La Santa Sede ha dato notizia della morte, avvenuta la sera del 9 dicembre, del card. Carlo Furno, Gran Maestro Emerito dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, 94 anni, e del card. Julio Terrazas Sandoval, 79 anni, arcivescovo emerito di Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia.
Sono l'11° e il 12° cardinale defunto nel corso del 2015. Il dato che colpisce è che si tratta del terzo decesso di un cardinale elettore dall'ultimo concistoro. Nelle previsioni della Santa Sede, il 2015 avrebbe dovuto concludersi con 120 cardinali elettori, soglia di sicurezza che permetterebbe di tirare il fiato in vista di un prossimo concistoro. Dopo due in due anni, il 2016 doveva essere lasciato sgombro da nuove porpore, come da tradizione per gli anni giubilari. E infatti così sarà, ma dopo i decessi dei cardinali George e Turcotte ad aprile (e il pensionamento del card. O'Brien) i numeri sono più bassi del previsto.
Nel 2016 usciranno dal numero degli elettori dieci cardinali per motivi anagrafici. Se ora sono 117, a dicembre 2016 potrebbero essere 107 (e il concistoro 2015 era stato fatto a 105). I numeri quindi sono ancora bassi, ma non preoccupano.
Il cardinale Furno era il quinto cardinale più anziano. Con la sua morte, i primi quattro diventano gli unici rappresentanti della loro annata (Capovilla per il 1915, Rodriguez per il 1919, Naguib per il 1920 e Arns per il 1921). Figura di primo piano della Chiesa tra gli anni novanta e i primi anni Duemila, è stato uno degli unici a riuscire, peraltro a ridosso dell'età pensionabile, ad accumulare tre cariche importantissime: Gran Maestro dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Delegato Pontificio per la Basilica di S. Francesco ad Assisi e Arciprete di Santa Maria Maggiore.
Il card. Sandoval, primo e unico cardinale boliviano nella storia, era malato da tempo e ricevette la visita di papa Francesco durante il suo viaggio apostolico nel Paese. La sua dipartita potrebbe accelerare i tempi per la nomina cardinalizia del suo successore, mons. Sergio Alfredo Gualberti Calandrina, comunque non prima del 2017, anno in cui è sicuramente previsto un concistoro.
Ora i cardinali sono 218, 117 elettori e 99 non elettori.
Carlo Furno era nato a Bairo, vicino a Ivrea, il 2 dicembre 1921.
Cresce ad Agliè Canavese, figlio di Giuseppe Furno e Maria Bardesono. Già al liceo decide di frequentare il Collegio Vescovile di Ivrea e a diciassette anni entra in seminario. Il 25 giugno 1944, a 22 anni, viene ordinato sacerdote, in piena guerra.
E' stato viceparroco a Ozegna per tre anni, poi ha frequentato per un anno la facoltà di teologia del Pontificio Ateneo Salesiano della Crocetta a Torino prima di trasferirsi a Roma, alunno del Pontificio Seminario Romano per gli Studi Giuridici, dove si è laureato in diritto utroque iure nel 1953.
Dopo un biennio alla Pontificia Accademia Ecclesiastica, inizia la carriera diplomatica. Viene inviato in Colombia, Ecuador e Israele come addetto di nunziatura. Nel 1962 viene richiamato in Vaticano come membro della Prima Sezione della Segreteria di Stato e docente di stile diplomatico alla Pontificia Accademia Ecclesiastica.
Il 1° agosto 1973, a 51 anni, viene elevato arcivescovo e nominato nunzio apostolico in Perù, dopo le dimissioni dell'arcivescovo Luigi Poggi (futuro cardinale). Viene consacrato il 16 settembre successivo ad Aglié dal card. Paolo Bertoli. Il 25 novembre 1978, a 56 anni, viene trasferito in Libano, territorio cruciale e martoriato dalla guerra, succedendo all'arcivescovo Alfredo Bruniera, nominato vicepresidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum".
Il 21 agosto 1982, a 60 anni, viene trasferito in Brasile, dopo la morte dell'arcivescovo Carmine Rocco. Dopo ben dieci anni in Sudamerica, il 15 aprile 1992, a 70 anni, viene nominato nunzio apostolico in Italia, incarico prestigiosissimo, dopo la nomina del card. Luigi Poggi (a cui succede per la seconda volta) ad Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa. Tutti i nunzi in Italia per tradizione vengono creati cardinali. Il 26 novembre 1994, a 72 anni, viene creato cardinale presbitero di Sant'Onofrio.
