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TRA RIORGANIZZAZIONE DELLA CURIA E SUD AMERICA

Le mosse di Francesco
TRA RIORGANIZZAZIONE DELLA CURIA E SUD AMERICA
Nominato il sottosegretario alle Chiese Orientali, oltre al nuovo vescovo di Ciudad del Este dopo il caso pedofilia

Il papa sta completando la riorganizzazione di un'area strategica per il cattolicesimo, il suo Sud America. Un paio di nomine in Argentina (San Justo e Villa de la Concepcion del Rio Cuarto), tutte di vescovi da lui conosciuti personalmente, in Brasile risistemati i vertici di parecchie diocesi, ma soprattutto è stata ridisegnata da zero la gerarchia ecclesiastica del Paraguay. Il contenzioso tra il vescovo di Ciudad del Este Rogelio Ricardo Livieres Plano e l'arcivescovo di Asuncion Eustaquio Pastor Cuquejo Verga aveva assunto toni imbarazzanti: il primo accusato di coprire casi di preti pedofili nella sua diocesi, l'altro, suo diretto superiore, tacciato di invidia e omosessualità. Risultato: mons. Plano fu immediatamente e platealmente rimosso e rispose, a pochi giorni di distanza dall'arresto del nunzio Wesolowski, con una lettera dai toni accesi nei confronti del pontefice. Il secondo è andato in pensione per limiti di età, succeduto dal coadiutore, mons. Edmundo Ponziano Valenzuela Mellid, 70 anni. Per Ciudad del Este era prevista una vacanza di parecchi mesi se non anni, data la gravità dei fatti e l'insediamento di un amministratore apostolico, invece oggi è arrivata la nomina del nuovo vescovo, il rettore del seminario Heinz Wilhelm Steckling, 67 anni, tedesco. 
In Curia rimane vacante la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, forse per le riflessioni del papa su un ruolo non di primissimo piano ma che porterebbe un'altra berretta a ingrossare le fila del Collegio Cardinalizio. Risolta invece la vacanza del Segretario della Congregazione per la Chiese Orientali con la nomina di P. Lorenzo Lorusso, 47 anni. Rimangono ancora vacanti ruoli di primo piano come il Revisore Generale della Segreteria per l'Economia istituita a febbraio e il presidente della commissione cardinalizia sui delitti più gravi, dipendente dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e voluta dal papa nei giorni scorsi, che va ad aumentare ancora il numero dei dicasteri vaticani invece della promessa semplificazione. Ma c'è tempo, il C8 tornerà a riunirsi a breve e verso gennaio dovrebbe essere pronta la prima tranche di riforme. 
Continua a far discutere infine la rimozione del card. Burke dalla Segnatura, relegato al simbolico ruolo di Patrono dell'Ordine di Malta. Alcuni, schematizzando eccessivamente e tradizionalmente il Sacro Collegio in conservatori e progressisti, dicono che il papa stia progressivamente rimuovendo i primi, voluti da Benedetto XVI, e favorendo i secondi. Eppure, mons. Mamberti, successore di Burke, è stato voluto da chi? C'è anche chi dice che opporsi al papa sia ancora un pessimo affare, ammonendo contro nuovi venti inquisitori contro chi critica il mainstream papale, e chi dice che, proprio perché assegnato a una carica solo simbolica e privo di reali mansioni, il porporato americano avrebbe più tempo per elaborare e divulgare la sua ideologia, motivo per cui non sarebbe stato mandato a Chicago ma sarebbe rimasto a Roma (la sede dell'Ordine di Malta è l'esclusiva via dei Condotti). Noi non prendiamo posizione, ma, visto che è difficile che un oculato stratega come il papa "parcheggi" in un ruolo inattivo chi non la pensa come lui, rilanciamo la nostra ipotesi per cui al card. Burke potrebbero essere assegnate altre mansioni tra dicembre e l'inizio dell'anno prossimo. Nota: il 19 maggio papa Francesco rimosse l'arcivescovo di Rosario, in Argentina, oppositore di tante sue proposte quando Bergoglio era arcivescovo di Buenos Aires, assegnandolo a un'erigenda commissione papale a Roma. Tutti all'epoca dissero che era la tradizionale rimozione per dissenso con il potere regnante e che quella commissione non sarebbe mai stata creata. Invece questa settimana (dopo sei mesi, va detto) è stata creata la fatidica Commissione per i delicta graviora, di cui abbiamo parlato poco sopra, e mons. Mollaghan è quindi diventato membro della Commissione della Congregazione per la Dottrina della Fede e ha finalmente un ruolo attivo in Vaticano. Se il passato si ripete, è bene aspettare, a volte, prima di pronunciare giudizi affrettati e superficiali. 

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