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L'ITALIA SALUTA IL CARD. COTTIER MA ACCOGLIE IL NUOVO VESCOVO DI FABRIANO

I primi tre mesi del 2016 si chiudono con una triste notizia: la morte, a 93 anni, del card. Georges Marie Martin Cottier, svizzero, Teologo emerito della Casa Pontificia e Segretario Generale emerito della Commissione Teologica Internazionale.
La buona notizia, invece, risale a qualche giorno prima. Per la diocesi di Fabriano-Matelica si è ritirato per limiti di età mons. Giancarlo Vecerrica, 75 anni, e gli è succeduto don Stefano Russo, 54 anni, parroco ad Ascoli Piceno. La Santa Sede ha anche nominato amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela mons. Luigi Benigno Papa, arcivescovo emerito di Taranto.
Infine, una parziale riorganizzazione nella diplomazia vaticana. Il nuovo nunzio in Senegal e delegato apostolico in Mauritania è l'arcivescovo Michael W. Banach, 53 anni, finora nunzio in Papua Nuova Guinea e Isole Salomone. Nella Rep. del Congo, il nuovo nunzio è don Francisco Escalante Molina, spagnolo, 51 anni, finora consigliere di nunziatura, elevato alla dignità arcivescovile. Don Paul Fitzpatrick Russell, 56 anni, è invece il nuovo nunzio in Turchia e Turkmenistan; anche lui era consigliere di nunziatura e anche lui è stato promosso arcivescovo, come da tradizione. Infine, l'arcivescovo Francisco Montecillo Padilla, 62 anni, è stato trasferito dalla nunziatura in Tanzania a quella in Kuwait, con annesso incarico di delegato apostolico nella Penisola Araba.

La morte del card. Cottier è la prima del 2016 all'interno del Sacro Collegio. Personaggio di spicco nel mondo teologico, il card. Cottier è stato anche uno stretto collaboratore di Giovanni Paolo II nell'organizzazione del Giubileo e nella rilettura e aggiornamento di alcuni importanti documenti della storia della Chiesa, come il Catechismo della Chiesa Cattolica. I molti messaggi di cordoglio, soprattutto dalla sua terra natale, rendono l'idea della notorietà della sua figura.
Le Marche, invece, erano una delle due zone italiane più delicate dal punto di vista della riorganizzazione episcopale insieme all'arco calabro-lucano. Con questa successione, l'area marchigiana si stabilizza e si prepara all'estate quando toccherà decidere il successore del card. Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona-Osimo, sotto la cui metropolia ricade la diocesi di Fabriano-Matelica.
La ridefinizione della diplomazia pontificia in atto da un anno a questa parte è sotto gli occhi di tutti. Non è una rivoluzione, ma una migliore distribuzione delle forze in gioco, soprattutto nelle aree calde del mondo, come le Nazioni Unite, l'Iraq, la Libia, l'Ucraina o, appunto, la Turchia. Due nuovi nunzi sono un dato importante e soprattutto la scelta di un americano neopromosso alla guida della diplomazia anatolica fa riflettere.

