Il cardinale australiano George Pell, 77 anni, è stato sollevato dall'incarico di Prefetto della Segreteria per l'Economia.
La decisione di papa Francesco, nemmeno pubblicata sul sito della Santa Sede ma solo confermata via Twitter dal direttore ad interim dall Sala Stampa Alessandro Gisotti, arriva nel giorno in cui Pell viene dichiarato colpevole di abusi su due adolescenti nel 1996. Tecnicamente, il suo mandato quinquennale non è stato rinnovato: era stato chiamato a presiedere l'organismo il 24 febbraio 2014, esattamente cinque anni fa.
Il cardinale era rientrato in Australia due anni fa per difendersi dalle accuse, ma il Papa, che su di lui aveva puntato moltissimo per il rinnovamento della Curia Romana, non aveva mai voluto arrendersi. L'ordine era far rimanere Pell formalmente Prefetto fino alla fine del suo mandato nel 2019, anche se il cardinale non avrebbe potuto amministrare le finanze vaticane dall'altra parte del mondo. Pell ora è anche sotto processo da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede e il suo caso rischia di essere un McCarrick-bis: prima la rimozione dal cardinalato, poi dal sacerdozio. In attesa della sentenza definitiva, non potrà celebrare in pubblico.
La Segreteria per l'Economia nei due anni di governo de facto da parte del Segretario, il sacerdote milanese don Luigi Mistò, di fatto non ha lavorato e le finanze vaticane rimangono amministrate dall'APSA, guidata dall'ex Segretario Generale della CEI Nunzio Galantino, 70 anni. Per la successione di Pell e la rifondazione del superministero il nome forte è quello del cardinale Reinhard Marx, 65 anni. Arcivescovo di Monaco di Baviera e coordinatore del Consiglio per l'Economia, è stato anche il primo cardinale ad ammettere pubblicamente, durante il summit della scorsa settimana, la distruzione o l'occultamento di numerosi fascicoli a carico di sacerdoti abusatori. Ma è anche possibile che papa Francesco si prenda ancora qualche tempo per decidere, aspettando la nuova Costituzione Apostolica che dovrebbe dare nuova forma alla Curia Romana la prossima estate.
La decisione di papa Francesco, nemmeno pubblicata sul sito della Santa Sede ma solo confermata via Twitter dal direttore ad interim dall Sala Stampa Alessandro Gisotti, arriva nel giorno in cui Pell viene dichiarato colpevole di abusi su due adolescenti nel 1996. Tecnicamente, il suo mandato quinquennale non è stato rinnovato: era stato chiamato a presiedere l'organismo il 24 febbraio 2014, esattamente cinque anni fa.
Il cardinale era rientrato in Australia due anni fa per difendersi dalle accuse, ma il Papa, che su di lui aveva puntato moltissimo per il rinnovamento della Curia Romana, non aveva mai voluto arrendersi. L'ordine era far rimanere Pell formalmente Prefetto fino alla fine del suo mandato nel 2019, anche se il cardinale non avrebbe potuto amministrare le finanze vaticane dall'altra parte del mondo. Pell ora è anche sotto processo da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede e il suo caso rischia di essere un McCarrick-bis: prima la rimozione dal cardinalato, poi dal sacerdozio. In attesa della sentenza definitiva, non potrà celebrare in pubblico.
La Segreteria per l'Economia nei due anni di governo de facto da parte del Segretario, il sacerdote milanese don Luigi Mistò, di fatto non ha lavorato e le finanze vaticane rimangono amministrate dall'APSA, guidata dall'ex Segretario Generale della CEI Nunzio Galantino, 70 anni. Per la successione di Pell e la rifondazione del superministero il nome forte è quello del cardinale Reinhard Marx, 65 anni. Arcivescovo di Monaco di Baviera e coordinatore del Consiglio per l'Economia, è stato anche il primo cardinale ad ammettere pubblicamente, durante il summit della scorsa settimana, la distruzione o l'occultamento di numerosi fascicoli a carico di sacerdoti abusatori. Ma è anche possibile che papa Francesco si prenda ancora qualche tempo per decidere, aspettando la nuova Costituzione Apostolica che dovrebbe dare nuova forma alla Curia Romana la prossima estate.
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Compie 75 anni il cardinale Josè Luis Lacunza Maestrojuan, Panama, dell'Ordine degli Agostiniani Recolletti, vescovo di David dal 1999. Papa Francesco lo ha voluto nel 2015 come primo cardinale nella storia di Panama.
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