Aveva 87 anni
E' MORTO IL CARD. SZOKA
Americano, una storia di incarichi in Vaticano. Il cordoglio di papa Francesco
E' l'unica notizia che trapela oggi dalle mura del Vaticano, il telegramma che papa Francesco ha inviato all'arcivescovo di Detroit per la morte del card. Edmund Casimir Szoka. Non era esattamente uno dei porporati più celebri, ma è stato per nove anni arcivescovo di Detroit, prima di ricoprire incarichi di notevole importanza nella Curia Romana.
Edmund Szoka nasce a Grand Rapids, negli Stati Uniti, il 14 settembre 1927. Ha una vocazione sacerdotale fin da giovane e viene ordinato sacerdote il 5 giugno 1954, a 26 anni, nella diocesi di Marquette, in Michigan, dal vescovo mons. Thomas Lawrence Noa. Dopo 17 anni di sacerdozio, l'11 giugno 1971 inizia la sua carriera episcopale, con la nomina a vescovo di Gaylord, ad appena 43 anni. Viene consacrato vescovo il 20 luglio successivo dal card. John Francis Dearden, arcivescovo di Detroit. Dopo dieci anni a Gaylord, Giovanni Paolo II sceglie lui per succedere al card. Dearden sulla sede arciepiscopale di Detroit il 28 marzo 1981, a 53 anni. Riceve il pallio dalle mani del papa il 29 giugno successivo e per lui si prospetta un governo quasi trentennale su Detroit, ratificato, sembrerebbe, dalla berretta cardinalizia che il 28 giugno 1988, a 60 anni, gli impone lo stesso Giovanni Paolo II, diventando cardinale presbitero dei Santi Andrea e Gregorio al Monte Celio. Il Pontefice apprezza molto le sue qualità e due anni dopo, il 28 aprile 1990, a sorpresa, il 62enne porporato viene trasferito da Detroit all'interno delle mura vaticane dopo nove anni nell'arcidiocesi, con l'incarico di presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, il pratica il "ministro dell'economia"vaticano. A questa carica aggiunge, il 15 ottobre 1997, a 70 anni, quella di presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano: nulla può entrare o uscire dalle mura vaticane senza il suo consenso, soprattutto in materia economica. Il 22 febbraio 2001, a 73 anni, viene nominato anche presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, ossia soprintendente a tutte le opere d'arte all'interno delle mura, secondo solo al presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura. Il 14 settembre 2002, come da regolamento, ha presentato le sue dimissioni per limiti di età, ma Giovanni Paolo II le ha respinte. E' quindi rimasto in carica fino alla sua morte e al successivo conclave, a 77 anni. E' stato il successivo pontefice, Benedetto XVI, ad accettare le sue dimissioni il 15 settembre 2006, a 79 anni, chiamando a succedergli in tutti gli incarichi mons. Giovanni Lajolo, poi anche'egli cardinale. E' tornato nella sua patria, gli Stati Uniti, vicino a Detroit, dove si è spento il 20 agosto.
Con la sua morte, i cardinali sono 191, 102 elettori e 89 non elettori.
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