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Successioni, è la volta di Mali e Perù. E il C9 diventa C6

Due cardinali hanno compiuto 75 anni in questi ultimi giorni del 2018:


- il cardinale Jean Zerbo, arcivescovo di Bamako dal 1998, primo cardinale maliano della storia nel 2017;


- il cardinale Juan Luis Cipriani Thorne, Perù, arcivescovo di Lima dal 1999. 

La Santa Sede vorrebbe procedere in tempi brevi alla successione di Cipriani. Il 9 gennaio festeggerà 20 anni alla guida dell'arcidiocesi di Lima, la più grande del Perù, e la porpora cardinalizia concessa da Giovanni Paolo II nel 2001 (così come i due Conclavi a cui ha partecipato) lo rendono un'autorità indiscussa nel Paese. Solo lo scorso giugno gli è stato affiancato un secondo cardinale peruviano, il gesuita Pedro Ricardo Barreto Jimeno, arcivescovo di Huancayo, che però già a febbraio varcherà a sua volta la soglia dei 75 anni. 

Le posizioni conservatrici e la sua vicinanza del cardinale Cipriani all'ex presidente Alberto Fujimori hanno convinto il Vaticano a procedere alla sua sostituzione abbastanza rapidamente, dando mandato al nunzio apostolico, l'arcivescovo Nicola Girasoli, 61 anni, per cercare un vescovo il cui mandato non duri più di qualche anno. Secondo la stampa, il prossimo arcivescovo di Lima sarà uno tra Hector Miguel Cabrejos Vidarte, 70 anni, arcivescovo di Trujillo, e Salvador Pineiro Garcia Calderon, 69 anni, arcivescovo di Ayacucho. 

Diverso il discorso per l'Africa, le cui successioni saranno una questione primaria nel 2019. Sono stati ormai definiti i successori del sudafricano Wilfrid Fox Napier, 77 anni, arcivescovo di Durban, che è diventato il più anziano cardinale di rito latino ancora in carica, e del tanzaniano Polycarp Pengo, 74 anni, arcivescovo di Dar Es-Salaam. Per entrambi si tratterà di porre fine a un mandato ultraventennale, visto che entrambi sono entrati in carica nel lontano 1992. 
Il 1° gennaio sarà la volta di John Njue, arcivescovo di Nairobi, Kenya, e di John Olorunfemi Onaiyekan, Nigeria, arcivescovo di Abuja. Entambi varcheranno la soglia dei 75 anni e presetnteranno le loro dimissioni per anzianità il Vaticano. 
Il problema riguarda anche i nunzi apostolici: ben 10 Paesi africani non hanno un rappresentante pontificio. 


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Il C9 è diventato C6. Il Collegio dei Cardinali che consigliano il Papa nella riforma della Curia Romana ha presentato al Pontefice una nuova bozza di costituzione apostolica, che verrà promulgata durante il 2019 e tre cardinali non sono stati rinnovati nell'incarico:
George Pell, 77 anni, Prefetto della Segreteria per l'Economia
Francisco Javier Errazuriz Ossa, 85 anni, dei Padri di Schonstatt, arcivescovo emerito di Santiago del Cile e vescovo emerito di Valparaiso
Laurent Monsengwo Pasinya, 79 anni, Rep. Dem. Congo, arcivescovo emerito di Kinshasa Kisangani

Dato lo stato dei lavori, al momento i cardinali uscenti non verranno sostituiti. Rimangono all'interno del nuovo C6:
Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, 76 anni, arcivescovo di Tegucigalpa, Honduras (coordinatore)
Pietro Parolin, 63 anni, Segretario di Stato
Reinhard Marx, 65 anni, arcivescovo di Monaco e Frisinga, Germania
Oswald Gracias, 74 anni, arcivescovo di Mumbai, India
Giuseppe Bertello, 76 anni, Presidente del Governatorato della Città del Vaticano 
Sean Patrick O'Malley, 74 anni, cappuccino, arcivescovo di Boston, Stati Uniti. 
Il Segretario è Marcello Semeraro, 70 anni, vescovo di Albano, assistito dal Segretario Aggiunto Marco Mellino, 52 anni. 
Il nuovo C6 si riunirà per la prima volta dal 18 al 20 febbraio, subito prima della grande riunione dei Presidenti delle Conferenze Episcopali del mondo per discutere del tema degli abusi sessuali, in programma in Vaticano dal 21 al 24 febbraio. 