Il 16 dicembre 1995, a 74 anni, lascia la nunziatura italiana al card. Francesco Colasuonno e viene eletto Gran Maestro dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, a seguito del ritiro del card. Giuseppe Caprio. Il 23 maggio 1996 viene nominato anche delegato pontificio per la Basilica di S. Francesco ad Assisi, succedendo al card. Silvio Oddi, pensionato. Il 29 settembre 1997, dopo la morte del card. Ugo Poletti, diventa anche Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore.
Dopo appena due anni, il 5 novembre 1998, a 76 anni, lascia la giusrisdizione sulla Basilica di Assisi al card. Lorenzo Antonetti e si ritira a vivere a Roma, a Palazzo della Rovere, sede dell'Ordine. Nel 2001 esce dal numero dei cardinali elettori. Il 27 maggio 2004, a 82 anni, lascia anche Santa Maria Maggiore al card. Bernard Francis Law. Solo il 27 giugno 2007, a 85 anni, si ritira anche dall'Ordine, lasciandone la guida al card. John Patrick Foley.
Ricoverato per una caduta nella sua abitazione, è mancato la sera del 9 dicembre. Le esequie si sono tenute venerdì 11 dicembre all'Altare della Cattedra della Basilica di S.Pietro, presiedute dal Decano, card. Angelo Sodano. La salma è stata tumulata all'interno della Basilica di Santa Maria Maggiore, onore riservato agli Arcipreti emeriti.
Julio Terrazas Sandoval era nato a Vallegrande, in Bolivia, il 7 marzo 1936.
Viene ordinato sacerdote il 29 luglio 1962, a 26 anni, da mons. Bernardo Leonardo Fey Schneider per la Congregazione del Santissimo Redentore. Dopo una laurea in Francia, diventa superiore dei Redentoristi del suo Paese.
Il 15 aprile 1978, a 42 anni, viene nominato vescovo ausiliare di La Paz e consacrato l'8 giugno successivo dal card. José Clemente Maurer. Ma la sua permanenza nella capitale dura poco. Il 9 gennaio 1982, a 45 anni, viene promosso sulla sede di Oruro. Ha guidato la Commissione Episcopale per Laici, Giovani e Vocazioni ed è stato membro della Commissione per i Laici del CELAM. E' stato anche più volte eletto presidente della Conferenza Episcopale Boliviana.
Il 6 febbraio 1991, a 55 anni, viene nominato arcivescovo metropolita di Santa Cruz de la Sierra. Il 21 febbraio 2001, a 65 anni, viene creato cardinale presbitero di San Giovanni Battista De' Rossi da Giovanni Paolo II, il primo porporato boliviano della storia. Nel 2005, a 69 anni, partecipa al conclave che eleggerà Benedetto XVI.
Voce fondamentale per il Sudamerica, nel 2011 presenta le sue dimissioni per limiti di età. Nel 2013 partecipa al suo secondo conclave, quello che eleggerà papa Francesco. Il 25 maggio successivo, a 77 anni, lascia il governo dell'arcidiocesi al suo coadiutore, mons. Sergio Alfredo Gualberti Calandrina.
Da diversi mesi era alle prese con un'infezione polmonare, complicata da insufficienze renali e cardiocircolatorie. I suoi funerali si sono tenuti l'11 dicembre nella cattedrale di Santa Cruz de la Sierra.
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Il 5 dicembre l'arcivescovo Miguel Maury Buendia, 60 anni, è stato nominato nuovo nunzio apostolico in Romania, succedendo all'arcivescovo Francisco Javier Lozano, dimessosi il 20 luglio. Era nunzio in Kazakistan, Tagikistan e Kirghizistan.
Il 7 dicembre si è dimesso l'arcivescovo Orlando Antonini, nunzio apostolico in Serbia, e gli è succeduto l'arcivescovo Luciano Suriani, 58 anni, finora Delegato per le Rappresentanze Pontificie. Il nuovo Delegato è l'arcivescovo Jan Romeo Pawlowski, finora nunzio in Gabon e nella Repubblica del Congo.
Sono oltre il limite di età il nunzio nel Principato di Monaco e l'Osservatore della Santa Sede alle Nazioni Unite e al WTO a Ginevra.
Sono vacanti le nunziature in Libia, Sudafrica-Botswana-Lesotho-Namibia-Swaziland, Kuwait-Bahrein-Yemen-Qatar-Emirati Arabi-Penisola Arabica, Senegal-Guinea Bissau-Capo Verde, Mauritania, Moldova, Marocco, Bielorussia, Kazakistan-Kirghizistan-Tagikistan e Gabon-Congo.