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Georges Marie Martin Cottier era nato a Carouge, in Svizzera, il 25 aprile 1922.
Dopo gli studi universitari e la laurea in lettere classiche all'Università di Ginevra nel 1944, l'anno seguente entra nell'Ordine dei Frati Predicatori. Prosegue gli studi a Roma, dove ottiene una laurea in teologia alla Pontificia Università S. Tommaso d'Aquino (Angelicum) nel 1952. Il 2 luglio 1951, a 29 anni, viene ordinato sacerdote.
Inizia una brillante carriera accademica nelle università mitteleuropee, in particolare Ginevra e Friburgo. Considerato uno dei massimi esperti su questioni riguardanti ateismo e marxismo, dal 1962 occupa la cattedra di filosofia all'Università di Ginevra, dove dal 1971 è docente incaricato dei corsi. Dal 1973 insegna anche storia della filosofia moderna e contemporanea all'Università di Friburgo.
Il suo nome è legato in particolare al pensiero secondo cui un sistema teologico che assorba tutte le realtà nella figura di Cristo finisce per trasformarlo in un'entità metafisica che incarna i valori umani, rendendo così la Chiesa sostanzialmente incapace di dialogo, anche sui diritti umani, riassumibile nella massima "se tutto è grazia, allora non c'è più grazia". Difensore della linea della Chiesa in materia storica e bioetica, è stato uno dei più violenti oppositori della cosiddetta "comunione aperta", ossia della concessione dell'Eucarestia anche a non membri della Chiesa, non battezzati.
Nel 1987 lascia per motivi di età le cattedre a Ginevra e Friburgo e nel 1989, a 67 anni, viene nominato Segretario Generale della Commissione Teologica Internazionale (l'incarico era vacante da ben dieci anni) e Teologo della Casa Pontificia, ruolo da sempre appannaggio dei Frati Predicatori. In questa veste al fianco di Giovanni Paolo II rilegge e attualizza importanti documenti della storia della Chiesa, tra cui il Catechismo, ed è uno degli organizzatori del Giubileo del 2000. Ebbe modo anche di lavorare a stretto contatto con il card. Joseph Ratzinger, allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, da cui la Commissione Teologica dipende.
Il 21 ottobre 2003, a 81 anni, viene creato cardinale diacono dei Santi Domenico e Sisto da Giovanni Paolo II. Nello stesso anno lascia la Commissione Teologica. Guarda dall'esterno il conclave del 2005: il nuovo papa Benedetto XVI in un primo tempo lo conferma nell'incarico, ma il 1° dicembre, su richiesta dello stesso Cottier, ne accetta il ritiro per anzianità, chiamando a succedergli P. Wojciech Giertych, anche lui frate predicatore.
Da quel momento viveva in Vaticano, immerso negli studi ma non restio a qualche apparizione pubblica, come quando nel 2009 lodò l'approccio "realistico" del presidente americano Obama sul tema dell'aborto. Nel 2014 opta per la dignità presbiterale.
La sua ultima intervista è del 16 gennaio, quando a "Repubblica" usa toni molto critici riguardo alla possibilità di adozione per le coppie omosessuali. Si spegne a Roma la sera del 31 marzo, un mese prima del 94° compleanno. Le esequie si sono tenute il 2 aprile all'Altare della Cattedra della Basilica di S. Pietro, presiedute dal card. Angelo Sodano, Decano del Sacro Collegio. Papa Francesco, come da tradizione, ha presieduto solo i riti di congedo. E' stato sepolto al Cimitero del Verano. Era il quinto cardinale per anzianità.
Con la sua morte, i porporati scendono a 215, 116 elettori e 99 non elettori. I cardinali svizzeri ora sono 3, di cui 1 elettore (il card. Koch, 66 anni, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani) e 2 non elettori (il card. Agustoni, 93 anni, Prefetto emerito del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, e il card. Schwery, 83 anni, vescovo emerito di Sion).

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Giancarlo Vecerrica nasce il 26 luglio 1940 a Tolentino.
Studia al seminario di Macerata e ottiene la specializzazione in pedagogia catechstica presso il Pontificio Ateneo Salesiano di Roma. Viene ordinato sacerdote il 22 maggio 1965, a 24 anni, per l'arcidiocesi di Macerata.
Diventa viceparroco dell'Immacolata a Macerata (1965 - 1973) e viceassistente della Fuci (1966 - 1979). Inizia anche a inegnare religione al liceo classico di Macerata (1970 - 1998).
Nel 1978, propone di riprendere l'usanza del pellegrinaggio a piedi da Macerata a Loreto. Da quell'anno il pellegrinaggio si ripete ogni anno, 28 km senza pause di notte, ed è tuttora la camminata con più partecipanti in Italia (circa 65.000). Nel 1993 anche Giovanni Paolo II compì il tragitto a piedi.
Dopo essere stato cappellano del Convitto Nazionale di Macerata, entra in Comunione e Liberazione, diventandone nel 1975 responsabile della Consulta di pastorale giovanile locale. Nel 1997 diventa Segretario Generale della Curia.
Il 30 dicembre 2002, a 62 anni, viene nominato vescovo di Fabriano-Matelica, sede vacante dal 26 novembre dell'anno precedente, data della morte del vescovo, mons. Luigi Scuppa. Viene consacrato il 22 febbraio 2003 da mons. Luigi Conti (presenti anche gli arcivescovi Paolo Romeo, nunzio in Italia, e Angelo Comastri, oggi entrambi cardinali).

Stefano Russo è nato il 26 agosto 1961 ad Ascoli Piceno.
Dopo gli studi liceali, si laurea in architettura nel 1990 all'Università di Pescara. Nel frattempo aveva iniziato la formazione seminariale. Viene ordinato sacerdote il 20 aprile 1991, a 29 anni, da mons. Marcello Morgante, vescovo di Ascoli Piceno.
Diventa subito presidente della Commissione di Arte Sacra della diocesi (1990 - 2007) e membro della Consulta per i Beni Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Marchigiana (1990 - 2005). Nel 1999 viene nominato amministratore di S. Pietro a Castel S. Pietro, incarico cessato nel 2001. E' stato responsabile dell'ufficio per il recupero dei beni ecclesiastici danneggiati dal terremoto nella diocesi di Ascoli Piceno, presidente dell'Ufficio Nazionale per i Beni Ecclesiastici della CEI (1995 - 2005) e viceparroco a S. Giacomo della Marca. Da novembre 2015 era parroco dei Santi Pietro e Paolo ad Ascoli Piceno.

