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Verso il Concistoro - 1

Il 28 novembre Papa Francesco terrà il suo 7° Concistoro per la creazione di 13 nuovi cardinali. Di questi, 4 sono non elettori, ossia hanno già varcato la soglia degli 80 anni necessaria per entrare in Conclave, ma sono stati premiati ugualmente per la loro opera a servizio della Chiesa.

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Raniero Cantalamessa, 86 anni, cappuccino, Predicatore della Casa Pontificia

Il Predicatore della Casa Pontificia, incarico dal 1743 riservato ai soli frati cappuccini, è colui che tiene le meditazioni alla Famiglia Pontificia nei venerdì di Avvento e Quaresima e in pubblico durante la celebrazione del Venerdì Santo nella Basilica di San Pietro.
Padre Cantalamessa è il Predicatore più longevo di sempre, in carica dal 1980, e il primo in questa carica a ricevere la porpora. Sarà il 4° cardinale cappuccino nel Sacro Collegio, insieme all'americano Seàn Patrick O'Malley, 76 anni, arcivescovo di Boston, al congolese Fridolin Ambongo Besungu, 60 anni, arcivescovo di Kinshasa, e allo spagnolo Celestino Aòs Braco, 75 anni, arcivescovo di Santiago del Cile, che sarà creato cardinale insieme a lui.
L'ultimo cardinale cappuccino italiano è stato Ignazio Persico, mancato a 72 anni nel 1895. È stato Prefetto delle Congregazioni di Propaganda Fide e delle Indulgenze e Reliquie Sacre, vescovo di Sora, Aquino e Pontecorvo e di Savannah (Stati Uniti) e vicario apostolico di Agra (India).
I frati cappuccini hanno avuto nella storia 11 cardinali, esclusi i 2 di prossima creazione.
Papa Francesco dovrà stabilire se dispensare o meno P. Cantalamessa dall'ordinazione arcivescovile, necessaria per diventare cardinale.

Raniero Cantalamessa è nato a Colli del Tronto (Ascoli Piceno) il 22 luglio 1934.
A 12 anni, finita la guerra, entra in seminario dai frati cappuccini. Il 19 ottobre 1958, a 24 anni, viene ordinato sacerdote nella Basilica di Loreto dall'arcivescovo Gaetano Malchiodi, vicario dell'amministrazione pontificia di Loreto. Ha ottenuto una laurea in teologia all'Università di Friburgo e una in lettere classiche all'Università Cattolica di Milano.
Inizia la sua carriera di docente come assistente di Giuseppe Lazzati, diventando il suo successore come docente di storia delle religioni cristiane all'Università Cattolica di Milano e direttore del dipartimento di scienze religiose. 
Nel 1979 scelse di lasciare la docenza per dedicarsi alla predicazione e nel 1980, a 45 anni, viene scelto da Giovanni Paolo II come Predicatore della Casa Pontificia. Nel 1982 è sbarcato anche in televisione come commentatore del Vangelo e conduttore della rubrica Le Ragioni della Speranza su Rai1, incarico portato avanti fino al 2009. È Predicatore da 3 Pontificati consecutivi, il più longevo di sempre, e ha condotto predicazioni ai cardinali in occasione di 2 Conclavi. 

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Felipe Arizmendi Esquivel, 80 anni, Messico, vescovo emerito di San Cristòbal de Las Casas e Tapachula

Esquivel sarà il 14° cardinale nella storia del Messico, il primo a ricevere la porpora senza essere arcivescovo. Rappresenterà uno dei Paesi con il maggior numero di cattolici al mondo ma per la parte rurale del sud, lontana dalle metropoli di Città del Messico e Guadalajara.

Felipe Arizmendi Esquivel è nato a Chiltepec il 1° maggio 1940.
Viene ordinato sacerdote il 25 agosto 1963, a 23 anni, per l'arcidiocesi di Città del Messico. 
È stato vicario parrocchiale (1963 - 1967), docente in seminario (1963 - 1964), parroco a Toluca (1967 - 1969), direttore spirituale e docente nel seminario minore (1969 - 1981) e rettore del seminario di Toluca (1981 - 1991).
Il 7 febbraio 1991, a 50 anni, viene nominato vescovo di Tapachula. Viene consacrato il 7 marzo successivo dall'arcivescovo Girolamo Prigione, nunzio apostolico in Messico. Dal 1999 al 2000 è Segretario Generale del CELAM.
Il 31 marzo 2000, a 59 anni, viene nominato vescovo di San Cristòbal de Las Casas. Succede a Samuel Ruiz Garcìa, mancato a marzo.
Il 3 novembre 2017, a 77 anni, si ritira per anzianità. Gli succede Rodrigo Aguilar Martìnez, 65 anni, vescovo di Tehuacàn.

Il Messico attualmente conta 6 cardinali, 3 elettori e 3 non elettori:
- Javier Lozano Barragàn, 87 anni, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Pastorale degli Operatori Sanitari;
- Juan Sandoval Inìguez, 87 anni, arcivescovo emerito di Guadalajara e vescovo emerito di Ciudad Juàrez;
- Alberto Suàrez Inda, 81 anni, arcivescovo emerito di Morelia e vescovo emerito di Tacàmbaro;
- Norberto Rivera Carrera, 78 anni, arcivescovo emerito di Città del Messico e Tehuacàn;
- Josè Francisco Robles Ortega, 71 anni, arcivescovo di Guadalajara;
- Carlos Aguiar Retes, 70 anni, arcivescovo di Città del Messico.

