Si è spento Papa Francesco. Aveva 88 anni e regnava sulla Chiesa da 12 anni.
La sede di Pietro è ora vacante.
L'annuncio è stato dato dal cardinale Camerlengo Kevin Joseph Farrell, 77 anni:
"Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino".
l'augurio che non abbia sofferto adesso riposi in pace
RispondiEliminaAveva 33 anni quando fu ordinato sacerdote non 23
RispondiEliminaGrazie della segnalazione, ora è corretto!
EliminaE ora si apre la partita per la successione...per la prima volta dopo il 1978 sembra ci siano almeno 3 nomi forti di candidati italiani: Parolin, Zuppi e Pizzaballa...Parolin e Pizzaballa non sono totalmente ascrivibili all'ala "bergogliana" del collegio cardinalizio e pertanto potrebbero avere una convergenza di voti. Entrambi però hanno una "pecca", secondo me: non si sono mai espressi sulle questioni di "morale" e etica cristiana. Mi spiego meglio: entrambi alla fine sono due diplomatici, soprattutto il segretario di stato, Pizzaballa, oltre che essere diplomatico è anche Pastore di Gerusalemme ma nessuno dei due (tranne Parolin nel 2015 quando in Irlanda si votava in un referendum la legittimazione delle coppie di fatto, evenienza in cui il segretario di stato si espresse a sfavore parlando di una "sconfitta per l'umanità"). Eleggere uno dei due significherebbe creare un papa di cui non si conoscono le posizioni in ambito morale... Senza contare poi che per il patriarca di Gerusalemme gioca a sfavore la giovane età. Dall'altro lato invece Zuppi, invece di posizioni ne ha espresse fin troppe fintanto a scrivere la prefazione del libro di James Martin, sacerdote statunitense che spende la sua vita di prete a favore dell'inclusione della comunità LGBTQ+... Molto facilmente ascrivibile quindi come posizioni e probabilmente inviso a quella fronda, sicuramente minoritaria, di conservatori (ma questo non significa che non ha possibilità di essere eletto). Proprio questi ultimi dovranno scegliere un candidato su cui puntare, pur sapendo che è praticamente impossibile che riescano a portarlo all'elezione. Riflettiamo: Papa Francesco ha creato 107 dei 135 cardinali che entreranno in conclave, sicuramente tra i cardinali creati da lui, ci saranno delle voci discordanti sul suo papato (penso a Muller ad esempio, o a Besengu) ma con una maggioranza qualificata di 90 voti credo che qualsiasi candidato della fronda conservatrice e quindi non filo-bergogliana sia improponibile. E i nomi degli arcivescovi di Budapest e Utrecht, come anche di Besengu stesso li reputo quantomeno fuorvianti. Poi certo, come sempre si parla di nomi futuristici come Holleric che rappresenta posizioni forse eccessivamente progressiste per rendere possibile la convergenza di due terzi dei voti.... Io credo che l'unico candidato che possa davvero mettere d'accordo tutti sia e resti Tagle: fine teologo riconosciuto in ambito internazionale, pastore a Manila, uomo di curia e mai troppo di parte sulle posizioni sociali... evidentemente incasellato come nome di continuità con Francesco ma creato cardinale da Benedetto XVI (una sorta di rassicurazione per i Burke e Muller della situazione)...poi dopo tanti papi santi e beati nel 900/2000 confido che nn venga eletto un papa che riporti la Chiesa al pre-concilio
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