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TRA PALERMO, BOLOGNA, SENIGALLIA E L'ADDIO AL CARD. KOREC

Un finale di ottobre intensissimo. Chi si aspettava che da Roma se la prendessero comoda e smaltissero con calma lo stress di un mese di Sinodo è rimasto spiazzato. Tempo due giorni dalla messa conclusiva e arrivano due nomine cruciali, in sospeso da due anni. Mons. Matteo Maria Zuppi, 60 anni, finora vescovo ausiliare a Roma, è il nuovo arcivescovo di Bologna al posto del card. Carlo Caffarra, 77; a Palermo don Corrado Lorefice, 53enne parroco di Modica, succede al card. Paolo Romeo, 77 anni, sulla sede arcivescovile di Palermo. In precedenza, il 17 ottobre a Senigallia era andato in pensione mons. Giuseppe Orlandoni, 76 anni, sostituito da don Francesco Manenti, 64 anni, parroco e insegnante di teologia a Crema. Infine, il 24 ottobre è mancato il card. Jan Chryzostom Korec, 91 anni, vescovo emerito di Nitra, in Slovacchia.

A Bologna la scelta era data come imminente, ma nessuno si aspettava addirittura che venisse ufficializzata due giorni dopo la chiusura del Sinodo. La scelta di Zuppi, vescovo esperto e prezioso collaboratore al fianco del card. Vallini, spiega anche l'anomalo afflusso in tempi recenti di vescovi ausiliari alla diocesi papale, arrivati a ben otto (due in più del consueto). Mons. Zuppi era sempre stato considerato uno dei nomi caldi, ma non l'unico: Solmi, Cavina, Lambiasi, addirittura un ausiliare di Milano, erano dati in netto vantaggio su di lui. L'Emilia Romagna invee torna a posto tutta in un colpo solo, dopo le successioni a Faenza e Modena, ottenute senza un solo trasferimento di vescovi residenziali.
A Palermo invece tutto era già deciso da tempo: già sabato era circolato il nome del prescelto e la convocazione del clero in cattedrale aveva ufficializzato quello che già si subodorava. Niente Mogavero, Montenegro, Forte o Bregantini. Sulla sede più importante della Sicilia (al momento scavalcata da Agrigento, l'unica ad avere un cardinale) siederà un parroco senza alcuna esperienza di governo pastorale. Il cambio di rotta è nettissimo: il card. Romeo era un nunzio di primissimo piano, arrivato in Sicilia a 68 anni dopo le più prestigiose rappresentanze. Prima di lui il card. De Giorgi, a 65 anni, era alla sua quarta sede episcopale, la terza metropolitana dopo Foggia e Taranto. La netta volontà è quella di concedere stabilità a una diocesi di importanza cruciale nel sud Italia: il nuovo arcivescovo presenterà le dimissioni solo tra ventidue anni.
In ogni caso, l'assetto delle berrette rosse in Italia viene decisamente ridefinito: Genova, Milano, Firenze, Perugia, Ancona e Napoli sono rette da cardinali, una in meno delle 7 tradizionalmente affidate all'Italia. Ammesso che nel prossimo concistoro venga creato cardinale il patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia (nonostante i molti titoli cardinalizi nuovi creati a febbraio per il concistoro, quello di S. Marco, appannaggio dei patriarchi, è stato tenuto vacante) e, forse, anche mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, i due nuovi arcivescovi dovranno aspettare non meno di due anni prima di ricevere da berretta, il tempo di far raggiungere ai loro predecessori l'ottantesimo compleanno e l'uscita dal numero degli elettori.
Anche a Senigallia la successione era attesa. Il nuovo vescovo non appartiene alla realtà locale ma a quella lombarda e il fenomeno non può non essere notato: sempre più vescovi dal nord al sud, o in generale in una regione diversa da quella di nascita (come mons. Zuppi, del resto).
Infine, il Collegio Cardinalizio perde uno dei più grandi testimoni della lotta silenziosa e umile della Chiesa contro i regimi. Spazzino, operaio e carcerato durante l'occupazione comunista, il card. Korec era una delle voci più autorevoli dell'area balcanica.

