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COMPIE 80 ANNI IL CARD. NAGUIB

Scompare l'Egitto dal Conclave, gli elettori sono 124, i non elettori 102
COMPIE 80 ANNI IL CARD. NAGUIB
Mons. Lingua nuovo nunzio a Cuba. Il vescovo di Pinerolo prorogato di un anno

Il primo cardinale a uscire dal numero degli elettori dopo il concistoro è Antonios Naguib, Patriarca emerito di Alessandria dei Copti. 
Naguib nasce a Samalut, in Egitto, il 18 marzo 1935. Entra in seminario molto giovane, studiando a Maadi, vicino al Cairo, e poi all'Urbaniana di Roma dal 1953 al 1958, prima di rientrare in patria ed essere ordinato sacerdote di rito copto il 30 ottobre 1960, a 25 anni. Dopo aver esercitato il ministero per un anno a Fikryak, vicino a Minya, torna a Roma per proseguire gli studi, ottenendo la licenza in teologia nel 1962 e in Sacra Scrittura nel 1964. Dallo stesso anno insegna Sacra Scrittura al Seminario di Maadi e lavora con esperti ortodossi e protestanti alla prima traduzione della Bibbia in arabo. 
Il 26 giugno 1977, a 42 anni, viene nominato eparca di Minya e consacrato vescovo il 9 settembre successivo dal card. Stephanos I Sidarouss, Patriarca di Alessandria dei Copti. Regge la diocesi per venticinque anni, fino alla rinuncia il 29 settembre 2002, a 67 anni. Dopo il ritiro per limiti di età del card. Stephanos II Ghattas, il 30 marzo 2006, a 71 anni, viene eletto Patriarca di Alessandria dei Copti. Nel 2010 compie 75 anni, ma il Sinodo gli chiede di rimanere fino all'individuazione del successore. Nello stesso anno viene nominato dal papa Relatore Generale dell'Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi sul Medio Oriente e il 20 novembre viene creato cardinale, unico patriarca orientale nel Sacro Collegio prima del card. Rai.
È stato il capo dei copti durante la rivoluzione che ha rovesciato Mubarak. Dopo la strage di manifestanti dell'ottobre 2011 parlò di fraternità tra le varie fedi e della necessità di una transizione pacifica del potere. Il 31 dicembre 2011 ebbe una forte emorragia cerebrale, rimanendo parzialmente paralizzato e quasi impossibilitato a parlare. A causa dei ripetuti interventi chirurgici e la successiva riabilitazione, il vescovo più anziano, mons. Kiryllos William, vescovo di Assiut, venne assegnato come reggente in caso di impossibilità del patriarca ad esercitare le sue funzioni. Il 15 gennaio 2013, a 78 anni, si ritira da tutti i suoi incarichi, lasciando il patriarcato a mons. Abraham Isaac Sidrak, che era stato suo successore anche a Minya. Ha partecipato al conclave del 2013. 
Con la sua uscita dal numero degli elettori, scompare la componente egiziana da un futuro conclave ma si aprono le porte per la creazione cardinalizia di Sidrak. Essendo insignito, come tutti i patriarchi orientali, del titolo di cardinale vescovo, lascia il ruolo di elettore anziano al card. Bechara Boutros Rai, che lo terrà fino al 2020, l'unico cardinale vescovo ancora elettore. Senza ricambio generazionale un futuro conclave dopo il 2020 sarà presieduto dal protopresbitero, sarebbe il primo caso nella storia. Scendono a quattro i cardinali elettori di rito non latino (Rai, Thottunkal, Alencherry, Souraphiel). I cardinali elettori scendono ora a 124, 102 i non elettori. 

Nominato in settimana in nuovo nunzio apostolico a Cuba. Si tratta dell'arcivescovo Giorgio Lingua, trasferito dal medesimo incarico in Iraq e Giordania. Nato a Fossano, in Piemonte, il 23 marzo 1960, viene ordinato sacerdote il 10 novembre 1984, a 24 anni. Dottorato in diritto canonico, dal 1992 è nel corpo diplomatico della Santa Sede, lavorandk in Costa d'Avorio, Stati Uniti, Serbia, Italia e nella Segreteria per i Rapporti con gli Stati del Vaticano. Diventa consigliere di nunziatura in Serbia prima di essere elevato arcivescovo il 4 settembre 2010, a 50 anni, e nominato nunzio apostolico in Giordania e Iraq. Viene consacrato nella Basilica di San Pietro il 9 ottobre successivo dal card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato assieme ai cardinali Rodè e Vallini. Ha potuto seguire in prima persona la nascita e l'avanzata dello Stato Islamico, salutando con favore i raid aerei americani ma invitando a una riflessione sul perché si sia arrivati a questo punto e chi stia armando i miliziani. A Cuba dovrà gestire la successione del card. Ortega y Alamino oltre a mediare i rapporti tra l'isola e gli USA, tornati recentemente alla normalità. Ora si attende di sapere se la Chiesa aspetti la normalizzazione della situazione in Iraq prima di nominare un nuovo nunzio. 

Infine il vescovo di Pinerolo, mons. Debernardi, rimarrà in carica ancora per un anno. Si aggiunge ai recenti settantacinquesimi dei vescovi di Cuneo, Pavia (mons. Giudici ha profetizzato che verrà annunciato il suo successore il 18 giugno) e Cremona. 

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