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Un missionario per Firenze al posto del cardinale Betori

Il nuovo arcivescovo di Firenze è don Gherardo Gambelli, 54 anni, finora parroco della Madonna della Tosse a Firenze. Si ritira per anzianità il cardinale Giuseppe Betori, 77 anni, in carica dal 2008.

Sono serviti quindi poco più di 2 anni per sostituire anche il cardinale Betori, unico tra i porporati italiani residenziali ancora in carica a non essere stato nominato da Papa Francesco. Betori era stato prorogato a tempo indeterminato nel 2022, in occasione del 75° compleanno.
Il nuovo arcivescovo, che per 11 anni è stato missionario in Ciad, è il primo dal 1889 a non essere vescovo al momento della nomina a Firenze, che è sede cardinalizia dal 1887, con 8 arcivescovi consecutivi creati cardinali.
Con la vacanza del Vicariato di Roma, l'Italia scende ad appena 4 sedi rette da cardinali, il minimo storico (Como, Bologna, L'Aquila e Siena).

Gherardo Gambelli è nato a Viareggio (Lucca) il 23 giugno 1969.
Viene ordinato sacerdote il 2 giugno 1996, a 27 anni, dal cardinale Silvano Piovanelli, arcivescovo di Firenze. Ottiene una licenza in teologia biblica alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e un dottorato alla Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Centrale di Firenze.
È stato vicario parrocchiale a Rifredi (1996 - 2007), amministratore di Cercina (2000 - 2006) e parroco a Montughi (2007 - 2011). Nel 2011 è partito come missionario per il Ciad, dove è stato parroco a N'Djamèna, cappellano del carcere e responsabile della pastorale vocazionale (2011 - 2017), parroco della cattedrale di N'Djamèna e cappellano del carcere di Mongo (2017 - 2022) e vicario generale (2019 - 2022). Rientrato in Italia, è stato parroco della Madonna della Tosse a Firenze (2023 - 2024). 


Commenti

  1. auguri sinceri di un grande episcopato pare di intravedere quelle doti di grande umanita' che servono alla chiesa oggi

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  2. vorrei anche sottolineare un aspetto ho sempre sentito critiche verso sua eminenza il cardinale betori senza entrare nel merito di cose che non so vorrei sottolineare che negli anni sotto la sua guida sono diventati vescovi moltissimi presbiteri della sua diocesi ed in ultimo la scelta di un suo parroco come successori ne e' la prova che ha svolto un ottimo lavoro con il presbiterio

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