Sotto Natale, il 23 dicembre, mentre sembrava imminente la nomina del nuovo arcivescovo di Trento, è arrivata quella del nuovo vescovo di Adria-Rovigo, in Veneto. Si ritira mons. Lucio Soravito De Franceschi, 76 anni, e gli subentra don Pierantonio Pavanello, 60 anni, Cancelliere Vescovile e Docente a Vicenza.
Una nomina inattesa ma importante, che va a risolvere una pratica vecchia di un anno. Continua la spallata nel finale del 2015 alle successioni in Italia. Ora, a parte Belluno, Mantova e Trento, la vera sfida è al centro-sud, soprattutto nelle Marche e in Puglia, dove bisogna ridisegnare quasi metà dell'assetto ecclesiastico regionale.
Lucio Soravito De Franceschi è nato a Mione di Ovaro, vicino a Udine, l'8 dicembre 1939.
Ha frequentato le scuole medie e superiori nel seminario di Castellerio e poi di Udine. Proseguiti gli studi, è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1963, a 23 anni. E' stato vicario parrocchiale ad Artegna e, dal 1974, parroco di S. Pio X a Udine, segretario e presidente dell'ufficio catechistico diocesano, dal 1984 assistente diocesano di Azione Cattolica e Canonico del Capitolo Metropolitano.
Nel 1985 ottiene la licenza in liturgia sacra presso la sede di Padova del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo e nel 1988 la laurea in teologia presso la Pontificia Università Salesiana di Roma. Nel 1999 viene nominato parroco della cattedrale di Maria Ss. Annunziata.
Il 28 maggio 2004, a 64 anni, viene nominato vescovo di Adria-Rovigo, succedendo a mons. Andrea Bruno Mazzocato (attuale arcivescovo di Udine), trasferito alla sede di Treviso. Viene consacrato l'11 luglio successivo dall'arcivescovo Piero Brollo; presente anche l'arcivescovo Paolo Romeo (oggi cardinale), all'epoca nunzio apostolico in Italia.
Pierantonio Pavanello è nato a Bassano del Grappa il 20 maggio 1955.
Dopo gli studi superiori e due anni nella Facoltà di Giurisprudenza di Padova, entra nel seminario di Vicenza, venendo ordinato sacerdote il 16 maggio 1982, a 27 anni. Ottenuto il baccellierato in teologia, diventa vicario parrocchiale di S. Clemente papa a Valdagno. Nel 1993 ottiene una laurea in diritto canonico alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Dal 1989 è stato docente di diritto canonico a Padova, Vicenza e Venezia. Dal 2004 era cancelliere della diocesi di Vicenza e dall'anno successivo Cappellano di Sua Santità.
In Italia sono ora vacanti le arcidiocesi di Acerenza, Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela e Matera-Irsina, le diocesi di Tursi-Lagonegro, Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e Alba e l'abbazia di Santa Maria di Grottaferrata.
Sono oltre il limite di età il Vicario Papale per Roma, gli arcivescovi di Ancona-Osimo, Trento, Gaeta e Benevento e i vescovi di Ales-Terralba, Belluno-Feltre, Pinerolo, Andria, Fabriano-Matelica, Conversano-Monopoli, Cerreto Sannita-Telese-S. Agata De' Goti e Mantova.
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Il 21 dicembre Stefano Agostini è stato nominato nuovo direttore del Centro Televisivo Vaticano, la tv ufficiale della Santa Sede. Succede a don Dario Viganò, ora Prefetto della nuova Segreteria per le Comunicazioni. Finora ricopriva l'incarico di responsabile tecnico.
Lo stesso giorno Greg Burke, Consulente per la Comunicazione della Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, è stato nominato vicedirettore della Sala Stampa Vaticana. Entrerà in servizio a febbraio, quando P. Ciro Benedettini, attuale vicedirettore, compirà 70 anni e andrà in pensione.
Queste mosse anticipano quanto verrà ufficializzato a febbraio, dopo la prossima riunione del C9, cioè l'accorpamento nella Segreteria di tutti gli organi di comunicazione del Vaticano, oltre al Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali. Infatti, due giorni prima, don Paul Tighe, Segretario, è stato elevato vescovo e trasferito come Segretario Aggiunto al Pontificio Consiglio della Cultura. Oltretutto nel 2016 il presidente, l'arcivescovo Claudio Maria Celli, compirà 75 anni.
Il 12 dicembre l'arcivescovo Vito Rallo, dopo due anni di inattività, è stato nominato nunzio apostolico in Marocco.
Sono ora vacanti le nunziature in Libia, Sudafrica-Botswana-Lesotho-Namibia-Swaziland, Kuwait-Yemen-Bahrein-Qatar-Emirati Arabi-Penisola Arabica, Senegal-Guinea Bissau-Capo Verde, Mauritania, Moldova, Bielorussia, Kazakistan-Tagikistan-Kirghizistan e Rep. Congo-Gabon.
