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SIERRA A MADRID, LLOVERA A VALENCIA

Rispettate le nomine annunciate nella Chiesa spagnola
CARLOS OSORO SIERRA NUOVO ARCIVESCOVO DI MADRID
Sostituisce il pensionato Rouco Varela. A Valencia va Llovera, vacante la Congregazione per il Culto Divino

Tutto come previsto. Normalmente le indiscrezioni che trapelano dalle mura vaticane sono quanto mai precise sui nomi, meno sulle date. Questa volta invece è tutto corretto: mons. Carlos Osoro Sierra, come annunciato, è il nuovo arcivescovo di Madrid, sostituendo il card. Antonio Maria Rouco Varela, dimissionario per limiti di età. Al posto di Sierra, finora arcivescovo di Valencia, viene nominato il card. Antonio Canizares Llovera, fino ad oggi prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, che rimane vacante. E' la prima volta che un capo dicastero viene trasferito senza che venga contestualmente reso noto il nome del suo successore. Una nomina che lascia però molti dubbi sulle possibilità di un governo stabile e duraturo: Sierra ha 69 anni, Llovera 68, quindi fra 6-7 anni le due arcidiocesi torneranno in scadenza. Si allunga inoltre la lista dei prelati in attesa di porpora cardinalizia: a Madrid è d'obbligo (salvo "trasgressioni" alla tradizione da parte di papa Francesco), lo sarà anche per il successore di Llovera in Curia. 
Antonio Maria Rouco Varela era una delle voci storiche dell'episcopato spagnolo. Nasce a Villalba il 24 agosto 1936, viene ordinato sacerdote il 28 marzo 1959, a 22 anni, nella diocesi di Mondonedo-Ferrol, poi sceglie la via dello studio, ottenendo la licenza in diritto e in teologia a Monaco di Baviera. Dopo 23 anni di sacerdozio, il 17 settembre 1976, a 40 anni, viene nominato vescovo ausiliare di Santiago di Compostela, ricevendo la consacrazione episcopale il 31 ottobre successivo da mons. Angel Suquia Goicoechea, arcivescovo di Santiago. Passano dieci anni, il cui il giovane vescovo si fa notare per le sue capacità pastorali e per un indirizzo fortemente conservatore. Decisivo il parere di Goicoechea quando, il 9 maggio 1984, si ritira per limiti di età, lasciando la sede di Santiago, a sorpresa, proprio a Rouco Varela, che ha soli 47 anni. Vista la sua esperienza nella diocesi, si pensa a un'esperienza di ampio respiro per lui, ma la Santa Sede ha altri progetti. Dopo dieci anni a Santiago, il 28 luglio 1994, a 57 anni, viene nominato arcivescovo di Madrid. La berretta cardinalizia gli viene conferita il 21 febbraio 1998, a 61 anni, da Giovanni Paolo II, che lo crea cardinale presbitero di San Lorenzo in Damaso. Il 24 agosto 2011 presenta le sue dimissioni per limiti di età, che vengono respinte dalla Santa Sede per mancanza di un successore, pur senza alcuna proroga ufficiale del mandato. Dopo aver partecipato a due conclavi, da oggi, 78 anni, è ufficialmente in pensione. 
Gli succede mons. Carlos Osoro Sierra, nato a Castaneda il 16 marzo 1945 e ordinato sacerdote il 28 giugno 1973, a 28 anni, nell'arcidiocesi di Santander dall'arcivescovo, mons. Juan Antonio de Val Gallo. La sua carriera episcopale comincia il 27 dicembre 1996, quando, a 51 anni, viene nominato vescovo di Orense e consacrato il 22 febbraio successivo dal nunzio apostolico in Spagna, mons. Lajos Kada. Dopo cinque anni a Orense, il 7 gennaio 2002 viene nominato arcivescovo di Oviedo, a 56 anni, e, dopo altri sette anni, arcivescovo di Valencia, l'8 gennaio 2009, a 63 anni. Età avanzata a parte, era il candidato più accreditato a succedere al card. Rouco Varela sulla sede di Madrid, dove avrà giurisdizione su 476 parrocchie, 3259 sacerdoti, 3.3 milioni di cattolici, 10916 religiosi, due diocesi suffraganee e tre vescovi ausiliari. 
A Valencia invece il nuovo arcivescovo è il card. Antonio Canizares Llovera, nato a Utiel il 15 agosto 1945 e ordinato sacerdote il 21 giugno 1970, a 24 anni, nell'arcidiocesi di Valencia dall'arcivescovo, mons. Josè Maria Garcia Lahiguera. Dopo ventiquattro anni di sacerdozio, il 6 marzo 1992, a 46 anni, viene nominato vescovo di Avila e consacrato il 25 aprile successivo dal nunzio apostolico in Spagna, arcivescovo Mario Tagliaferri. Il 10 dicembre 1996, a 51 anni, viene nominato arcivescovo di Granada, per poi passare, il 24 ottobre 2002, a 57 anni, alla sede di Toledo. Viene creato cardinale presbitero di San Pancrazio da Benedetto XVI il 24 marzo 2006, a 60 anni. Il 9 dicembre 2008, a 63 anni, viene trasferito in Curia Romana in qualità di prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Poco affine al nuovo papa per la mentalità conservatrice, da tempo si prospettava per lui un ritorno in patria, anche dopo la conferma nel suo incarico il 16 marzo 2013, tre giorni dopo l'elezione di Francesco. 
Con il suo trasferimento si apre un buco non da poco negli organismi della Curia, che va ad aggiungersi alla vacanza del Revisore Generale della Segreteria per l'Economia, del Sottosegretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, del Sottosegretario della Congregazione per le Chiese Orientali e del Vicedirettore della Direzione Servizi Tecnici del Gonernatorato Vaticano. In scadenza ci sono anche il Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, il Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti e degli Itineranti, il Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi e il Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi (che non verrà sostituito nell'immediato). 
In totale sono 16 i cardinali in scadenza. Oltre ai due sopracitati, sono gli arcivescovi di Palermo, Bologna, L'Avana, Santo Domingo, Dakar, Aparecida, Chicago, Barcellona, Cotabato, Cracovia, Armagh e le diocesi di Magonza e Hong Kong

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