Il giorno del concistoro arriva.
Il via alle 11, con il discorso di ringraziamento al papa del primo dei cardinali creati, il curiale Mamberti. Il cuore della cerimonia è la chiamata uno per uno dei nuovi porporati, che si inginocchiano davanti al papa e giurano obbedienza alla Chiesa, al papa e ai suoi successori, prima di ricevere la berretta, l'anello e il titolo o diaconia. L'unico non presente è il card. Pimiento Rodriguez, 96 anni, che ha evitato la trasferta intercontinentale a Roma per motivi di età e salute, preferendo riceverla il 28 febbraio in Colombia. Presente anche Benedetto XVI, con cui il papa, accompagnato da un lungo applauso, ha scambiato un saluto prima della celebrazione. Nell'omelia il papa ha ricordato ancora una volta la sua concezione di cardinalato: dignità, ma non onorificenza. Nel pomeriggio le visite di cortesia ai neo-porporati e ai loro parenti.
Questa la lista dei cardinali e dei loro titoli/diaconie.
I 3 diaconi:
- card. Dominique Mamberti: diaconia di Santo Spirito in Sassia. Istituita nel 1991 su una chiesa del 1545, prende il nome dal collegio di ospitalità ai pellegrini sassoni fondato nell'VIII secolo. Il marocchino ne è il secondo detentore dopo il card. Fiorenzo Angelini, morto il 22 novembre scorso.
- card. Luigi de Magistris: diaconia dei Ss.mi Nomi di Gesù e Maria in Via Lata; la chiesa, fondata nel 1675, affaccia sulla centralissima Via del Corso, la diaconia invece è del 1967. Il sardo è il quarto detentore, l'ultimo era stato il card. Domenico Bartolucci, mancato l'11 novembre 2003. De Magistris ne prenderà possesso martedì alle 17, prima di rientrare a Cagliari.
- card. Karl-Joseph Rauber: diaconia di Sant'Antonio da Padova a Circonvallazione Appia; la chiesa è recente, la diaconia è del 2012, occupata per solo un anno dal card. Julien Ries, mancato il 23 febbraio 2013.
I 17 presbiteri:
- card. Manuel Josè Macario do Nascimento Clemente: titolo di Sant'Antonio in Campo Marzio; è la chiesa dei portoghesi a Roma, la diaconia era stata istituita nel 2001 per il suo predecessore, card. Policarpo.
- card. Berhaneyesus Demerew Souraphiel: titolo di San Romano Martire: creato per l'occasione su una chiesa del tardo secolo scorso.
- card. John Atcherley Dew: titolo di San'Ippolito; creato anch'esso ora su una parrocchia molto recente.
- card. Edoardo Menichelli: titolo dei Sacri Cuori di Gesù e Maria a Tor Fiorenza; creato per l'occasione su una chiesa del 1957.
- card. Pierre Nguyen Van Nhon: titolo di S. Tommaso Apostolo; istituito per l'occasione, ma non è chiaro su quale chiesa insista.
- card. Alberto Suarez Inda: titolo di San Policarpo; anche questo è nuovo, la chiesa invece è del 1967.
- card. Charles Maung Bo: titolo di Sant'Ireneo a Centocelle; nuovo su chiesa del secolo scorso.
- card. Francis Xavier Kovithavanij: titolo di Santa Maria Addolorata: creato ex novo, non è chiaro su quale chiesa insista.
- card. Francesco Montenegro: Santi Andrea e Gregorio al Monte Celio; la chiesa è settecentesca e ha ospitato un conclave, il titolo è stato istituito da Gregorio XVI nel 1839. Montenegro ne è il dodicesimo titolare, dopo la morte del card. Edmund Szoka il 20 agosto.
- card. Daniel Fernando Sturla Berhouet: titolo di Santa Galla; il titolo è nuovo, la chiesa è del 1940.
