Va in pensione il card. Jaime Lucas Ortega y Alamino. Dopo trentacinque anni, a 79 di età, il nuovo arcivescovo di San Cristobal dell'Avana, a Cuba, sarà mons. Juan de la Caridad Garcia Rodriguez, 67 anni, finora arcivescovo di Camaguey. Contemporaneamente, si ritira anche mons. Alfredo Victor Petit Vergel, 77 anni, unico vescovo ausiliare.
È una decisione storica. Si ritira un uomo simbolo della pacifica convivenza ecclesiale in un Paese comunista, una figura di caratura internazionale altissima, artefice di enormi successi come il disgelo tra Stati Uniti e Cuba promosso a novembre scorso grazie anche alla sua decisiva mediazione. Aveva già inviato le sue dimissioni nel 2011, ma Benedetto XVI le aveva respinte, prorogando in suo ufficio a tempo indeterminato. La sua successione era attesa per il mese scorso, durante la Settimana Santa, e il nome indicato era quello dell'arcivescovo di Santiago di Cuba, mons. Dionisio Guillermo Garcia Ibanez, 70 anni.
Infine, all'arcivescovo Francisco Montecillo Padilla, nunzio apostolico in Kuwait e Delegato nella Penisola Arabica, sono state affidate anche le nunziature in Bahrein ed Emirati Arabi Uniti.
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Jaime Lucas Ortega y Alamino nasce a Jaguey Grande, provincia di Matanzas, Cuba, il 18 ottobre 1936.
Ha studiato al Seminario Sant'Alberto Magno di Matanzas e al Seminario dei Padri delle Missioni Estere in Quebec, Canada. Viene ordinato sacerdote il 2 agosto 1964, a 27 anni, da mons. Josè Maximino Rodriguez-Dominguez, vescovo di Matanzas. Serve come parroco per due anni, poi nel 1966 viene imprigionato dal regime castrista per circa un anno. Dopo la liberazione, a causa della scarsità di sacerdoti, serve più parrocchie nello stesso tempo: la cattedrale di Matanzas, Pueblo Nuevo e altre due parrocchie nella campagna circostante. Era anche presidente della Commissione Catechetica diocesana e profuse un grande impegno nella pastorale giovanile, iniziando un cammino di gruppo che prevedeva ritiri estivi, spettacoli teatrali e varie forme di apostolato. Allo stesso tempo è professore di teologia morale al Seminario Interdiocesano dei Santi Carlo e Ambrogio all'Avana.
Il 4 dicembre 1978, a 42 anni, viene nominato vescovo di Pinar del Rio, succedendo al dimissionario mons. Manuel Pedro Rodriguez Rozas. Viene consacrato il 14 gennaio successivo dall'arcivescovo Mario Tagliaferri, nunzio apostolico a Cuba. Ma la sua permanenza dura poco.
Il 21 novembre 1981, a soli 45 anni, viene nominato arcivescovo metropolita di San Cristobal dell'Avana, prendendo il posto di mons. Francisco Ricardo Oves Fernandez, dimessosi a marzo. È l'inizio di un'epoca.
Il 26 novembre 1994, a 58 anni, viene creato cardinale presbitero dei Santi Aquila e Priscilla da Giovanni Paolo II. È il primo (e finora unico) cardinale cubano della storia. Nel 1988 era stato eletto presidente della Conferenza Episcopale Cubana, incarico che avrebbe mantenuto per undici anni. A settembre 1993, la Conferenza pubblica un messaggio, "L'amore supera ogni cosa", estremamente critico nei confronti del governo comunista, auspicando un cambiamento da parte del governo e, allineandosi al pensiero di Giovanni Paolo II, una ricostruzione su principi rigidamente capitalisti. Il 6 dicembre 2001 viene rieletto Presidente della Conferenza Episcopale.
Nel 1996 presiedette il comitato per la beatificazione del Servo di Dio P. Felix Varela y Morales. Nel 1998 fece discutere la sua ammonizione sull'insidiosa influenza sulla società di Cuba di "una certa subcultura americana che invade tutto: è un fascino, una concezione di vita". Nel 2004 l'Istituzione Umanitaria al Merito di Barcellona lo premia con la Gran Croce. Ha ottenuto lauree honoris causa dalle università di Fordham, Barry, San Francisco, Providence, Boston, Puebla e dall'Angelicum di Roma.
A marzo 2005 fa notizia la sua denuncia: essere stato trattenuto per più di tre ore all'aeroporto dell'Avana a causa di procedure delle autorità anti-immigrazione. Il 2 aprile la tv pubblica cubana concede alcuni storici minuti di diretta al cardinale, che annuncia l'agonia di Giovanni Paolo II. Ad aprile 2005, a 68 anni, partecipa al conclave che elegge Benedetto XVI. A settembre sfiora l'incidente diplomatico a causa di gravi dichiarazioni contro l'ambasciatore del suo Paese presso la Santa Sede, poi ritirate.