Sono l'11° e il 12° cardinale defunto nel corso del 2015. Il dato che colpisce è che si tratta del terzo decesso di un cardinale elettore dall'ultimo concistoro. Nelle previsioni della Santa Sede, il 2015 avrebbe dovuto concludersi con 120 cardinali elettori, soglia di sicurezza che permetterebbe di tirare il fiato in vista di un prossimo concistoro. Dopo due in due anni, il 2016 doveva essere lasciato sgombro da nuove porpore, come da tradizione per gli anni giubilari. E infatti così sarà, ma dopo i decessi dei cardinali George e Turcotte ad aprile (e il pensionamento del card. O'Brien) i numeri sono più bassi del previsto.
Nel 2016 usciranno dal numero degli elettori dieci cardinali per motivi anagrafici. Se ora sono 117, a dicembre 2016 potrebbero essere 107 (e il concistoro 2015 era stato fatto a 105). I numeri quindi sono ancora bassi, ma non preoccupano.
Il cardinale Furno era il quinto cardinale più anziano. Con la sua morte, i primi quattro diventano gli unici rappresentanti della loro annata (Capovilla per il 1915, Rodriguez per il 1919, Naguib per il 1920 e Arns per il 1921). Figura di primo piano della Chiesa tra gli anni novanta e i primi anni Duemila, è stato uno degli unici a riuscire, peraltro a ridosso dell'età pensionabile, ad accumulare tre cariche importantissime: Gran Maestro dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Delegato Pontificio per la Basilica di S. Francesco ad Assisi e Arciprete di Santa Maria Maggiore.
Il card. Sandoval, primo e unico cardinale boliviano nella storia, era malato da tempo e ricevette la visita di papa Francesco durante il suo viaggio apostolico nel Paese. La sua dipartita potrebbe accelerare i tempi per la nomina cardinalizia del suo successore, mons. Sergio Alfredo Gualberti Calandrina, comunque non prima del 2017, anno in cui è sicuramente previsto un concistoro.
Ora i cardinali sono 218, 117 elettori e 99 non elettori.
Carlo Furno era nato a Bairo, vicino a Ivrea, il 2 dicembre 1921.
Cresce ad Agliè Canavese, figlio di Giuseppe Furno e Maria Bardesono. Già al liceo decide di frequentare il Collegio Vescovile di Ivrea e a diciassette anni entra in seminario. Il 25 giugno 1944, a 22 anni, viene ordinato sacerdote, in piena guerra.
E' stato viceparroco a Ozegna per tre anni, poi ha frequentato per un anno la facoltà di teologia del Pontificio Ateneo Salesiano della Crocetta a Torino prima di trasferirsi a Roma, alunno del Pontificio Seminario Romano per gli Studi Giuridici, dove si è laureato in diritto utroque iure nel 1953.
Dopo un biennio alla Pontificia Accademia Ecclesiastica, inizia la carriera diplomatica. Viene inviato in Colombia, Ecuador e Israele come addetto di nunziatura. Nel 1962 viene richiamato in Vaticano come membro della Prima Sezione della Segreteria di Stato e docente di stile diplomatico alla Pontificia Accademia Ecclesiastica.
Il 1° agosto 1973, a 51 anni, viene elevato arcivescovo e nominato nunzio apostolico in Perù, dopo le dimissioni dell'arcivescovo Luigi Poggi (futuro cardinale). Viene consacrato il 16 settembre successivo ad Aglié dal card. Paolo Bertoli. Il 25 novembre 1978, a 56 anni, viene trasferito in Libano, territorio cruciale e martoriato dalla guerra, succedendo all'arcivescovo Alfredo Bruniera, nominato vicepresidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum".
Il 21 agosto 1982, a 60 anni, viene trasferito in Brasile, dopo la morte dell'arcivescovo Carmine Rocco. Dopo ben dieci anni in Sudamerica, il 15 aprile 1992, a 70 anni, viene nominato nunzio apostolico in Italia, incarico prestigiosissimo, dopo la nomina del card. Luigi Poggi (a cui succede per la seconda volta) ad Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa. Tutti i nunzi in Italia per tradizione vengono creati cardinali. Il 26 novembre 1994, a 72 anni, viene creato cardinale presbitero di Sant'Onofrio.
