In tempi più rapidi del previsto, è arrivata la nomina del nuovo vescovo di Alba. Si tratta di don Marco Brunetti, 53 anni, direttore dell'Ufficio di Pastorale della Salute dell'arcidiocesi di Torino. La sede era vacante dal 24 settembre, quando furono accettate le dimissioni del 72enne mons. Giacomo Lanzetti, presentate un paio di mesi prima per motivi di salute.
La nomina era l'unica urgenza nella stabile situazione piemontese. Da notare come si sia provveduto alla successione in meno dei sei mesi solitamente previsti in caso di avvicendamento improvviso, come malattia o morte. Per fare un esempio, le dimissioni di mons. Calogero La Piana, arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, furono accettate anch'esse il 24 settembre, lo stesso giorno di mons. Lanzetti, ma Messina è una sede molto più importante del capoluogo piemontese e inoltre la lettera con la richiesta di dispensa dall'incarico di mons. La Piana arrivò alla Santa Sede già a maggio.
In ogni caso, se ne va un altro nome tra i probabili per la sostituzione di mons. Guido Fiandino, ausiliare di mons. Nosiglia e 75enne da qualche giorno. Inoltre, nel 2016 scade la proroga annuale concessa a mons. Piergiorgio Debernardi, vescovo di Pinerolo.
Marco Brunetti è nato a Torino il 9 luglio 1962.
Originario di Nichelino, la sua precoce vocazione lo ha portato a frequentare già le scuole medie e superiori nel Seminario Minore di Giaveno e poi in quello Maggiore, ottenendo anche un baccellierato alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale di Torino e un diploma in pastorale sanitaria presso l'Istituto di Teologia Sanitaria "Camillianum" di Roma.
Viene ordinato sacerdote il 7 giugno 1987, a 24 anni, per l'arcidiocesi di Torino. E' stato vicario parrocchiale a Santena (1987-1993), Settimo Torinese (1993-1995), parroco a Trofarello e Moncalieri (2001-2005). Dal 1996 è direttore dell'Ufficio Pastorale della Salute e dal 2010 è canonico del capitolo della cattedrale.
E' anche membro del consiglio presbiterale diocesano e regionale, delegato diocesano per i sacerdoti anziani e membro della Consulta Nazionale per la Pastorale Sanitaria della CEI.
In Italia sono ancora vacanti le arcidiocesi di Acerenza, Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela e Matera-Irsina, le diocesi di Tursi-Lagonegro e Lucera-Troia e l'abbazia di Grottaferrata.
Sono oltre il limite di età il Vicario Papale per Roma, gli arcivescovi di Ancona-Osimo, Trento, Gaeta e Benevento e i vescovi di Ales-Terralba, Belluno-Feltre, Pinerolo, Andria, Fabriano-Matelica, Conversano-Monopoli, Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti e Mantova.
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Il 16 gennaio l'arcivescovo Luigi Pezzuto, 69 anni, è stato nominato nuovo nunzio apostolico nel Principato di Monaco, che la aggiunge alle nunziature in Bosnia-Erzegovina e Montenegro. Sostituisce l'arcivescovo Luigi Travaglino, 76 anni, ritirato per limiti di età.
Il giorno del trasferimento non è casuale: il 18 gennaio infatti, come da calendario, sono arrivati in Vaticano in visita ufficiale il principe Alberto II di Monaco e la consorte Charlene.
Le politiche di spending review del Vaticano hanno così portato all'accorpamento della storica nunziatura con altre sedi di rappresentanza, almeno a livello di incarichi. Un nunzio dedicato per una sola diocesi è apparso un privilegio eccessivo agli occhi di Roma, che potrebbe utilizzare la sede del Principato come una sorta di premio alla carriera, sull'esempio di Malta.
Luigi Travaglino è nato a Brusciano, nei pressi di Napoli, il 6 settembre 1939.
E' stato ordinato sacerdote il 15 agosto 1962, a 22 anni, per la diocesi di Nola. Nel 1968 è entrato alla Pontificia Accademia Ecclesiastica, l'organo che forma i diplomatici vaticani.
Dopo varie esperienze nelle sedi di rappresentanza di vari Paesi, il 4 aprile 1992, a 52 anni, viene elevato arcivescovo e nominato nunzio apostolico in Gambia, Guinea e Liberia. Viene consacrato il 26 aprile successivo da Giovanni Paolo II. Nel 1995, a 55 anni, viene trasferito alla nunziatura in Nicaragua.