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Enrico Feroci, 80 anni, parroco a Santa Maria del Divino Amore a Castel di Leva e rettore del Santuario e del Seminario del Divino Amore

È una delle sorprese assolute di questo Concistoro, un semplice parroco la cui porpora rappresenta un premio e un attestato di stima a tutto il clero di Roma, a cui Papa Francesco ha dimostrato di essere sempre molto riconoscente.
Anche nel suo caso il Papa dovrà decidere se dispensarlo dall'ordinazione arcivescovile, necessaria per essere creati cardinali. Se riceverà la berretta come semplice parroco, sarà il 3° nel Sacro Collegio ad avere questo onore insieme al gesuita francese Albert Vanhoye, 97 anni, il più anziano di tutti, e all'albanese Ernest Simoni, 92 anni, eroe della resistenza cattolica sotto il regime comunista di Hoxha.

Enrico Feroci è nato a Pizzoli (L'Aquila) il 27 agosto 1940.
Entra a 11 anni nel Pontificio Seminario Romano Minore e prosegue gli studi nel Pontificio Seminario Romano Maggiore. Viene ordinato sacerdote il 13 marzo 1965, a 24 anni, per la diocesi di Roma.
È stato assistente del Pontificio Seminario Romano Minore (1965 - 1966) e del Maggiore (1966 - 1968), vicerettore del Minore (1968 - 1976), viceparroco (1976 - 1980) e parroco a San Frumenzio ai Prati Fiscali (1980 - 2004) e Sant'Ippolito (2004 - 2009), direttore della Caritas di Roma (2009 - 2017). 
Dal 2017 è rettore del Santuario e del Seminario della Madonna del Divino Amore e dal 2019 e parroco a Castel di Leva, nella zona sud di Roma.

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Silvano Maria Tomasi, 80 anni, scalabriniano, nunzio apostolico emerito

Quello a Tomasi è invece un riconoscimento a tutta la diplomazia pontificia, soprattutto quella più vicina al tema delle migrazioni.
Il piccolo Ordine Scalabriniano conta appena 6 vescovi più Tomasi, l'unico con il grado di arcivescovo. L'Ordine ha però già ottenuto un altro cardinale: Velasio De Paolis, Prefetto emerito della Prefettura per gli Affari Economici, creato nel 2010 da Benedetto XVI e mancato nel 2017 a 81 anni.

Silvano Maria Tomasi è nato a Casoni di Mussolente (Vicenza) il 12 ottobre 1940.
Conclude i suoi studi negli Stati Uniti, dove viene ordinato sacerdote il 31 maggio 1965, a 24 anni, da Joseph Maria Pernicone, vescovo ausiliare di New York. Ottiene una laurea in scienze sociali e un dottorato in sociologia alla Fordham University di New York.
È stato docente di sociologia alla City University e alla New York School of Social Research (1965 - 1974), fondatore del Center for Migration Studies, superiore provinciale dei padri scalabriniani (1974 - 1983) e direttore dell'Ufficio della Pastorale di Migranti e Itineranti della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti. 
Il 27 giugno 1989, a 48 anni, viene chiamato in Vaticano come Segretario Delegato del Pontificio Consiglio per la Pastorale di Migranti e Itineranti. Succede all'ungherese don Jòszef Zagòn, dimessosi 14 anni prima.
Il 27 giugno 1996, a 55 anni, viene elevato arcivescovo e nominato nunzio apostolico in Etiopia / Eritrea / Gibuti. Succede all'arcivescovo Patrick Coveney, trasferito in Nuova Zelanda / Oceano Pacifico. Viene consacrato il 17 agosto successivo dal cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato.
Il 10 giugno 2003, a 62 anni, viene nominato Osservatore Permanente alla Sede ONU di Ginevra. Succede a Diarmuid Martin, nominato arcivescovo di Dublino.
Il 9 aprile 2016, a 75 anni, viene richiamato in Vaticano come Segretario del Pontificio Consiglio per Giustizia e Pace. Si ritira per anzianità il 1° gennaio 2017, a 76 anni, giorno della soppressione dell'ente.

Commenti

  1. Salve, ho un paio di perplessità.
    A) Il futuro cardinale Tomasi è stato "Segretario delegato del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace", non segretario. Inoltre è stato oggi nominato delegato speciale presso lo SMOM, al posto del cardinale Giovanni Angelo Becciu.
    B) Il futuro cardinale Cantalamessa (che cognome azzeccato!), è stato ordinato presbitero, nella Basilica di Loreto, da mons. Gaetano Malchiodi, Vicario dell'Amministrazione Pontificia per Loreto, non da mons. Umberto, vescovo coadiutore di Piacenza. Ho commesso anche io questo errore scrivendolo su wikipedia, quindi avverto anche te.
    Un saluto, grazie!

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    1. Ringrazio per le precisazioni. Il recente incarico in seno allo SMOM non era stato aggiunto perché l'articolo è stato preparato alcuni giorni fa, ma abbiamo corretto :)

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