Il 16 dicembre 1995, a 74 anni, lascia la nunziatura italiana al card. Francesco Colasuonno e viene eletto Gran Maestro dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, a seguito del ritiro del card. Giuseppe Caprio. Il 23 maggio 1996 viene nominato anche delegato pontificio per la Basilica di S. Francesco ad Assisi, succedendo al card. Silvio Oddi, pensionato. Il 29 settembre 1997, dopo la morte del card. Ugo Poletti, diventa anche Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore.
Dopo appena due anni, il 5 novembre 1998, a 76 anni, lascia la giusrisdizione sulla Basilica di Assisi al card. Lorenzo Antonetti e si ritira a vivere a Roma, a Palazzo della Rovere, sede dell'Ordine. Nel 2001 esce dal numero dei cardinali elettori. Il 27 maggio 2004, a 82 anni, lascia anche Santa Maria Maggiore al card. Bernard Francis Law. Solo il 27 giugno 2007, a 85 anni, si ritira anche dall'Ordine, lasciandone la guida al card. John Patrick Foley.
Ricoverato per una caduta nella sua abitazione, è mancato la sera del 9 dicembre. Le esequie si sono tenute venerdì 11 dicembre all'Altare della Cattedra della Basilica di S.Pietro, presiedute dal Decano, card. Angelo Sodano. La salma è stata tumulata all'interno della Basilica di Santa Maria Maggiore, onore riservato agli Arcipreti emeriti.
Julio Terrazas Sandoval era nato a Vallegrande, in Bolivia, il 7 marzo 1936.
Viene ordinato sacerdote il 29 luglio 1962, a 26 anni, da mons. Bernardo Leonardo Fey Schneider per la Congregazione del Santissimo Redentore. Dopo una laurea in Francia, diventa superiore dei Redentoristi del suo Paese.
Il 15 aprile 1978, a 42 anni, viene nominato vescovo ausiliare di La Paz e consacrato l'8 giugno successivo dal card. José Clemente Maurer. Ma la sua permanenza nella capitale dura poco. Il 9 gennaio 1982, a 45 anni, viene promosso sulla sede di Oruro. Ha guidato la Commissione Episcopale per Laici, Giovani e Vocazioni ed è stato membro della Commissione per i Laici del CELAM. E' stato anche più volte eletto presidente della Conferenza Episcopale Boliviana.
Il 6 febbraio 1991, a 55 anni, viene nominato arcivescovo metropolita di Santa Cruz de la Sierra. Il 21 febbraio 2001, a 65 anni, viene creato cardinale presbitero di San Giovanni Battista De' Rossi da Giovanni Paolo II, il primo porporato boliviano della storia. Nel 2005, a 69 anni, partecipa al conclave che eleggerà Benedetto XVI.
Voce fondamentale per il Sudamerica, nel 2011 presenta le sue dimissioni per limiti di età. Nel 2013 partecipa al suo secondo conclave, quello che eleggerà papa Francesco. Il 25 maggio successivo, a 77 anni, lascia il governo dell'arcidiocesi al suo coadiutore, mons. Sergio Alfredo Gualberti Calandrina.
Da diversi mesi era alle prese con un'infezione polmonare, complicata da insufficienze renali e cardiocircolatorie. I suoi funerali si sono tenuti l'11 dicembre nella cattedrale di Santa Cruz de la Sierra.
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Il 5 dicembre l'arcivescovo Miguel Maury Buendia, 60 anni, è stato nominato nuovo nunzio apostolico in Romania, succedendo all'arcivescovo Francisco Javier Lozano, dimessosi il 20 luglio. Era nunzio in Kazakistan, Tagikistan e Kirghizistan.
Il 7 dicembre si è dimesso l'arcivescovo Orlando Antonini, nunzio apostolico in Serbia, e gli è succeduto l'arcivescovo Luciano Suriani, 58 anni, finora Delegato per le Rappresentanze Pontificie. Il nuovo Delegato è l'arcivescovo Jan Romeo Pawlowski, finora nunzio in Gabon e nella Repubblica del Congo.
Sono oltre il limite di età il nunzio nel Principato di Monaco e l'Osservatore della Santa Sede alle Nazioni Unite e al WTO a Ginevra.
Sono vacanti le nunziature in Libia, Sudafrica-Botswana-Lesotho-Namibia-Swaziland, Kuwait-Bahrein-Yemen-Qatar-Emirati Arabi-Penisola Arabica, Senegal-Guinea Bissau-Capo Verde, Mauritania, Moldova, Marocco, Bielorussia, Kazakistan-Kirghizistan-Tagikistan e Gabon-Congo.
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