Nel 2001 viene richiamato in Vaticano come officiale della Segreteria di Stato. Il 5 gennaio 2011, a 71 anni, viene nominato Osservatore della Santa Sede presso la FAO, che ha sede sempre a Roma, e le organizzazioni collegate. L'8 settembre 2012, a 73 anni, è stato trasferito alla guida della storica nunziatura del Principato.
Luigi Pezzuto è nato a Squinzano, vicino a Lecce, il 30 aprile 1946.
Viene ordinato sacerdote il 25 settembre 1971, a 25 anni, da mons. Francesco Minerva. Nel 1978 entra nel servizio diplomatico della Santa Sede, prestando servizio presso le nunziature in Ghana, Paraguay, Papua Nuova Guinea, Brasile, Senegal, Ruanda e Portogallo. Dal 1995 diventa incaricato d'affari in Congo e Gabon.
Il 7 dicembre 1996, a 50 anni, viene elevato arcivescovo e nominato nunzio proprio nei due Paesi africani, ricevendo la consacrazione nella Basilica di San Pietro il 6 gennaio successivo dalle mani di Giovanni Paolo II.
Il 12 maggio 1999 viene trasferito alla nunziatura in Tanzania e il 2 aprile 2005 in El Salvador e Belize. Il 17 novembre 2012, a 66 anni, era stato nominato rappresentante pontificio in Bosnia-Erzegovina e Montenegro.
Sono oltre il limite di età l'Osservatore della Santa Sede presso la sede Onu di Ginevra e il nunzio negli Stati Uniti.
Sono invece vacanti le nunziature in Libia, Sudafrica-Bostwana-Lesotho-Namibia-Swaziland, Kuwait-Bahrein-Yemen-Qatar-Emirati Arabi Uniti-Penisola Arabica, Senegal-Guinea Bissau-Capo Verde, Mauritania, Moldova, Bielorussia, Kazakistan-Tagikistan-Kirghizistan, Congo-Gabon.
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Ieri è anche arrivata la nomina di don Giuseppe Russo a sottosegretario dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.
L'organismo, presieduto dal card. Domenico Calcagno, dovrebbe essere assorbito dalla Segreteria per l'Economia creata da papa Francesco.
In Curia sono oltre il limite di età il Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, i Presidenti di Pontificia Accademia per la Vita, Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti, Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi e il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.
Sono vacanti invece i presidenti del Pontificio Consiglio "Cor Unum" e della Prefettura per gli Affari Economici, i Segretari dei Pontifici Consigli per Giustizia e Pace e per le Comunicazioni Sociali (di cui manca anche il sottosegretario) e il vicedirettore dell'AIF.
La nomina era l'unica urgenza nella stabile situazione piemontese. Da notare come si sia provveduto alla successione in meno dei sei mesi solitamente previsti in caso di avvicendamento improvviso, come malattia o morte. Per fare un esempio, le dimissioni di mons. Calogero La Piana, arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, furono accettate anch'esse il 24 settembre, lo stesso giorno di mons. Lanzetti, ma Messina è una sede molto più importante del capoluogo piemontese e inoltre la lettera con la richiesta di dispensa dall'incarico di mons. La Piana arrivò alla Santa Sede già a maggio.
In ogni caso, se ne va un altro nome tra i probabili per la sostituzione di mons. Guido Fiandino, ausiliare di mons. Nosiglia e 75enne da qualche giorno. Inoltre, nel 2016 scade la proroga annuale concessa a mons. Piergiorgio Debernardi, vescovo di Pinerolo.
Marco Brunetti è nato a Torino il 9 luglio 1962.
Originario di Nichelino, la sua precoce vocazione lo ha portato a frequentare già le scuole medie e superiori nel Seminario Minore di Giaveno e poi in quello Maggiore, ottenendo anche un baccellierato alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale di Torino e un diploma in pastorale sanitaria presso l'Istituto di Teologia Sanitaria "Camillianum" di Roma.
Viene ordinato sacerdote il 7 giugno 1987, a 24 anni, per l'arcidiocesi di Torino. E' stato vicario parrocchiale a Santena (1987-1993), Settimo Torinese (1993-1995), parroco a Trofarello e Moncalieri (2001-2005). Dal 1996 è direttore dell'Ufficio Pastorale della Salute e dal 2010 è canonico del capitolo della cattedrale.
E' anche membro del consiglio presbiterale diocesano e regionale, delegato diocesano per i sacerdoti anziani e membro della Consulta Nazionale per la Pastorale Sanitaria della CEI.
In Italia sono ancora vacanti le arcidiocesi di Acerenza, Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela e Matera-Irsina, le diocesi di Tursi-Lagonegro e Lucera-Troia e l'abbazia di Grottaferrata.
