Passa ai contenuti principali

Addio al card. Dias

E' mancato a Roma il card. Ivan Dias, 81 anni, arcivescovo emerito di Mumbai, India, e Prefetto emerito della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli. Aveva problemi alla vista, diabete e ipertensione, aggravatisi negli ultimi tempi. Domani verranno celebrati i funerali all'Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro, sarà sepolto alla cappella di Propaganda Fide nel Cimitero del Verano. E' il settimo cardinale defunto nel 2017.
Era uno dei rarissimi casi di cardinali che hanno ricoperto tutte e tre le funzioni più importanti nella gerarchia cattolica: nunzio apostolico, arcivescovo e Prefetto di Curia. Era il più anziano cardinale indiano vivente. Con la sua morte, il Collegio Cardinalizio scende a 220, 116 elettori (in attesa del concistoro) e 104 non elettori. I cardinali indiani sono 4, tutti elettori:
- card. Telesphore Placidus Toppo, 78 anni, arcivescovo di Ranchi;
- card. Oswald Gracias, 72 anni, arcivescovo di Mumbai;
- card. George Alencherry, 72 anni, arcivescovo maggiore di Ernakulam-Angamaly dei Siro-malabaresi;
- card. Isaac Cleemis Thottunkal, 57 anni, arcivescovo maggiore di Truvandrum dei Siro-malankaresi.


Ivan Dias era nato a Mumbai il 14 aprile 1936.
E' il secondo di quattro figli, il padre era sottosegretario del dipartimento di Maharashtra. Dopo la maturità classica entra in seminario a Mumbai. Viene ordinato sacerdote l'8 dicembre 1958, a 22 anni, dal card. Valerian Gracias, arcivescovo di Mumbai. E' stato parroco in città per tre anni prima di trasferirsi a Roma, dove ottiene un dottorato in diritto canonico alla Pontificia Università Lateranense ed entra nella Pontificia Accademia Ecclesiastica.
Entra nella diplomazia vaticana nel 1965, prestando servizio nelle nunziature di Danimarca, Indonesia, Madagascar, Isole Mauritius e nella Segreteria di Stato vaticana.
L'8 maggio 1982, a 46 anni, viene elevato arcivescovo e nominato pro-nunzio in Ghana, Togo e Benin. Viene consacrato il 19 giugno successivo nella Basilica di San Pietro dal card. Agostino Casaroli, Segretario di Stato, assistito dagli arcivescovi Lourdusamy e Silvestrini, entrambi poi cardinali.
Il 20 giugno 1987, a 51 anni, diventa nunzio apostolico in Corea del Sud. Il 28 ottobre 1991, a 55 anni, passa alla nunziatura in Albania.
L'8 novembre 1996, a 60 anni, viene nominato arcivescovo di Mumbai. Succede al card. Simon Ignatius Pimenta, ritiratosi per anzianità. Il 21 febbraio 2001, a 64 anni, viene creato cardinale presbitero dello Spirito Santo alla Ferratella da Giovanni Paolo II. Partecipa al Conclave 2005.
Il 20 maggio 2006, a 70 anni, viene nominato Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli. Succede al card. Crescenzio Sepe, diventato arcivescovo di Napoli. Il 10 maggio 2011, a 75 anni, si ritira per anzianità. Partecipa al Conclave 2013.

Commenti

Post popolari in questo blog

Novità per Potenza e San Marino, le sedi italiane a cui provvedere sono ai minimi storici

Il nuovo arcivescovo di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo è P. Davide Carbonaro , 57 anni, dei Chierici Regolari della Madre di Dio, finora parroco di Santa Maria in Portico Campitelli a Roma. Si ritira per anzianità Salvatore Ligorio , 75 anni, in carica dal 2015. Con la nomina del nuovo arcivescovo di Potenza le sedi in Italia a cui provvedere scendono al minimo storico di 7, di cui nessuna al Sud, eccetto l'eparchia di Piana degli Albanesi degli Italo-Albanesi, vacante da ormai 4 anni.  I membri del piccolo Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio vengono anche detti leonardini dal nome del fondatore Giovanni Leonardi, che nel 1595 la fondò nella chiesa di Santa Maria in Portico Campitelli a Roma, dove ancora oggi ha sede. I leonardini contano 29 case e 90 sacerdoti, di cui solo 1 altro vescovo, il cileno Oscar Hernàn Blanco Martìnez , 59 anni, vescovo di Punta Arenas. Salvatore Ligorio è nato a Grottaglie (Taranto) il 13 ottobre 1948. Dopo gli studi a Taranto e Mol...

Outlook 2024 - Un anno di tranquillità per portare avanti le riforme

Ecco, data per data, i prelati che varcheranno nel 2024 la soglia dei 75 anni, limite di età a cui è obbligatorio presentare dimissioni per anzianità dal proprio incarico.  -- Curia Romana (1 laico) Nessun alto prelato della Curia presenterà dimissioni per anzianità: anno quindi eccezionale, ottimo per chiudere i più importanti incarichi vacanti e sostituire alcune figure apicali oltre il limite di età. L'unico a compiere 75 anni sarà lo statunitense  James Michael Harvey , Arciprete della Basilica di San Paolo Fuori le Mura dal 2012 (20 ottobre), ma il limite di età non si applica agli Arcipreti delle Basiliche Papali di Roma. - 8/5 → Giuseppe Pignatone , Presidente del Tribunale della Città del Vaticano (2019 - ) -- Italia (2 arcivescovi metropoliti, 8 vescovi) Nessun cardinale da sostituire nel 2024. Già solo per questo l'anno dell'Italia si preannuncia tranquillo, se poi si aggiunge che le due sedi il cui metropolita compirà 75 anni non sono gigantesche... Il processo...

Con il ritiro di Petrocchi, l'Italia scende ad appena 4 sedi cardinalizie

Si ritira per anzianità  il cardinale Giuseppe Petrocchi , 75 anni, arcivescovo dell' Aquila dal 2013. Gli succede  Antonio d’Angelo , 53 anni, finora coadiutore da agosto 2023. Con il ritiro di Petrocchi, i cardinali residenziali in Italia scendono ad appena 3, a fronte di 4 sedi, il minimo storico: Bologna , Siena , Montepulciano (queste due unite in persona episcopi ) e  Como . Petrocchi era il secondo cardinale nella storia dell'arcidiocesi dell'Aquila (l'altro, Amico Agnifili , è mancato nel 1467). Petrocchi era stato prorogato di un anno, quindi la rinuncia arriva con qualche giorno di anticipo rispetto alla scadenza (il 19 agosto). Il cardinale, comunque, resta membro del Consiglio per l'Economia e della Commissione Cardinalizia di Vigilanza sullo IOR , entrambi incarichi che lascerà al compimento degli 80 anni. Il successore Antonio D'Angelo , invece, con i suoi 53 anni diventa il più giovane metropolita italiano. Antonio D'Angelo è nato a Castelm...