- card. Ricardo Blazquez Perez: titolo di Santa Maria in Vallicella; è una chiesa prestigiosa, fondata nel 1617 su progetto di S. Filippo Neri, chiamata anche Chiesa Nuova. Il titolo è stato istituito nel 1937 ed era vacante dal 3 agosto, data della morte dell'australiano Clancy, l'uruguaiano è il sesto detentore.
- card. Josè Luis Lacunza Maestrojuan: titolo di San Giuseppe da Copertino; il titolo è nuovo, la chiesa è del 1956.
- card. Arlindo Gomes Furtado: titolo di San Timoteo; titolo nuovo, chiesa del 1970.
- card. Soane Patita Paini Mafi: titolo di Santa Paola Romana; istituito apposta per il primo porporato tongano su una chiesa del 1951.
- card. Josè de Jesus Pimiento Rodriguez: titolo di San Giovanni Crisostomo a Monte Sacro Alto; per il più anziano creato un titolo creato da Paolo VI nel 1969, stesso anno in cui anche la chiesa viene finita. Ne è il terzo detentore, l'ultimo era l'ivoriano Bernard Agrè, morto il 9 giugno.
- card. Luis Hector Villalba: titolo di San Girolamo a Corviale; titolo nuovo, chiesa del secolo scorso.
- card. Julio Duarte Langa: titolo di San Gabriele dell'Addolorata; istituito ex-novo.
Il fiorire di nuovi titoli si spiega con l'aumento dei cardinali residenziali, quindi presbiteri, rispetto ai curiali/diaconi. Non è necessario creare nuove diaconie mentre l'unico titolo vacante è quello di San Marco, riservato ai Patriarchi di Venezia.
Il Concistoro era stato indetto in prima istanza per discutere della riforma della Curia e per annunciare la Canonizzazione di tre nuove sante. A questo è stata dedicata l'ultima parte della celebrazione di oggi. Il 17 maggio saranno sante tre suore vissute nell'Ottocento, una francese e due israeliane, insieme a una quarta italiana. Domani la prima messa.
Il via alle 11, con il discorso di ringraziamento al papa del primo dei cardinali creati, il curiale Mamberti. Il cuore della cerimonia è la chiamata uno per uno dei nuovi porporati, che si inginocchiano davanti al papa e giurano obbedienza alla Chiesa, al papa e ai suoi successori, prima di ricevere la berretta, l'anello e il titolo o diaconia. L'unico non presente è il card. Pimiento Rodriguez, 96 anni, che ha evitato la trasferta intercontinentale a Roma per motivi di età e salute, preferendo riceverla il 28 febbraio in Colombia. Presente anche Benedetto XVI, con cui il papa, accompagnato da un lungo applauso, ha scambiato un saluto prima della celebrazione. Nell'omelia il papa ha ricordato ancora una volta la sua concezione di cardinalato: dignità, ma non onorificenza. Nel pomeriggio le visite di cortesia ai neo-porporati e ai loro parenti.
Questa la lista dei cardinali e dei loro titoli/diaconie.
I 3 diaconi:
- card. Dominique Mamberti: diaconia di Santo Spirito in Sassia. Istituita nel 1991 su una chiesa del 1545, prende il nome dal collegio di ospitalità ai pellegrini sassoni fondato nell'VIII secolo. Il marocchino ne è il secondo detentore dopo il card. Fiorenzo Angelini, morto il 22 novembre scorso.
- card. Luigi de Magistris: diaconia dei Ss.mi Nomi di Gesù e Maria in Via Lata; la chiesa, fondata nel 1675, affaccia sulla centralissima Via del Corso, la diaconia invece è del 1967. Il sardo è il quarto detentore, l'ultimo era stato il card. Domenico Bartolucci, mancato l'11 novembre 2003. De Magistris ne prenderà possesso martedì alle 17, prima di rientrare a Cagliari.
