979-1985) e parroco a Riviére-du-Rempart. Nel 1986 diventa vicario episcopale, incaricato della pastorale diocesana e si stabilisce a Beau-Bassin, dove apre un centro di formazione.
Il 21 gennaio 1991, a 49 anni, viene nominato vescovo coadiutore di Port-Louis. Il 15 marzo 1993, a 51 anni, succede al card. Margéot come vescovo di Port-Louis.
Come detto, è il secondo vescovo mauriziano a diventare cardinale.
Patrick D'Rozario
Arcivescovo di Dacca, in Bangladesh, 73 anni, rappresenta un Paese con tassi di povertà fra i più alti al mondo e flagellato ripetutamente da calamità naturali. La sua nomina non giunge completamente inaspettata, considerata l'attenzione di papa Francesco ai Paesi del sud-est asiatico, ormai tutti provvisti di un cardinale, nella maggior parte dei casi elettore. Il Bangladesh era uno dei pochi a mancare all'appello.
E' nato il 1° ottobre 1943 a Padrishibpur.
Ordinato sacerdote l'8 ottobre 1972, a 29 anni, il 21 maggio 1990, a 46 anni, diventa vescovo di Rajshahi. Il 3 febbraio 1995, a 51 anni, viene trasferito a capo della diocesi di Chittagong. Il 25 novembre 2010, a 67 anni, diventa arcivescovo coadiutore di Dacca e il 22 ottobre 2011, a 68 anni, succede a mons. Paulinus Costa come arcivescovo. Nel dicembre 2011 viene anche eletto presidente della Conferenza Episcopale del Bangladesh.
Carlos Osoro Sierra
La porpora a mons. Sierra è un chiaro tentativo di ristabilire una gerarchia nel tribolato episcopato spagnolo, che ha vissuto negli ultimi anni le successioni di Madrid e Barcellona e il trasferimento del card. Llovera a Valencia. Oltretutto, l'anno prossimo supererà il limite di età il card. Blazquez Perez, arcivescovo di Valladolid.
Sierra è nato a Castaneda il 16 maggio 1945.
Studia nel seminario di Salamanca, sede della Pontificia Università in cui ottiene una licenza in teologia e filosofia. Viene ordinato sacerdote il 29 luglio 1973, a 28 anni, da mons. Juan Antonio del Val Gallo, vescovo di Santander. Diventa delegato episcopale per i seminari e la pastorale vocazionale e vicario generale (1976-1993), rettore del seminario di Santander (1977-1997).
Il 27 dicembre 1996, a 51 anni, viene nominato vescovo di Orense. Viene consacrato il 22 febbraio successivo dall'arcivescovo Lajos Kada, nunzio apostolico in Spagna e Andorra. Il 7 gennaio 2002, a 56 anni, viene promosso arcivescovo di Oviedo.
L'8 gennaio 2009, a 63 anni, viene nominato arcivescovo di Valencia, succedendo al card. Augustin Garcia-Gasco Vicente, ritiratosi per anzianità.
Il 28 agosto 2014, a 69 anni, diventa arcivescovo di Madrid, in successione al card. Antonio Maria Rouco Varela, anche lui dimissionario per anzianità. E' la seconda volta che succede a un cardinale.
E' il quarto arcivescovo di Madrid consecutivo a diventare cardinale. Altri 3 vescovi di Madrid sono poi diventati cardinali.
Baltazar Enrique Porras Cardozo
La porpora di mons. Cardozo guarda alla difficile situazione del Venezuela, in preda a una gravissima crisi energetica e umanitaria e alle conseguenze politiche del post-chavismo. Questa scelta pone anche fine (forse) all'egemonia del card. Jorge Liberato Urosa Savino, arcivescovo di Caracas, che l'anno prossimo presenterà dimissioni per anzianità.
Porras Cardozo è nato il 10 ottobre 1944 a Caracas.
Studia al seminario di Caracas e alla Pontificia Università di Salamanca, in Spagna, dove ottiene una licenza in teologia nel 1966 e un dottorato in teologia pastorale nel 1977. Viene ordinato sacerdote il 30 luglio 1967 da mons. Miguel Antonio Salas Salas, vescovo di Calabozo. E' stato vicario parrocchiale, parroco e docente, vicerettore del seminario di Caracas (1978-1979) e rettore del seminario di Hatillo (1979-1983).
Il 30 luglio 1983, a soli 38 anni, viene nominato vescovo ausiliare di Merida. Viene consacrato il 17 settembre successivo dal card. José Ali Lebrun Moratinos, arcivescovo di Caracas.
Il 30 ottobre 1991, a 47 anni, viene nominato arcivescovo di Merida. Dal 1999 al 2006 è stato Presidente della Conferenza Episcopale del Venezuela e dal 2007 al 2011 è stato primo vicepresidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano.
Nessun arcivescovo di Merida era mai stato creato cardinale, né alcun cardinale è mai stato arcivescovo di Merida.
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