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Paolo Romeo è nato ad Acireale il 20 febbraio 1938, quinto di nove figli. Dopo le scuole medie, entra al seminario di Acireale; nel 1959 viene mandato a Roma come studente all'Almo Collegio Capranica e ottiene una laurea il diritto canonico alla Pontificia Università Lateranense e una licenza in teologia alla Pontificia Università Gregoriana.
Il 18 marzo 1961, a 23 anni, viene ordinato sacerdote nella cappella del seminario di Acireale da mons. Angelo Calabretta. Terminati gli studi, nel 1964 entra nella Pontificia Accademia Ecclesiastica, l'organo che forma i diplomatici della Santa Sede, entrando in servizio il 1 gennaio 1967, prestando servizio in Filippine, Belgio, Lussemburgo, Comunità Europea, Venezuela, Ruanda e Burundi. Nel 1976 viene richiamato in Vaticano nel Consiglio per gli Affari Pubblici della Chiesa, organismo dipendente dalla Segreteria di Stato (oggi non esiste più). In particolare, viene incaricato di seguire l'America Latina e le attività del CELAM e ha un ruolo decisivo nell'organizzazione della III Conferenza Generale del CELAM, inaugurata da Giovanni Paolo II nel gennaio 1979.
Il 17 dicembre 1983, ad appena 45 anni, viene elevato arcivescovo e nominato nunzio apostolico ad Haiti, ricevendo l'ordinazione episcopale nella Basilica di San Pietro il 6 gennaio successivo dalle mani di Giovanni Paolo II. Sotto il suo mandato, cade il regime Duvalier e l'isola vive vicende turbolente verso il moderno assetto democratico. Il 24 aprile 1990 gli viene affidata la nunziatura in Colombia. Il 5 febbraio 1999 lascia la nunziatura all'arcivescovo Beniamino Stella (oggi cardinale e prefetto della Congregazione per il Clero) e viene nominato nunzio in Canada.
Ma il suo soggiorno in Sudamerica dura poco. Il 17 aprile 2001, a 63 anni, succede all'arcivescovo Andrea Cordero Lanza di Montezemolo (oggi cardinale) nel prestigiosissimo incarico di nunzio in Italia e San Marino. Ha continuato a essere inviato dal Santo Padre in molte celebrazioni in Sudamerica.
Il 19 dicembre 2006, a 68 anni, viene nominato arcivescovo di Palermo, succedendo al card. Salvatore De Giorgi. Il suo successore sulla nunziatura italiana sarà l'arcivescovo GIl 20 novembre 2010, a 72 anni, viene creato cardinale presbitero di Santa Maria Odigitria dei Siciliani. Nel 2011 era stato accusato da Il Fatto Quotidiano di aver preso parte a un complotto per uccidere Benedetto XVI.
Il 10 febbraio 2013 presenta a Benedetto XVI le sue dimissioni per limiti di età. Il giorno successivo il Pontefice annuncerà al mondo la sua abdicazione. Dopo la nomina del suo successore, rimarrà amministratore dell'arcidiocesi fino al 5 dicembre e saluterà ufficialmente la città il 22 novembre.

Corrado Lorefice è nato a Ispica, vicino a Ragusa, il 12 ottobre 1962.
E' entrato in seminario in giovane età e nel 1988 ha ottenuto la licenza in teologia morale. Nel 1986 viene ordinato diacono nella cattedrale di Noto e il 30 dicembre 1987 viene ordinato sacerdote da mons. Salvatore Nicolosi, vescovo di Noto, nella chiesa della Santissima Annunziata di Ispica.
E' stato economo e vicerettore del seminario, docente di teologia morale, direttore dei centri diocesano e regionale per le vocazioni, vicario episcopale per il clero. Dal 2010 era parroco di San Pietro a Modica.
Il 5 novembre verrà consacrato vescovo e inizierà ufficialmente il suo ministero a Palermo, che potenzialmente durerà ben 22 anni.