In Italia sono vacanti le arcidiocesi di Acerenza e Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, le diocesi di Tursi-Lagonegro e Lucera-Troia e l'abbazia di Grottaferrata.
Sono oltre il limite di età il Vicario del Papa per Roma, gli arcivescovi di Ancona-Osimo e Gaeta e i vescovi di Pinerolo, Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti e Savona-Noli.

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Michael Wallace Banach è nato il 19 novembre 1962 a Worchester, nello stato americano del Mississippi.
E' stato ordinato sacerdote il 2 luglio 1988 per la diocesi di Worchester dal vescovo, mons. Timothy Joseph Harrington. Nel 1992 era entrato alla Pontificia Accademia Ecclesiastica, la scuola di formazione dei diplomatici vaticani.
Il 22 gennaio 2007, a 44 anni, viene nominato Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite di Vienna e la sede OSCE. Il 22 febbraio 2013, a 50 anni, in una delle ultime nomine di Benedetto XVI, viene elevato arcivescovo. Prima della consacrazione, il 17 aprile viene nominato nunzio apostolico in Papua Nuova Guinea (il 18 maggio aggiungerà anche la nunziatura nelle Isole Salomone, a seguito delle dimissioni dell'arcivescovo Santo Rocco Gangemi. Viene consacrato il 27 aprile successivo a Roma dal Segretario di Stato, card. Tarcisio Bertone, assistito dai cardinali Ouellet e Filoni.
In Senegal e Mauritania sostituisce l'arcivescovo Luis Mariano Montemayor, nominato il 22 giugno 2015 nunzio in Rep. Dem. del Congo.


Francisco Escalante Molina è nato a La Grita, in Venezuela, il 29 gennaio 1965.
Ordinato sacerdote il 26 agosto 1989, a 24 anni, per l'arcidiocesi di San Cristobal de Venezuela, entra nel servizio diplomatico vaticano nel 1998. Dopo la laurea in diritto canonico, ha prestato servizio nelle nunziature in Sudan, Ghana, Malta, Nicaragua, Giappone e Slovenia.
In Rep. del Congo succede all'arcivescovo Jan Romeo Pawlowski, nominato il 7 dicembre Delegato per le Rappresentanze Pontificie.


Paul Fitzpatrick Russell è nato a Greenfield, Stati Uniti, il 2 maggio 1959.
Ordinato sacerdote il 20 giugno 1987, a 28 anni, per l'arcidiocesi di Boston, è nel servizio diplomatico vaticano dal 1° luglio 1997. Laureato in diritto canonico, ha operato nelle rappresentanze pontificie in Etiopia, Turchia, Svizzera, Nigeria e Cina e nella Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.
In Turchia e Turkmenistan succede all'arcivescovo Antonio Lucibello, ritiratosi per limiti di età il 31 luglio 2015.

Francisco Montecillo Padilla è nato il 17 settembre 1953 a Cebu City, Filippine.
E' stato ordinato sacerdote il 21 ottobre 1976, a 27 anni, dal card. Gaudencio Rosales y Ras, arcivescovo di Cebu. Dopo anni di studio e di esperienza nelle diplomazie vaticane nel mondo, il 1° aprile 2006, a 52 anni, viene elevato arcivescovo e nominato nunzio apostolico a Papua Nuova Guinea e nelle Isole Salomone. Viene consacrato il 23 maggio successivo dal card. Ricardo Jamin Vidal, arcivescovo di Cebu (presente anche l'arcivescovo Fernando Filoni, allora nunzio nelle Filippine, oggi cardinale). Il 10 novembre 2011, a 58 anni, viene trasferito alla nunziatura in Tanzania.
In Kuwait succede all'arcivescovo Petar Rajic, nominato nunzio in Angola e Sao Tomè il 15 giugno 2015.

Nella diplomazia vaticana sono vacanti le nunziature in Libia, Swaziland, Bahrein-Yemen-Qatar-Emirati Arabi Uniti, Guinea Bissau-Capo Verde, Bielorussia, Kazakistan-Tajikistan-Kirghizistan, Gabon, Algeria-Tunisia, Russia-Uzbekistan, Papua Nuova Guinea-Isole Salomone, Tanzania.
Sono oltre il limite di età invece i nunzi in Albania e Stati Uniti.

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