- card. Karl-Joseph Rauber: diaconia di Sant'Antonio da Padova a Circonvallazione Appia; la chiesa è recente, la diaconia è del 2012, occupata per solo un anno dal card. Julien Ries, mancato il 23 febbraio 2013.
I 17 presbiteri:
- card. Manuel Josè Macario do Nascimento Clemente: titolo di Sant'Antonio in Campo Marzio; è la chiesa dei portoghesi a Roma, la diaconia era stata istituita nel 2001 per il suo predecessore, card. Policarpo.
- card. Berhaneyesus Demerew Souraphiel: titolo di San Romano Martire: creato per l'occasione su una chiesa del tardo secolo scorso.
- card. John Atcherley Dew: titolo di San'Ippolito; creato anch'esso ora su una parrocchia molto recente.
- card. Edoardo Menichelli: titolo dei Sacri Cuori di Gesù e Maria a Tor Fiorenza; creato per l'occasione su una chiesa del 1957.
- card. Pierre Nguyen Van Nhon: titolo di S. Tommaso Apostolo; istituito per l'occasione, ma non è chiaro su quale chiesa insista.
- card. Alberto Suarez Inda: titolo di San Policarpo; anche questo è nuovo, la chiesa invece è del 1967.
- card. Charles Maung Bo: titolo di Sant'Ireneo a Centocelle; nuovo su chiesa del secolo scorso.
- card. Francis Xavier Kovithavanij: titolo di Santa Maria Addolorata: creato ex novo, non è chiaro su quale chiesa insista.
- card. Francesco Montenegro: Santi Andrea e Gregorio al Monte Celio; la chiesa è settecentesca e ha ospitato un conclave, il titolo è stato istituito da Gregorio XVI nel 1839. Montenegro ne è il dodicesimo titolare, dopo la morte del card. Edmund Szoka il 20 agosto.
- card. Daniel Fernando Sturla Berhouet: titolo di Santa Galla; il titolo è nuovo, la chiesa è del 1940.
- card. Ricardo Blazquez Perez: titolo di Santa Maria in Vallicella; è una chiesa prestigiosa, fondata nel 1617 su progetto di S. Filippo Neri, chiamata anche Chiesa Nuova. Il titolo è stato istituito nel 1937 ed era vacante dal 3 agosto, data della morte dell'australiano Clancy, l'uruguaiano è il sesto detentore.
- card. Josè Luis Lacunza Maestrojuan: titolo di San Giuseppe da Copertino; il titolo è nuovo, la chiesa è del 1956.
- card. Arlindo Gomes Furtado: titolo di San Timoteo; titolo nuovo, chiesa del 1970.
- card. Soane Patita Paini Mafi: titolo di Santa Paola Romana; istituito apposta per il primo porporato tongano su una chiesa del 1951.
- card. Josè de Jesus Pimiento Rodriguez: titolo di San Giovanni Crisostomo a Monte Sacro Alto; per il più anziano creato un titolo creato da Paolo VI nel 1969, stesso anno in cui anche la chiesa viene finita. Ne è il terzo detentore, l'ultimo era l'ivoriano Bernard Agrè, morto il 9 giugno.
- card. Luis Hector Villalba: titolo di San Girolamo a Corviale; titolo nuovo, chiesa del secolo scorso.
- card. Julio Duarte Langa: titolo di San Gabriele dell'Addolorata; istituito ex-novo.
Il fiorire di nuovi titoli si spiega con l'aumento dei cardinali residenziali, quindi presbiteri, rispetto ai curiali/diaconi. Non è necessario creare nuove diaconie mentre l'unico titolo vacante è quello di San Marco, riservato ai Patriarchi di Venezia.
Il Concistoro era stato indetto in prima istanza per discutere della riforma della Curia e per annunciare la Canonizzazione di tre nuove sante. A questo è stata dedicata l'ultima parte della celebrazione di oggi. Il 17 maggio saranno sante tre suore vissute nell'Ottocento, una francese e due israeliane, insieme a una quarta italiana. Domani la prima messa.
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