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Carlo Caffarra nasce a Samboseto di Busseto, vicino a Parma, il 1 giugno 1938.
Dopo gli studi al seminario di Fidenza, viene ordinato sacerdote il 2 luglio 1961, a 23 anni, dal vescovo Guglielmo Bosetti nella sua parrocchia natale. A Roma consegue il dottorato in diritto canonico alla Pontificia Università Gregoriana e la licenza in teologia morale alla Pontificia Accademia Alfonsiana. Inizia la carriera accademica, insegnando teologia morale al seminario di Fidenza, alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale e all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Si specializza nei temi di bioetica e viene nominato membro della Commissione Teologica Internazionale nel 1974 e, in seguito, Giovanni Paolo II gli conferirà l'incarico di fondare il Pontificio Istituto che porta il suo nome, per incoraggiare gli studi di matrimonio e famiglia.
La sua fama accademica si accresce notevolmente. Nel 1983 è nominato consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede e viene chiamato a far parte della Commissione di Studi sull'Ingegneria Genetica dal Ministero della Salute. Inizia anche a tenere corsi nelle più importanti università mondiali. Nel 1988 riceve il dottorato honoris causa in Lettere Cristiane dall'Università di Steubenville, negli USA.
L'8 settembre 1995, a 57 anni, viene nominato arcivescovo di Ferrara-Comacchio e consacrato il 21 ottobre successivo nel Duomo di Fidenza dal card. Giacomo Biffi, arcivescovo di Bologna.
Il 16 dicembre 2003, a 65 anni, diventa il 119esimo arcivescovo di Bologna, succedendo proprio al card. Biffi. Il 24 marzo 2006, a 67 anni, viene creato cardinale presbitero di Santa Maria dei Fiorentini da Benedetto XVI.
Nella sua ultima conferenza stampa ha rivelato di aver presentato le proprie dimissioni al Pontefice con qualche mese di anticipo rispetto al termine naturale del giugno 2013. Ha annunciato che continuerà a vivere a Bologna, nel palazzo che ospitò il card. Antonio Poma negli anni del suo ritiro, nel più totale nascondimento. Con un filo di commozione, ha anche detto di presagire che l'incontro con il Signore non sarà lontano, frase che ha fatto pensare molti a una malattia, tenuta finora celata.

Matteo Maria Zuppi è nato a Roma l'11 ottobre 1955.
Dopo la laurea in Lettere e Filosofia con una tesi sulla storia del cristianesimo, è stato ordinato sacerdote il 9 maggio 1981, a 25 anni, per la diocesi di Palestrina, dal vescovo Renato Spallanzani. Nel 1988 si è incardinato nella diocesi di Roma.
Dal 1990 al 1992, insieme ad Andrea Riccardi, ha avuto un ruolo decisivo nel raggiungimento di un accordo di pace tra il governo del Mozambico e il Partito di Resistenza Nazionale dopo diciassette anni di guerra civile.
E' stato prima viceparroco (dal 1981) e poi parroco (dal 2000) di Santa Maria a Trastevere, nel 2000 è stato nominato Assistente Ecclesiastico Generale della Comunità di Sant'Egidio. Dal 2010 è parroco dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, realtà molto difficile alla periferia della capitale. Dal 2006 è Cappellano di Sua Santità.
Il 31 gennaio 2012, a 56 anni, viene nominato vescovo ausiliare di Roma per il settore centro, venendo consacrato nella Basilica di San Giovanni in Laterano dal card. Agostino Vallini, Vicario Papale per Roma.

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Giuseppe Orlandoni è nato a Castelfidardo, vicino ad Ancona, il 12 marzo 1939.
Allievo dell'Almo Collegio Capranica a Roma, è stato ordinato sacerdote l'11 settembre 1965, a 26 anni, per la diocesi di Recanati dal vescovo, mons. Emilio Baroncelli.
Dopo gli studi di lingua in vari Paesi europei, ha ottenuto la laurea in teologia morale presso la Pontificia Università Lateranense, la licenza in scienze sociali alla Pontificia Università Gregoriana e la laurea in sociologia all'Università di Urbino. Dal 1969 inizia l'insegnamento di teologia morale all'Istituto Teologico Marchigiano, alla Pontificia Università Lateranense e all'Accademia Alfonsiana di Roma.
Nel 1991 diventa vicario generale di Macerata e contribuisce a organizzare il Sinodo, che si protrae per sette anni. In quegli anni è stato amministratore apostolico della diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, in seguito alla morte in un incidente stradale del vescovo, mons. Tarcisio Carboni.
Il 21 gennaio 1997, a 57 anni, viene nominato vescovo di Senigallia, succedendo a mons. Odo Fusi Pecci, ritirato per anzianità. Viene consacrato il 5 aprile successivo dal card. Ersilio Tonini.

