Argentino, aveva 91 anni
ADDIO AL CARD. MEJÌA
Archivista e bibliotecario emerito della Chiesa, una vita nella Curia Romana
Si è spento il card. Jorge Maria Mejìa, argentino, 91 anni. Ha ricoperto molti incarichi in Curia nel Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace, l'Archivio Segreto e la Biblioteca Apostolica Vaticana.
Nasce a Buenos Aires il 31 gennaio 1923 e viene ordinato sacerdote il 22 settembre 1945, a 22 anni, per l'arcidiocesi della capitale argentina. Entra presto al servizio della Santa Sede, ma deve attendere oltre quarant'anni prima di ricevere un incarico rilevante in Curia. L'8 marzo 1986, a 63 anni, viene elevato arcivescovo e nominato segretario della Pontificia Commissione "Iustitia et Pax", che due anni dopo si trasformerà nell'attuale Pontificio Consiglio per la Giustizia e per la Pace, per volontà del card. Roger Etchegaray, prefetto (e oggi sottodecano del Collegio Cardinalizio), che lo consacra vescovo il 12 aprile successivo. Presente anche l'arcivescovo Eduardo Martinez Somalo, oggi cardinale.
Il 5 marzo 1994, a 71 anni, viene nominato Segretario della Congregazione per i Vescovi, agli ordini del cardinale Bernardin Gantin, e del Collegio Cardinalizio. A 75 anni presenta le proprie dimissioni per limiti di età, ma Giovanni Paolo II il 7 marzo 1998 lo trasferisce al meno impegnativo incarico di Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, cioè di responsabile dell'Archivio Segreto e della Biblioteca Apostolica Vaticana, due delle più importanti istituzioni culturali al mondo. Il 21 febbraio 2001, a 78 anni, viene creato cardinale da Wojtyla nell'ordine diaconale, quello previsto per i responsabili di dicasteri della Curia. Nell'ottobre 2003, a 80 anni, va in pensione, lasciando i suoi incarichi al cardinale Tauran (quello che ha annunciato al mondo l'elezione di papa Francesco) e uscendo dal numero degli elettori. Non ha mai partecipato a un conclave, rassegnandosi a guardare da fuori sia nel 2005 sia nel 2013. È stato tra i primi a esultare per l'elezione di un papa argentino come lui, ma due giorni dopo è stato colto da un infarto. È sopravvissuto, ma il danno è stato permanente. Francesco è andato a trovarlo in ospedale, per portargli la vicinanza dei fedeli, ma lui non si è più ripreso.
I funerali saranno giovedì alle 11 in San Pietro, presieduti dal card. Sodano, decano del Collegio Cardinalizio. Il papa, come da prassi, darà solo la benedizione finale. Da argentino a argentino.
Ora i cardinali sono 208, 112 elettori e 96 non elettori. Gli argentini sono 3, due elettori (Sandri e Poli) e uno no (Karlic).
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