Una nomina inattesa ma importante, che va a risolvere una pratica vecchia di un anno. Continua la spallata nel finale del 2015 alle successioni in Italia. Ora, a parte Belluno, Mantova e Trento, la vera sfida è al centro-sud, soprattutto nelle Marche e in Puglia, dove bisogna ridisegnare quasi metà dell'assetto ecclesiastico regionale.
Lucio Soravito De Franceschi è nato a Mione di Ovaro, vicino a Udine, l'8 dicembre 1939.
Ha frequentato le scuole medie e superiori nel seminario di Castellerio e poi di Udine. Proseguiti gli studi, è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1963, a 23 anni. E' stato vicario parrocchiale ad Artegna e, dal 1974, parroco di S. Pio X a Udine, segretario e presidente dell'ufficio catechistico diocesano, dal 1984 assistente diocesano di Azione Cattolica e Canonico del Capitolo Metropolitano.
Nel 1985 ottiene la licenza in liturgia sacra presso la sede di Padova del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo e nel 1988 la laurea in teologia presso la Pontificia Università Salesiana di Roma. Nel 1999 viene nominato parroco della cattedrale di Maria Ss. Annunziata.
Il 28 maggio 2004, a 64 anni, viene nominato vescovo di Adria-Rovigo, succedendo a mons. Andrea Bruno Mazzocato (attuale arcivescovo di Udine), trasferito alla sede di Treviso. Viene consacrato l'11 luglio successivo dall'arcivescovo Piero Brollo; presente anche l'arcivescovo Paolo Romeo (oggi cardinale), all'epoca nunzio apostolico in Italia.
Pierantonio Pavanello è nato a Bassano del Grappa il 20 maggio 1955.
Dopo gli studi superiori e due anni nella Facoltà di Giurisprudenza di Padova, entra nel seminario di Vicenza, venendo ordinato sacerdote il 16 maggio 1982, a 27 anni. Ottenuto il baccellierato in teologia, diventa vicario parrocchiale di S. Clemente papa a Valdagno. Nel 1993 ottiene una laurea in diritto canonico alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Dal 1989 è stato docente di diritto canonico a Padova, Vicenza e Venezia. Dal 2004 era cancelliere della diocesi di Vicenza e dall'anno successivo Cappellano di Sua Santità.
In Italia sono ora vacanti le arcidiocesi di Acerenza, Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela e Matera-Irsina, le diocesi di Tursi-Lagonegro, Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e Alba e l'abbazia di Santa Maria di Grottaferrata.
Sono oltre il limite di età il Vicario Papale per Roma, gli arcivescovi di Ancona-Osimo, Trento, Gaeta e Benevento e i vescovi di Ales-Terralba, Belluno-Feltre, Pinerolo, Andria, Fabriano-Matelica, Conversano-Monopoli, Cerreto Sannita-Telese-S. Agata De' Goti e Mantova.
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Il 21 dicembre Stefano Agostini è stato nominato nuovo direttore del Centro Televisivo Vaticano, la tv ufficiale della Santa Sede. Succede a don Dario Viganò, ora Prefetto della nuova Segreteria per le Comunicazioni. Finora ricopriva l'incarico di responsabile tecnico.
Lo stesso giorno Greg Burke, Consulente per la Comunicazione della Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, è stato nominato vicedirettore della Sala Stampa Vaticana. Entrerà in servizio a febbraio, quando P. Ciro Benedettini, attuale vicedirettore, compirà 70 anni e andrà in pensione.
Queste mosse anticipano quanto verrà ufficializzato a febbraio, dopo la prossima riunione del C9, cioè l'accorpamento nella Segreteria di tutti gli organi di comunicazione del Vaticano, oltre al Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali. Infatti, due giorni prima, don Paul Tighe, Segretario, è stato elevato vescovo e trasferito come Segretario Aggiunto al Pontificio Consiglio della Cultura. Oltretutto nel 2016 il presidente, l'arcivescovo Claudio Maria Celli, compirà 75 anni.
Il 12 dicembre l'arcivescovo Vito Rallo, dopo due anni di inattività, è stato nominato nunzio apostolico in Marocco.
Sono ora vacanti le nunziature in Libia, Sudafrica-Botswana-Lesotho-Namibia-Swaziland, Kuwait-Yemen-Bahrein-Qatar-Emirati Arabi-Penisola Arabica, Senegal-Guinea Bissau-Capo Verde, Mauritania, Moldova, Bielorussia, Kazakistan-Tagikistan-Kirghizistan e Rep. Congo-Gabon.
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