Francesco Manenti è nato a Sergnano, nei pressi di Cremona, il 26 giugno 1951.
Nel 1963 entra nel Seminario Minore di Crema e alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale ottiene la licenza in teologia. Viene ordinato sacerdote il 28 giugno 1975, a 24 anni, per la diocesi di Crema.
E' stato vicario parrocchiale per la cattedrale, direttore spirituale del seminario e insegnante. Dal 2006 è vicario generale, l'anno successivo diventa Prelato d'Onore di Sua Santità e insegnante di teologia. Dal 2011 era parroco della Ss.ma Trinità a Crema.

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Jan Chryzostom Korec era nato a Bosany, allora in Cecoslovacchia, il 22 gennaio 1924.
Entra nell'Ordine dei Gesuiti nel settembre 1939, ma nel 1950 deve sospendere gli studi a causa della soppressione degli ordini religiosi nel Paese. Viene ordinato sacerdote il 1 ottobre 1950, a 26 anni, nella città di Roznava, dove predicava in segreto.
Visto lo stato di paralisi della Chiesa in Cecoslovacchia a causa della deportazione e dell'arresto di migliaia di religiosi, venne consacrato vescovo, per volontà di Pio XII, in gran segreto da mons. Pavol Hlinica, vescovo in clandestinità. A soli 27 anni, era il vescovo più giovane al mondo. Lavorò come bibliotecario e operaio, sempre svolgendo l'attività pastorale di nascosto.
L'11 marzo 1960, dopo due anni di indagini, viene scoperto, arrestato e condannato a 12 anni di carcere per tradimento. In prigione riceve circa 200 religiosi a Praga, Ruzyn, Valdice, Leopoldov e Ilava. Per due anni non celebrò messa e visse lunghi periodi di isolamento. Fu liberato solo nel 1968 grazie alla Primavera di Praga, gravemente malato. Nel 1969 fu riabilitato, ottenne la grazia e volò a Roma a incontrare Paolo VI, ricevendo ufficialmente le insegne vescovili (le potrà indossare solo nel 1989).
Lavorò come spazzino a Bratislava, poi fu operaio in un'industria chimica. La sua grazia venne annullata nel 1974 e fu di nuovo incarcerato. Stavolta la prigione fu breve, ma a causa delle precarie condizioni di salute perse il lavoro da spazzino e riprese a fare l'operaio.
Fu una delle voci più contrarie alla soppressione della Chiesa clandestina nei Paesi comunisti, voluta dal card. Agostino Casaroli, Segretario di Stato.
Il 6 febbraio 1990, a 66 anni, viene nominato vescovo di Nitra e il 28 giugno 1991, a 67 anni, viene creato cardinale presbitero dei Santi Fabiano e Venanzio a Villa Fiorelli. E' presidente della Conferenza Episcopale Slovacca dal 1990 al 1993. Il 9 giugno 2005, a 81 anni, si ritira da tutti i suoi incarichi.
Nel 2012 viene operato d'urgenza per il distaccamento dell'appendice e rimane in coma per una settimana.
E' mancato alle 13.30 del 27 ottobre. Il 31 ottobre il card. Stanislaw Dzsiwisz, arcivescovo di Cracovia, ha officiato le esequie (presenti anche i cardinali Tomko e Meisner) e la salma è stata tumulata nella cattedrale.
Con la sua scomparsa, il Collegio Cardinalizio scende a 228 membri, 118 elettori e 100 non elettori. L'unico cardinale slovacco ancora vivente è il card. Jozef Tomko, Prefetto emerito della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, 91 anni. E' il decimo cardinale deceduto nel 2015.

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