Piemontese, 54 anni, da luglio è in Africa
MONS. LUIGI BIANCO NUNZIO A GIBUTI E DELEGATO IN SOMALIA
Dopo l'esperienza in Honduras, da quest'estate rappresenta la Santa Sede in Etiopia
La tradizione viene rispettata. L'arcivescovo Luigi Bianco, nunzio apostolico in Etiopia, avrà giurisdizione anche su Gibuti e la Somalia. E' infatti uso che al rappresentante pontificio ad Addis Abeba vengano anche assegnate la nunziatura a Gibuti e la delegazione in Somalia. Più titoli che incarichi veri e propri. Gibuti è una città-stato che si affaccia sulla penisola araba e vive di esportazioni di petrolio, i cristiani sono circa 4000, l'1% della popolazione. In Somalia poi il cristianesimo è addirittura vietato per legge (non a caso è lo stato africano che conta il minor numero di cattolici), nelle scuole non suonano più le campanelle perché ricordano troppo le campane cristiane. Un paese quasi interamente musulmano, flagellato da anni di guerra civile fra il governo e i miliziani Shebaab. La Santa Sede è rappresentata da appena una diocesi, quella di Mogadiscio, vacante dal 1989 dopo l'assassinio dell'ultimo vescovo e senza nemmeno una cattedrale, demolita dai ribelli nel 2008. Nel Paese ci sarebbero ancora un centinaio di cristiani clandestini, formalmente affidati alla diocesi di Gibuti, che amministra anche quel che resta di quella di Mogadiscio.
Una nomina annunciata, ma comunque molto difficile per mons. Luigi Bianco, nato a Montemagno, nelle Langhe piemontesi, il 3 marzo 1960 e ordinato sacerdote nella diocesi di Casale Monferrato il 30 marzo 1985, a 25 anni. Superate le accademie per l'ingresso nella diplomazia vaticana, il 12 gennaio 2009, a 48 anni, viene elevato arcivescovo e nominato nunzio apostolico in Honduras, ricevendo la consacrazione episcopale a Roma il 25 aprile successivo dal card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato. Il 12 luglio scorso papa Francesco lo ha trasferito in Etiopia, a cui oggi ha aggiunto anche Gibuti e la Somalia.
Mons. Bianco ha lasciato vacante la nunziatura in Honduras, a cui si aggiungono quelle in Mozambico e ad Haiti, oltre alle rappresentanze vaticane presso OSCE, AIEA, l'Ufficio dell'ONU a Vienna. Nota: è appena entrata in scadenza anche la nunziatura apostolica a Montecarlo, oltre alle rappresentanze pontificie presso FAO, IFAD e PAM, gli Uffici dell'ONU per l'Agricoltura e la lotta contro la fame
Commenti
Posta un commento