78 anni, era arcivescovo di Dakar
IN PENSIONE IL CARD. SARR
Gli succede mons. Benjamin Ndiaye, 66 anni, trasferito da Kaolack
Il card. Theodore-Adrien Sarr non è più arcivescovo di Dakar. Dopo quattordici anni, il porporato lascia la guida dell'arcidiocesi a mons. Benjamin Ndiaye, 66 anni, finora vescovo di Kaolack.
Sarr nasce a Fadiouth, vicino a Dakar, il 28 novembre 1936, primo di sette figli. Decide a dieci anni di diventare sacerdote, compiendo un lungo periodo di studi fino all'ordinazione sacerdotale il 28 maggio 1964, a 27 anni, nella cattedrale di Dakar dall'arcivescovo, mons. Hyacinte Thiandoum. Inizia l'attività pastorale a Dakar affiancata dalla laurea in lettere classiche e l'insegnamento, fino alla nomina a rettore del seminario di Ngasobil nel 1970.
Dopo appena dieci anni di sacerdozio, a soli 37 anni, il 1° luglio 1974 viene nominato vescovo di Kaolack, ricevendo la consacrazione episcopale il 24 novembre successivo, sempre da mons. Thiandoum, che due anni dopo diventerà cardinale. È il primo africano dall'erezione della diocesi. Svolge ruoli di rilievo all'interno della Conferenza Episcopale dell'Africa Occidentale.
Dopo ventisei anni a Kaolack, il 2 giugno 2000, a 63 anni, viene nominato arcivescovo di Dakar, succedendo proprio al card. Thiandoum, ritiratosi dopo trentotto anni di governo. È presidente dei vescovi dell'Africa Occidentale per ben sette mandati consecutivi, dal 1987 al 2005. Voce fondamentale del cattolicesimo africano, viene creato cardinale presbitero di Santa Lucia a Piazza d'Armi il 24 novembre 2007, a 71 anni, da Benedetto XVI. Il 28 novembre 2011 entra in scadenza per limiti di età, ma viene ufficiosamente prorogato per tre anni. Ha partecipato al conclave del 2013. Oggi, 78 anni, ha lasciato tutti i suoi incarichi, tranne quello di presidente della commissione per l'educazione nell'Africa occidentale, che detiene dal 1980.
Gli succede mons. Benjamin Ndiaye, nato anch'egli a Fadiouth, il 28 ottobre 1948. Il 21 agosto 1977, a 28 anni, viene ordinato sacerdote. Il 15 giugno 2001 viene nominato vescovo di Kaolack, succedendo proprio a mons. Sarr, trasferito a Dakar. Proprio da lui viene consacrato il 24 novembre successivo. Dopo tredici anni a Kaolack, oggi succede di nuovo al card. Sarr nella diocesi più importante del Senegal, con giurisdizione su sei diocesi suffraganee e tradizionalmente sede cardinalizia (sicuramente non a febbraio).
La nomina ha sorpreso alcuni non tanto per il nome, considerato scontato, quanto perché, nonostante l'età, il cardinale gode ancora di ottima salute e avrebbe potuto rimanere fino agli ottant'anni.
Escludendo italiani e curiali, rimangono ancora in scadenza il tedesco Lehmann, vescovo di Magonza, il cubano Ortega y Alamino, arcivescovo de L'Avana, e il dominicano Lopez Rodriguez, arcivescovo di Santo Domingo, tutti e tre 78enni e prorogati a tempo indeterminato nel 2011. Sono 77enni il brasiliano Assis, arcivescovo di Aparecida, e lo spagnolo Sistach, arcivescovo di Barcellona, 75enni il filippino Quevedo, arcivescovo di Cotabato, il polacco Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, il cinese Tong Hon, vescovo di Hong Kong (ma prorogato per due anni), il congolese Monsengwo Pasinya, arcivescovo di Kinshasa, e l'indiano Toppo, arcivescovo di Ranchi.
Dopo appena dieci anni di sacerdozio, a soli 37 anni, il 1° luglio 1974 viene nominato vescovo di Kaolack, ricevendo la consacrazione episcopale il 24 novembre successivo, sempre da mons. Thiandoum, che due anni dopo diventerà cardinale. È il primo africano dall'erezione della diocesi. Svolge ruoli di rilievo all'interno della Conferenza Episcopale dell'Africa Occidentale.
Dopo ventisei anni a Kaolack, il 2 giugno 2000, a 63 anni, viene nominato arcivescovo di Dakar, succedendo proprio al card. Thiandoum, ritiratosi dopo trentotto anni di governo. È presidente dei vescovi dell'Africa Occidentale per ben sette mandati consecutivi, dal 1987 al 2005. Voce fondamentale del cattolicesimo africano, viene creato cardinale presbitero di Santa Lucia a Piazza d'Armi il 24 novembre 2007, a 71 anni, da Benedetto XVI. Il 28 novembre 2011 entra in scadenza per limiti di età, ma viene ufficiosamente prorogato per tre anni. Ha partecipato al conclave del 2013. Oggi, 78 anni, ha lasciato tutti i suoi incarichi, tranne quello di presidente della commissione per l'educazione nell'Africa occidentale, che detiene dal 1980.
Gli succede mons. Benjamin Ndiaye, nato anch'egli a Fadiouth, il 28 ottobre 1948. Il 21 agosto 1977, a 28 anni, viene ordinato sacerdote. Il 15 giugno 2001 viene nominato vescovo di Kaolack, succedendo proprio a mons. Sarr, trasferito a Dakar. Proprio da lui viene consacrato il 24 novembre successivo. Dopo tredici anni a Kaolack, oggi succede di nuovo al card. Sarr nella diocesi più importante del Senegal, con giurisdizione su sei diocesi suffraganee e tradizionalmente sede cardinalizia (sicuramente non a febbraio).
La nomina ha sorpreso alcuni non tanto per il nome, considerato scontato, quanto perché, nonostante l'età, il cardinale gode ancora di ottima salute e avrebbe potuto rimanere fino agli ottant'anni.
Escludendo italiani e curiali, rimangono ancora in scadenza il tedesco Lehmann, vescovo di Magonza, il cubano Ortega y Alamino, arcivescovo de L'Avana, e il dominicano Lopez Rodriguez, arcivescovo di Santo Domingo, tutti e tre 78enni e prorogati a tempo indeterminato nel 2011. Sono 77enni il brasiliano Assis, arcivescovo di Aparecida, e lo spagnolo Sistach, arcivescovo di Barcellona, 75enni il filippino Quevedo, arcivescovo di Cotabato, il polacco Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, il cinese Tong Hon, vescovo di Hong Kong (ma prorogato per due anni), il congolese Monsengwo Pasinya, arcivescovo di Kinshasa, e l'indiano Toppo, arcivescovo di Ranchi.
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