Ad aprile 2007 lascia la presidenza della Conferenza Episcopale cubana proprio a colui che oggi è il suo successore, mons. Juan Garcia de la Caridad Rodriguez, allora arcivescovo di Camaguey. A giugno effettua la prima visita di un vescovo cubano negli Stati Uniti, recandosi a Los Angeles dalla comunità cubana della città. Ad agosto fa discutere la sua promozione di una veglia di preghiera per la salute di Fidel Castro, allora Presidente di Cuba.
E' uno dei primi cardinali, nell'ottobre 2008, a ricevere a Cuba il patriarca ortodosso Kirill, nello stesso luogo dove è avvenuta la storica stretta di mano con papa Francesco. Per la seconda volta gli vengono dedicati alcuni minuti sulla tv pubblica cubana nel 2009, per lanciare il proprio messaggio natalizio. Presenta nel 2011 la propria rinuncia al governo dell'arcidiocesi, ma viene prorogato da Benedetto XVI a tempo indeterminato. Nel 2012, per la prima volta a Cuba il Venerdì Santo viene dichiarato giorno festivo e il cardinale parla ai fedeli in tv.
Nel marzo 2013, a 76 anni, partecipa al conclave che elegge papa Francesco. La notizia della sua rinuncia all'incarico di vicepresidente della Conferenza Episcopale cubana a novembre accende nuove voci su un suo ritiro. Alcuni giovani cattolici cubani inviano ad agosto 2014 una lettera al Papa nella quale accusano Ortega di occupare spazi ecclesiali per appoggiare il governo. Ricopre un ruolo cruciale di mediazione per le politiche di disgelo tra il governo americano e quello cubano nel finale del 2015 e accoglie papa Francesco in visita pastorale nell'isola. Per l'occasione, la famiglia Payà, firmataria della lettera l'anno precedente, ha lanciato nuove accuse al porporato.
Lascia una Chiesa cubana con una grandissima influenza, la più alta di un organo ecclesiale dal 1959. "Ortega entrerà nei libri di storia cubana da protagonista" ha dichiarato al New York Times Carlos Saladrigas, uomo d'affari residente a Miami ma con forti legami con l'ambiente ecclesiale.
Nel mondo, sono oltre il limite di età gli arcivescovi di Magonza, Santo Domingo, Aparecida, Ha Noi, Morelia, Cotabato, Cracovia, Hong Kong, Ranchi, Kinshasa, Washington, Khartoum e Durban. Per l'Italia, l'arcivescovo di Ancona e il Vicario per Roma.
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Sono vacanti le nunziature in Libia, Swaziland, Yemen-Qatar, Guinea Bissau, Capo Verde, Bielorussia, Kazakistan-Tajikistan-Kirghizistan, Gabon, Algeria-Tunisia, Russia-Uzbekistan, Papua Nuova Guinea-Isole Salomone, Tanzania e Messico.
E' oltre il limite di età il nunzio apostolico in Albania.
È una decisione storica. Si ritira un uomo simbolo della pacifica convivenza ecclesiale in un Paese comunista, una figura di caratura internazionale altissima, artefice di enormi successi come il disgelo tra Stati Uniti e Cuba promosso a novembre scorso grazie anche alla sua decisiva mediazione. Aveva già inviato le sue dimissioni nel 2011, ma Benedetto XVI le aveva respinte, prorogando in suo ufficio a tempo indeterminato. La sua successione era attesa per il mese scorso, durante la Settimana Santa, e il nome indicato era quello dell'arcivescovo di Santiago di Cuba, mons. Dionisio Guillermo Garcia Ibanez, 70 anni.
Infine, all'arcivescovo Francisco Montecillo Padilla, nunzio apostolico in Kuwait e Delegato nella Penisola Arabica, sono state affidate anche le nunziature in Bahrein ed Emirati Arabi Uniti.
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Jaime Lucas Ortega y Alamino nasce a Jaguey Grande, provincia di Matanzas, Cuba, il 18 ottobre 1936.
Ha studiato al Seminario Sant'Alberto Magno di Matanzas e al Seminario dei Padri delle Missioni Estere in Quebec, Canada. Viene ordinato sacerdote il 2 agosto 1964, a 27 anni, da mons. Josè Maximino Rodriguez-Dominguez, vescovo di Matanzas. Serve come parroco per due anni, poi nel 1966 viene imprigionato dal regime castrista per circa un anno. Dopo la liberazione, a causa della scarsità di sacerdoti, serve più parrocchie nello stesso tempo: la cattedrale di Matanzas, Pueblo Nuevo e altre due parrocchie nella campagna circostante. Era anche presidente della Commissione Catechetica diocesana e profuse un grande impegno nella pastorale giovanile, iniziando un cammino di gruppo che prevedeva ritiri estivi, spettacoli teatrali e varie forme di apostolato. Allo stesso tempo è professore di teologia morale al Seminario Interdiocesano dei Santi Carlo e Ambrogio all'Avana.
Il 4 dicembre 1978, a 42 anni, viene nominato vescovo di Pinar del Rio, succedendo al dimissionario mons. Manuel Pedro Rodriguez Rozas. Viene consacrato il 14 gennaio successivo dall'arcivescovo Mario Tagliaferri, nunzio apostolico a Cuba. Ma la sua permanenza dura poco.