Sono oltre il limite di età il Vicario Papale per Roma, gli arcivescovi di Ancona-Osimo, Trento, Gaeta e Benevento e i vescovi di Ales-Terralba, Belluno-Feltre, Pinerolo, Andria, Fabriano-Matelica, Conversano-Monopoli, Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti e Mantova.
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Il 16 gennaio l'arcivescovo Luigi Pezzuto, 69 anni, è stato nominato nuovo nunzio apostolico nel Principato di Monaco, che la aggiunge alle nunziature in Bosnia-Erzegovina e Montenegro. Sostituisce l'arcivescovo Luigi Travaglino, 76 anni, ritirato per limiti di età.
Il giorno del trasferimento non è casuale: il 18 gennaio infatti, come da calendario, sono arrivati in Vaticano in visita ufficiale il principe Alberto II di Monaco e la consorte Charlene.
Le politiche di spending review del Vaticano hanno così portato all'accorpamento della storica nunziatura con altre sedi di rappresentanza, almeno a livello di incarichi. Un nunzio dedicato per una sola diocesi è apparso un privilegio eccessivo agli occhi di Roma, che potrebbe utilizzare la sede del Principato come una sorta di premio alla carriera, sull'esempio di Malta.
Luigi Travaglino è nato a Brusciano, nei pressi di Napoli, il 6 settembre 1939.
E' stato ordinato sacerdote il 15 agosto 1962, a 22 anni, per la diocesi di Nola. Nel 1968 è entrato alla Pontificia Accademia Ecclesiastica, l'organo che forma i diplomatici vaticani.
Dopo varie esperienze nelle sedi di rappresentanza di vari Paesi, il 4 aprile 1992, a 52 anni, viene elevato arcivescovo e nominato nunzio apostolico in Gambia, Guinea e Liberia. Viene consacrato il 26 aprile successivo da Giovanni Paolo II. Nel 1995, a 55 anni, viene trasferito alla nunziatura in Nicaragua.
Nel 2001 viene richiamato in Vaticano come officiale della Segreteria di Stato. Il 5 gennaio 2011, a 71 anni, viene nominato Osservatore della Santa Sede presso la FAO, che ha sede sempre a Roma, e le organizzazioni collegate. L'8 settembre 2012, a 73 anni, è stato trasferito alla guida della storica nunziatura del Principato.
Luigi Pezzuto è nato a Squinzano, vicino a Lecce, il 30 aprile 1946.
Viene ordinato sacerdote il 25 settembre 1971, a 25 anni, da mons. Francesco Minerva. Nel 1978 entra nel servizio diplomatico della Santa Sede, prestando servizio presso le nunziature in Ghana, Paraguay, Papua Nuova Guinea, Brasile, Senegal, Ruanda e Portogallo. Dal 1995 diventa incaricato d'affari in Congo e Gabon.
Il 7 dicembre 1996, a 50 anni, viene elevato arcivescovo e nominato nunzio proprio nei due Paesi africani, ricevendo la consacrazione nella Basilica di San Pietro il 6 gennaio successivo dalle mani di Giovanni Paolo II.
Il 12 maggio 1999 viene trasferito alla nunziatura in Tanzania e il 2 aprile 2005 in El Salvador e Belize. Il 17 novembre 2012, a 66 anni, era stato nominato rappresentante pontificio in Bosnia-Erzegovina e Montenegro.
Sono oltre il limite di età l'Osservatore della Santa Sede presso la sede Onu di Ginevra e il nunzio negli Stati Uniti.
Sono invece vacanti le nunziature in Libia, Sudafrica-Bostwana-Lesotho-Namibia-Swaziland, Kuwait-Bahrein-Yemen-Qatar-Emirati Arabi Uniti-Penisola Arabica, Senegal-Guinea Bissau-Capo Verde, Mauritania, Moldova, Bielorussia, Kazakistan-Tagikistan-Kirghizistan, Congo-Gabon.
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Ieri è anche arrivata la nomina di don Giuseppe Russo a sottosegretario dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.
L'organismo, presieduto dal card. Domenico Calcagno, dovrebbe essere assorbito dalla Segreteria per l'Economia creata da papa Francesco.
In Curia sono oltre il limite di età il Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, i Presidenti di Pontificia Accademia per la Vita, Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti, Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi e il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.
Sono vacanti invece i presidenti del Pontificio Consiglio "Cor Unum" e della Prefettura per gli Affari Economici, i Segretari dei Pontifici Consigli per Giustizia e Pace e per le Comunicazioni Sociali (di cui manca anche il sottosegretario) e il vicedirettore dell'AIF.
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