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Il Papa ha scelto il cardinale Patrick D'Rozario, 75 anni, arcivescovo di Dacca, Bangladesh, come suo inviato speciale alle celebrazioni della 27° Giornata Mondiale del Malato, in programma a Calcutta (India) dal 9 all'11 febbraio 2019. 

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E' mancato Guire Poulard, 76 anni, Haiti, arcivescovo emerito di Port au Prince e vescovo emerito di Les Cayes Jacmel. Aveva un cancro al pancreas. 
Fu il predecessore del cardinale Chibly Langlois, 60 anni, sulla sede vescovile di Les Cayes. Nel 2011 era stato promosso alla sede metropolitana della capitale, che aveva appena subito il terremoto più devastante della sua storia. Si era ritirato per anzianità a ottobre 2017. 

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Franciszek Slusarczyk, 60 anni, nominato lo scorso 3 dicembre nuovo vescovo ausiliare di Cracovia, fa un passo indietro, rinunciando alla dignità episcopale. Non sono stati resi noti i motivi della decisione. Slusarczyk rimarrà probabilmente rettore del santuario di Lagiewniki, carica che ricopriva prima della nomina. 
Il 5 gennaio verrà quindi consacrato solamente Janusz Mastalski, 54 anni, nominato insieme a Slusarczyk. Cracovia avrà quindi tre ausiliari: oltre a Mastalski, si tratta di Jan Szkodon, 71 anni, e Damian Andrzej Muskus, francescano, 51 anni. 
Terzo successore del cardinale Karol Wojtyla sulla sede di Cracovia è Marek Jedraszewski, 69 anni. Il suo predecessore, il cardinale Stanislaw Dziwisz, 79 anni, è stato Segretario Particolare di Giovanni Paolo II per oltre quarant'anni. 

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Compiono 75 anni Antonio Buoncristiani, arcivescovo di Siena-Colle Val d'Elsa-Montalcino dal 2001, e Gianni Ambrosio, vescovo di Piacenza-Bobbio dal 2007.  


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E' mancato Rosario Mazzola, 94 anni, vescovo emerito di Cefalù (1988-2000) ed ex ausiliare di Palermo (1981-1988). Era il 10° vescovo italiano per anzianità. 
I funerali saranno celebrati giovedì 27 dicembre nella cattedrale di Cefalù dal suo tri-successore Giuseppe Marciante, 67 anni, nominato proprio quest'anno. Nel 2000 a Mazzola era succeduto Francesco Sgalambro, vescovo ausiliare di Messina, ritiratosi nel 2009 e mancato nel 2016 a 82 anni; fino a febbraio 2018 il vescovo era Vincenzo Manzella, 76 anni, ex vescovo di Caltagirone per 18 anni. 


Rosario Mazzola era nato a Palermo il 19 settembre 1924. 
Viene ordinato sacerdote il 16 luglio 1950, a 25 anni, da Ernesto Ruffini, arcivescovo di Palermo, poi cardinale. E' stato viceparroco a Palermo (1952-1971), fondatore e presidente della casa soggiorno Poggio Maria (1965-1971), parroco a Villa Tasca (1971-1980), vicario episcopale (1980-1981) e vicario generale dell'arcidiocesi di Palermo (1981-1982). 
Il 19 giugno 1982, a 57 anni, viene nominato vescovo ausiliare di Palermo. Viene consacrato il 4 settembre successivo dal cardinale Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Palermo. 
Il 23 luglio 1988, a 63 anni, viene nominato vescovo di Cefalù. Succede ad Emanuele Catarinicchia (oggi 92enne), nominato vescovo di Mazara del Vallo. 
Si ritira per anzianità il 18 marzo 2000, a 75 anni. Gli succede Francesco Sgalambro, vescovo ausiliare di Palermo. 

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