Il 21 novembre 1981, a soli 45 anni, viene nominato arcivescovo metropolita di San Cristobal dell'Avana, prendendo il posto di mons. Francisco Ricardo Oves Fernandez, dimessosi a marzo. È l'inizio di un'epoca.
Il 26 novembre 1994, a 58 anni, viene creato cardinale presbitero dei Santi Aquila e Priscilla da Giovanni Paolo II. È il primo (e finora unico) cardinale cubano della storia. Nel 1988 era stato eletto presidente della Conferenza Episcopale Cubana, incarico che avrebbe mantenuto per undici anni. A settembre 1993, la Conferenza pubblica un messaggio, "L'amore supera ogni cosa", estremamente critico nei confronti del governo comunista, auspicando un cambiamento da parte del governo e, allineandosi al pensiero di Giovanni Paolo II, una ricostruzione su principi rigidamente capitalisti. Il 6 dicembre 2001 viene rieletto Presidente della Conferenza Episcopale.
Nel 1996 presiedette il comitato per la beatificazione del Servo di Dio P. Felix Varela y Morales. Nel 1998 fece discutere la sua ammonizione sull'insidiosa influenza sulla società di Cuba di "una certa subcultura americana che invade tutto: è un fascino, una concezione di vita". Nel 2004 l'Istituzione Umanitaria al Merito di Barcellona lo premia con la Gran Croce. Ha ottenuto lauree honoris causa dalle università di Fordham, Barry, San Francisco, Providence, Boston, Puebla e dall'Angelicum di Roma.
A marzo 2005 fa notizia la sua denuncia: essere stato trattenuto per più di tre ore all'aeroporto dell'Avana a causa di procedure delle autorità anti-immigrazione. Il 2 aprile la tv pubblica cubana concede alcuni storici minuti di diretta al cardinale, che annuncia l'agonia di Giovanni Paolo II. Ad aprile 2005, a 68 anni, partecipa al conclave che elegge Benedetto XVI. A settembre sfiora l'incidente diplomatico a causa di gravi dichiarazioni contro l'ambasciatore del suo Paese presso la Santa Sede, poi ritirate.
Ad aprile 2007 lascia la presidenza della Conferenza Episcopale cubana proprio a colui che oggi è il suo successore, mons. Juan Garcia de la Caridad Rodriguez, allora arcivescovo di Camaguey. A giugno effettua la prima visita di un vescovo cubano negli Stati Uniti, recandosi a Los Angeles dalla comunità cubana della città. Ad agosto fa discutere la sua promozione di una veglia di preghiera per la salute di Fidel Castro, allora Presidente di Cuba.
E' uno dei primi cardinali, nell'ottobre 2008, a ricevere a Cuba il patriarca ortodosso Kirill, nello stesso luogo dove è avvenuta la storica stretta di mano con papa Francesco. Per la seconda volta gli vengono dedicati alcuni minuti sulla tv pubblica cubana nel 2009, per lanciare il proprio messaggio natalizio. Presenta nel 2011 la propria rinuncia al governo dell'arcidiocesi, ma viene prorogato da Benedetto XVI a tempo indeterminato. Nel 2012, per la prima volta a Cuba il Venerdì Santo viene dichiarato giorno festivo e il cardinale parla ai fedeli in tv.
Nel marzo 2013, a 76 anni, partecipa al conclave che elegge papa Francesco. La notizia della sua rinuncia all'incarico di vicepresidente della Conferenza Episcopale cubana a novembre accende nuove voci su un suo ritiro. Alcuni giovani cattolici cubani inviano ad agosto 2014 una lettera al Papa nella quale accusano Ortega di occupare spazi ecclesiali per appoggiare il governo. Ricopre un ruolo cruciale di mediazione per le politiche di disgelo tra il governo americano e quello cubano nel finale del 2015 e accoglie papa Francesco in visita pastorale nell'isola. Per l'occasione, la famiglia Payà, firmataria della lettera l'anno precedente, ha lanciato nuove accuse al porporato.
Lascia una Chiesa cubana con una grandissima influenza, la più alta di un organo ecclesiale dal 1959. "Ortega entrerà nei libri di storia cubana da protagonista" ha dichiarato al New York Times Carlos Saladrigas, uomo d'affari residente a Miami ma con forti legami con l'ambiente ecclesiale.
Nel mondo, sono oltre il limite di età gli arcivescovi di Magonza, Santo Domingo, Aparecida, Ha Noi, Morelia, Cotabato, Cracovia, Hong Kong, Ranchi, Kinshasa, Washington, Khartoum e Durban. Per l'Italia, l'arcivescovo di Ancona e il Vicario per Roma.
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Sono vacanti le nunziature in Libia, Swaziland, Yemen-Qatar, Guinea Bissau, Capo Verde, Bielorussia, Kazakistan-Tajikistan-Kirghizistan, Gabon, Algeria-Tunisia, Russia-Uzbekistan, Papua Nuova Guinea-Isole Salomone, Tanzania e Messico.
E' oltre il limite di età il nunzio apostolico in Albania.
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